venerdì 14 dicembre 2012

3 trucchi per un cervello al top


1. muoversi: il regolare esercizio fisico tiene in allenamento anche il cervello. Migliorando il flusso sanguigno nel cervello, l’esercizio fisico assicura che l’ossigeno e i principi nutritivi arrivino alle cellule cerebrali. La ricerca indica che la regolare attività fisica può migliorare la concentrazione, diminuire lo stress, aiutare a gestire l’ansia e la depressione e possibilmente diminuire il rischio di Alzheimer.
2. giocare: mantenere la mente in allenamento è uno dei modi migliori per potenziare l’attività cerebrale. La ricerca indica che si può evitare il declino cognitivo legato all'età continuando a lavorare, a leggere libri stimolanti o a giocare.
3. dormire bene: uno dei regali migliori che possiate fare al vostro cervello è regalargli un buon riposo notturno. La ricerca dimostra che la giusta dose di sonno migliora la memoria, l’apprendimento e la curva dell’attenzione, sia negli adulti che nei bambini

consigli per stare leggeri al ristorante


1. se preferite il gusto salato: puntate sulle specialità di pesce alla griglia, al forno, al cartoccio, su “carni di mare” saporite come quella di tonno (in filetto, in insalata, crudo in carpaccio o appena scottato in tagliata) e sulle ricette con frutti di mare, dalle ostriche nature all'impepata di cozze. Senza rinunciare, una tantum, al fritto misto: accompagnato da abbondanti verdure crude, riduce l’impatto dei suoi grassi sulla linea e sulla digestione.
2. se adorate i primi piatti: ordinate un antipasto di verdure e poi una pastasciutta come piatto unico, puntando sulle ricette che garantiscono un apporto bilanciato di carboidrati, proteine e grassi: spaghetti allo scoglio, tagliatelle gamberi e zucchine, trenette al pesto con un’abbondante spolverata di parmigiano, spaghetti all'astice o pennette al pomodoro fresco e pecorino. Ricordate che il jolly della dieta mediterranea è il pomodoro: usarlo ogni giorno non solo come contorno, ma anche come condimento insieme all'olio d'oliva permette di dimagrire combattendo l’invecchiamento.
3. se amate soprattutto i dolci: preferite il gelato di frutta, non troppo calorico ma abbastanza goloso per non rimpiangere le torte al cioccolato. Come dessert puntate su macedonie di frutta, spiedini di melone, anguria ghiacciata, aspic di pesca, ananas, frutti di bosco e fragole.
4. come orientarsi con le quantità anche vivendo fuori casa: dovrebbero essere i piccoli gesti quotidiani a renderci abili nella gestione del peso corporeo. Si apprende a guidare, a leggere, a suonare uno strumento. Lo stesso concetto bisogna applicarlo alla sana e giusta alimentazione finalizzata al proprio controllo del peso corporeo. Dobbiamo acquisire delle abilità pratiche che ci permettono di controllare l'ago della bilancia, e per abilità si intende a imparare a svolgere un compito. Oggi, spesso, mangiamo fuori casa e ci confrontiamo con porzioni non idonee al nostro organismo e stile di vita, ma piuttosto adatte a chi svolge un'attività fisica pesante. A casa esercitiamoci, solo inizialmente, pesando gli alimenti, utilizzando una guida alle porzioni, in modo da poter pesare ad occhio la quantità di alimenti adatta a noi. Eppure, sballottati da una dieta ad un'altra abbiamo ormai perso l'orientamento. Davanti ad una porzione di un piatto prelibato mangiamone pure, ma solo la quantità che poi andremo ad utilizzare, puntando a bruciarne le calorie nelle ore successive, ma senza mai dimenticare di goderne in pieno.

