domenica 12 febbraio 2012

17 cose da sapere prima di adottare un gatto

1. è fortemente sociale: ma al contrario del cane non ama il lavoro di squadra. E' un solista: chi ha un micio sa perfettamente che è un animale che dà moltissimo, sta in nostra compagnia anzi la ricerca, ma da un punto di vista operativo ama agire da solo. Il gatto esprime il suo saluto di benvenuto e di pace accogliendoti con la coda alta a bandiera, espressione corporea opposta a quella del cane, che alza la cosa quando vuole imporsi o fare il gradasso: ecco perché i due animali spesso non si capiscono.
2. è fantasioso: adora farci interpretare delle parti nel suo teatrino personale. Una volta saremo la sua mamma, e allora da noi si aspetterà le coccole, una volta i suoi figli e ci porterà i topini morti, altre si trasformerà in predatore e ci sferrerà gli attacchi alle caviglie, altre ancora sarà lui la preda da inseguire.
3. ama i contatti "soft": cerca di impostare con lui una relazione molto discreta, senza porti mai in maniera opprimente, con eccessi di affetto e smancerie. Meglio che sia il gatto a farti le carezze, strusciandosi ripetutamente contro la tua gamba o la tua mano ferma, piuttosto che non il contrario. Per quanto riguarda le fusa, sono un segnale di acquietamento e tranquillità, l'equivalente del fumatore che si accende una sigaretta quando è in relax, oppure è nervoso e ha bisogno di calmarsi. Dunque può fare le fusa quando sta molto bene o quando sta male (anche sul tavolo del veterinario).
4. è dotato di una fortissima sensibilità uditiva e tattile: quindi odia i rumori forti e improvvisi, come quello che fa un oggetto quando cade a terra, e detesta essere maneggiato e trattato come un peluche. Alla fine reagirà graffiando.
5. è un tipo igienista: se non la fa nella cassettina è solo perché non cambiamo spesso la sabbia e di sicuro non tollera neanche che la sua ciotola sia sporca o posta accanto al contenitore per i bisogni.
6. ama giocare: gioca in maniera predatoria, ricorre, acchiappa, fa agguati improvvisi; mettigli a disposizione palline che fanno rumore ed eccitano i suoi riflessi. Il gatto tende inoltre ad "impastare", ossia il gesto di sfregamento assieme delle due zampine anteriori, lo stesso che faceva da cucciolo sulla mammella materna per stimolare la fuoriuscita del latte; segnala una situazione regressiva ed auto-coccolante, un po' come accade a noi quando ci mangiamo le unghie.
7. ama mangiare: la pappa la chiede a "gran voce" venendo verso di te con un miagolio caratteristico (o anche solo aprendo la bocca senza emettere suono) e poi andando verso il luogo dove sa che viene custodito il suo cibo. Quanto alle dosi, un cibo adulto di peso medio dovrebbe ricevere giornalmente circa 120g di carne o di pesce, 25g di riso cotto molto a lungo e 25g di carote o zucchine lessate.
8. ama dormire: il gatto dorme parecchio scegliendo luoghi tranquilli e caldi lontani dal passaggio delle persone e dai rumori quotidiani, per esempio l'interno degli armadi o il cestello della lavatrice. Sogna moltissimo e non va mai disturbato né tanto meno svegliato
9. adottare un cucciolo o un adulto?: il gatto di pochi mesi è più impegnativo, perché è esigente, esuberante e va educato. inoltre è sconsigliato se hai a casa un animale anziano perché si stresserebbero a vicenda. Quindi se non te la senti di impegnarti con un cucciolo, decidi per un adulto.
10. le pratiche per l'adozione: ti basterà fare un colloquio con un responsabile del gattile per portarti il trovatello a casa. L'adozione è gratuita nelle strutture comunali, mentre in quelle private, che vivono di contributi, è sempre gradita un'offerta.
11. cura la sua salute: gli animali dei gattili sono vaccinati e controllati dal punto di vista sanitario, e gli adulti vengono sterilizzati. Eventuali patologie vengono segnalate. Non spaventarti se sono positivi alla Fiv, l'immunodeficienza felina, o alla Fev, un tipo di leucemia: sono malattie virali non trasmissibili all'uomo (ma possono infettare gli altri gatti). Tieni solo presente che questi animali sono più delicati e, nel caso di Felv, hanno vita più breve.
12. farlo ambientare a casa: all'inizio allestisci una stanza solo per lui e lascialo lì con la lettiera, cibo e acqua. Poi esplorate insieme la casa in modo che individui gli angolini-relax in cui rifugiarsi. Se il gatto rimane nascosto a lungo, non forzarlo ad uscire e lasciagli a disposizione tutto quello che gli è necessario. Vedrai che con il tempo prenderà confidenza con la casa e i familiari.
13. fai così se ci sono altri animali: quando in casa vivono altri gatti o dei cani, dovrai far fare al nuovo arrivato una sorta di "inserimento": non lasciarlo subito libero in casa insieme agli altri, ma chiudilo in una stanza. Attraverso la porta, lui e gli altri possono sentirsi e annusarsi senza toccarsi. Quando si mostrano calmi, apri la porta per farli incontrare. Dopo un po' di giorni e (forse) qualche scaramuccia impareranno a stare bene insieme.
14. come nutrire un gatto appena nato: i gattini si nutrono del latte materno per le prime settime di vita, ma niente paura  in comercio esistono diversi tipi di latte in polvere specifici e appositi biberon; dopo 4/5 settimane i micetti sono pronti per essere svezzati integrando la poppata con cibo fluido o croccantini specifici "kitten" inumiditi con acqua; per incoraggiare il cucciolo a mangiare si inizia sporcandogli il musetto con un po' di cibo, facendo attenzione a non farlo entrare nelle narici; solitamente il cibo per cuccioli viene dato fino al compimento dell'anno di età e alla gatta in gestazione e allattamento. 
15. cibo secco o umido?: gli alimenti umidi sono altamente appetibili e forniscono idratazione extra; le crocchette sono utili a prevenire problemi di denti e gengive e sono meno soggette a deterioramento con il caldo; a parita di qualità tra crocchette e cibo umido completo non ci sono differenze dal punto di vista nutrizionale.
16. le palle di pelo: il gatto passa molte ore della sua giornata a pulirsi meticolosamente; per liberare il gatto dal pelo nello stomacosono molto utili le paste a base di malto ma è d'aiuto anche spazzolarlo spesso.
17. la dieta per i gatti senior: il gatto viene considerato anziano intorno ai 10 anni di età; l'ideale è adottare una dieta specifica senior, quindi con alimenti facilmente masticabili, appetibili per commpensare la riduzione dell'olfatto e altamenter digeribili.