4 consigli per conciliare convivialità e cibo sano in vacanza

1. iniziate con gusto: il primo giorno di vacanza, concedetevi tutti i vostri cibi preferiti nelle quantità desiderate. Non importa se rischiate di assumere un numero eccessivo di calorie: l’obiettivo è disinnescare la bomba della tentazione.
2. continuate con piacere: concedetevi ogni giorno la libertà di mangiare tre dei vostri cibi preferiti, ponendovi un solo limite: saperli gustare fino in fondo. Assaporate ogni boccone, soppesate il gusto, allertate l’olfatto, notate il colore e registrate le immagini che il cibo vi suscita. La vacanza offre il setting giusto per questo tipo di comportamento, perché stare con gli altri in modo rilassato stimola ad apprezzare, registrare e comunicare il piacere condiviso. Il convivio amplifica inoltre la soddisfazione individuale e rallenta i ritmi del pasto, favorendo una sazietà che riduce le occasioni di sgarro fuori orario. Ultimo indispensabile accorgimento: mentre assaporate una pietanza, date mentalmente un voto (da 0 a 100) a ogni boccone. Fate attenzione a quando il piacere comincia a diminuire e smettete quando non è più significativo.
3. non affidatevi al caso: ogni mattina, visualizzate i cibi preferiti e sceglietene tre: potrete mangiarli durante il giorno, quando vorrete, a patto di fare sempre quattro pasti (colazione, pranzo e cena e uno spuntino a metà mattina, metà pomeriggio o all'ora dell’aperitivo). Scegliete fin dal mattino le quantità che sapete giuste per voi. Scrivete tutto su un quaderno e fate un check alla sera prima di dormire.
4. siate propositivi: convertite i propositi negativi (non mangerò la pizza...) in affermazioni positive (oggi assaggerò una meravigliosa zuppa di pesce) per scardinare il meccanismo della prefigurazione negativa che aumenta fame e voracità. Se, per esempio, affermiamo: “Oggi non devo cedere alla tentazione di mangiare la pizza”, probabilmente otterremo l’effetto opposto. Stiamo infatti chiedendo alla nostra mente di prefigurare e indirizzare l’attenzione alla pizza e, di conseguenza, di cominciare a desiderare la pizza. Ecco alcuni pensieri che possono essere utili a evitare effetti indesiderati: ‘Oggi sarò dinamica e farò attività fisica (invece di: ‘Oggi cercherò di non stare tutto il giorno sulla sdraio’), ‘Oggi a pranzo mangerò pesce e verdure, ho voglia di sentirmi leggera (invece di: ‘Oggi a pranzo non devo assolutamente mangiare la pasta e il dolce perché mi appesantiscono’)”.

domenica 18 novembre 2012

3 sport adatti a te tra cui scegliere


1. il nuoto: è lo sport perfetto per chi vuole tonificare il seno, perché basta mezz'ora di stile libero, rana o delfino due volte alla settimana per rassodare e sollevare i pettorali.
2. la bicicletta: è consigliabile per chi vuole snellire fianchi e gambe. Pedalando per un'ora due volte alla settimana si ridefiniscono i muscoli.
3. la pallavolo: è indicata per chi vuole perdere qualche chilo e tonificare tutto il corpo. Si può giocare per mezz'ora due volte alla settimana per allungare i muscoli e ridisegnare la silhouette.

giovedì 8 novembre 2012

9 motivi per bere l'acqua


1. la perdita di peso: l’acqua è uno dei migliori strumenti per dimagrire, prima di tutto perché prende il posto di tutte le altre bevande, come quelle gasate, i succhi di frutta o gli alcolici, che sono una fonte nascosta di calorie. E’ poi un buon modo per diminuire l’appetito e spesso quando pensiamo di avere fame in realtà abbiamo sete. L’acqua non ha né grassi né calorie, va dunque bevuta in abbondanza durante una dieta.
2. la salute del cuore: bere una buona quantità di acqua può diminuire il rischio di un attacco di cuore. Uno studio di 6 anni pubblicato nel Maggio del 2002 dall'American Journal of Epidemiology ha dimostrato che coloro che devono più di 5 bicchieri di acqua al giorno avevano, durante il periodo dello studio, il 41% di probabilità di meno di subire un infarto di coloro che bevevano meno di 2 bicchieri di acqua al giorno.
3. le energie: la disidratazione anche solo dell’ 1-2% del peso corporeo, fa diminuire le forze e fa sentire molta stanchezza. Se senti sete sei già disidratato e questo può dare fatica, stanchezza muscolare, vertigini e altri sintomi.
4. la cura del mal di testa: un altro sintomo della disidratazione è la cefalea, infatti spesso questo sintomo è legato semplicemente ad un diminuito introito di acqua. Chiaramente le cause possono essere tantissime ma la disidratazione è una causa abbastanza comune.
5. la pelle sana: bere acqua può ripulire la pelle, e molte persone dichiarano un colorito salutare dopo l’assunzione di acqua. Questo chiaramente non accadrà in una notte, ma anche una sola settimana di assunzione di una buona quantità di acqua si potranno vedere degli effetti benefici sulla pelle.
6. i problemi digestivi: il nostro sistema digerente ha bisogno di una buona quantità di acqua per digerire in maniera corretta. Spesso l’acqua può aiutare problemi di acidità di stomaco, e l’acqua insieme alle fibre può curare la stitichezza.
7. la pulizia del corpo: l’acqua è usata dal corpo per eliminare le tossine e i prodotti tossici.
8. il rischio di tumori: bere una buona quantità di acqua è stata correlato ad una diminuzione del 45% del rischio di cancro al colon. Bere molta acqua può anche diminuire il rischio di cancro alla vescica e al seno.
9. migliora il rendimento sportivo: la disidratazione è il principale nemico di una buona attività sportiva, è quindi fondamentale idratarsi bene prima, durante e dopo una sessione di esercizi.

sabato 3 novembre 2012

5 cose da fare prima di andare a letto

1. lava i piatti: è ormai un dato di fatto che si è più propensi a mangiare e cucinare a casa se la cucina è pulita. E' facile preparare la cena e lasciare per dopo la pulizia, ma assicurarsi che i piatti siano fatti prima che inizi la routine del mattino, fa cominciare meglio la giornata. Fare le faccende ogni sera permette di non fare troppa fatica per eliminare le incrostazioni da piatti e tegami.
2. metti in ordine: è facile tornare a casa, togliersi la giacca, le scarpe, il cappello e buttarsi sul divano. Dopo tutto la casa è fatta per rilassarsi. Ma col passare del tempo, così facendo, si viene a creare un bel caos. Quindi ogni sera metti in ordine gli abiti, le scarpe e tutto ciò che è fuori posto. In questo modo renderai più leggera la lista settimanale delle cose da fare.  
3. organizza il tuo divertimento: il più delle volte le nostre giornate sono così piene di impegni stressanti, che arrivati a sera non non si desidera altro che sprofondare sul divano con uno spuntino, dvd e videogiochi. Le scatole dei giochi, le custodie per dvd, controller, e telecomandi: possono sembrare semplici e innocui, ma possono creare un gran disordine. Metterli in ordine significa anche non perdere tempo a cercarli le sere seguenti, aumentando così lo stress. Inoltre sarai sempre pronto/a nel caso di ospiti improvvisati.
4. metti il sacchetto della spazzatura vicino alla porta: ogni mattina, prima di uscire di casa si prende la spazzatura. E' un'ottima regola per mantenere la casa pulita e per evitare di dover trascinare più di un sacchetto nello stesso momento. Si eviteranno in questo modo accumuli maleodoranti. E anche se è davvero facile dimenticarsi di buttare la spazzatura, se il sacchetto lo metti affianco della porta, non te lo scorderai di sicuro.
5. fai una lista: sembra stupido, ma non c'è niente di più fastidioso che tornare a casa dopo una dura giornata di lavoro e scoprire di aver dimenticato di prendere qualcosa di importante o che ci serviva. Per lo shampoo, la carta igienica, o qualsiasi altra cosa, un semplice elenco di cose che devono essere prese o fatte il giorno seguente può essere molto liberatorio. Però non scordarlo sul comodino, ma portalo con te per non dimenticare nulla e vedrai che lo stress si ridurrà parecchio.

mercoledì 31 ottobre 2012

14 menu facili e veloci

1. farfalle alla mozzarella: preparate con pasta integrale lessata al dente, pomodori a fette, mozzarella a dadini, curry, olio; insalata mista; un frutto.
2. zuppa di pesce: preparata con pesce per zuppa, olio, aglio, cipolla, prezzemolo, pomodoro, zenzero e una fetta di pane tostato integrale; verdure lesse; un frutto.
3. grigliata di tacchino e peperoni: petto di tacchino ai ferri aromatizzato con rosmarino, salvia e olio; peperoni alla griglia; pane integrale; un frutto.
4. affettato e insalata: bresaola; insalata di radicchio; pane integrale; un frutto.
5. risotto e insalata: riso integrale con fagioli, preparato con fagioli, cipolle e zafferano; insalata di pomodori condita con olio e origano; un frutto.
6. salmone e spinaci: salmone alla griglia con limone e aromi; spinaci al vapore; pane integrale; un frutto.
7. bruschetta saporita: preparata con pane integrale tostato, aglio, ricotta aromatizzata con erba cipollina e cetriolo tritato; insalata mista; un frutto.
8. pesce e verdure: sogliola ai ferri; fagiolini lessi; pane integrale; un frutto.
9. insalata di orzo e soia: preparata con orzo e soia lessati, peperoni e carote, tagliati a julienne, olio e zenzero; un frutto.
10. pollo e patate: pollo arrosto; bietole al vapore; patate (arrosto o lesse); un frutto.
11. insalata di gamberetti: preparata con gamberetti lessati e rucola, olio e aceto; pane integrale; un frutto.
12. pesce e verdure grigliate: merluzzo al pomodoro; melanzane (o altre verdure) grigliate; patate lesse; un frutto.
13. pesce grigliato e insalata: orata alla griglia; insalata di lattuga; pane integrale; un frutto.
14. bistecca e funghi: bistecca ai ferri, funghi trifolati con aglio, olio e prezzemolo; pane integrale; un frutto.

27 consigli (a tavola e non solo) per stare in forma

Attenzione! queste indicazioni non hanno alcun scopo medico o scientifico. Per maggiori informazioni chiedete al vostro medico.
1. regolati a occhio: è un buon metodo per non ingrassare o per far dimagrire chi esagera con le porzioni. una porzione di carne o pesce corrisponde al palmo della mano; una porzione di formaggio: due dita (medio e indice); una porzione di ricotta: il palmo della mano; una porzione di affettati: 2-3 fette; un panino: un pugno; una fetta di pane: il palmo di una mano con le dita unite; una porzione di pasta; un palmo con le dita unite; una porzione di patate: 2 patate medie; una porzione di insalata: 2-3 pugni; una porzione di verdura cotta: un pugno; una porzione di frutta: un pugno
2. limita le quantità: riduci le porzioni del cibo che porti in tavola e inizia il pasto con un piatto di verdura poco condita (ma non del tutto scondita) o con una minestra di verdure, e un bicchiere d'acqua per aumentare il senso di sazietà. E se invece vai pazza per il cioccolato, ne basteranno 2-3 quadratini alla volta: assaporali con una fetta di pane o una mela. Idem per il formaggio (30 g), i biscotti (3); e il gelato (2 palline).
3. stimola il senso di sazietà: serviti una volta sola (eccetto per le verdure), riempi il tuo piatto correttamente, né troppo né poco. Se avanza qualcosa conservalo per il giorno dopo. E ricordati di mangiare lentamente, masticando bene: il senso di sazietà si avverte trascorsi 20 minuti. Per guadagnare tempo, adotta il trucchetto di appoggiare le posate dopo ogni boccone. E se ti siedi a tavola molto affamata, bevi 2 bicchieri d'acqua prima di iniziare a mangiare: aiuta a sentirsi più sazi.
4. mastica a lungo piccoli bocconi di cibo: facilita la digestione.
5. appoggia le posate tra un boccone e l’altro: aiuta a mangiare più lentamente.
6. fai 5 piccoli pasti al giorno: aiuta ad accelerare il metabolismo; inoltre impara a pianificarli: quando esci di casa portati sempre dietro snack leggeri come uno yogurt o dei cubetti di formaggio; sono un deterrente: se hai un attacco di fame, si finisce per cedere di fronte alle 600 calorie di caffè e brioches.
7. bevi tanta acqua: è un diuretico naturale aiuta ad eliminare le tossine e regolare la funzione intestinale (un segreto detox: di mattina, a digiuno, bere un bicchiere di acqua tiepida). Inoltre 10 bicchieri al giorno aumentano del 30% il consumo metabolico. Si anche alle tisane, in particolare quelle al finocchio e alla malva dall'effetto disintossicante. Per quanto riguarda il caffè (max 4 tazzine), la caffeina stimola l'attività della tiroide e delle ghiandole surrenali, favorendo un aumento del metabolismo e della lipolisi, cioè della scissione dei grassi.
8. stop alla caffeina: bere tanti caffè nel tentativo di controllare l'appetito è una strategia antifame sbagliata e dannosa. In questo modo disequilibri l'organismo e mandi in tilt la capacità che ha di inviarti i segnali su cosa mangiare e, soprattutto, su quando smettere.
9. non eliminare i farinacei: eliminandoli rischi di subire delle variazioni di glicemia responsabili della voglia di cibi dolci. Scegli quelli integrali: apportano un maggiore quantitativo di fibre e sono capaci di saziare a lungo. E poi danno energia, lucidità, sazietà e buon umore.
10. preferisci frutta e verdura crude: apportano più vitamine.
11. mangia frutta secca: nocciole, mandorle e noci - con la buccia - sono le più ricche di antiossidanti. E 10 prugne al giorno prevengono l'osteoporosi in menopausa (ma occhio agli zuccheri).
12. preferisci latticini come yogurt, ricotta e fiocchi di latte: contengono meno grassi rispetto ai formaggi stagionati. Lo yogurt, poi, contiene fermenti lattici vivi che regolarizzano l'intestino in maniera naturale e danno uno stimolo notevole alla  produzione di anticorpi. Si, perché l'immunità nasce anche nell'intestino. Infine, 1 o 2 bicchieri di latte al giorno aiutano l'assorbimento dell iodio, che accelera il metabolismo.
13. aumenta la varietà del pesce che porti in tavola: inserendolo almeno 3 volte alla settimana.
14. integra la tua alimentazione con la soia: è un alimento ideale per ridurre il colesterolo, regolare lo stimolo della fame e migliorare il metabolismo.
15. brucia di più con le alghe: basta una piccola quantità di alghe marine per tenere alto il tuo metabolismo. Questi vegetali sono ricchi di iodio, un minerale che stimola la funzionalità della tiroide (non vanno bene, però, se la tua tiroide funziona troppo). La dose consigliata va da 5 a 15 g di alghe da aggiungere ai tuoi piatti, 2 o 3 volte alla settimana. Per esempio, l'alga wakame è ottima cucinata insieme al pesce. Oppure, puoi passarla in forno per circa 10 minuti e poi, così polverizzata, diventa un ottimo sale da tavola dietetico a basso contenuto di sodio. La kombu, invece, può essere cotta nelle minestre e nelle creme di legumi. Mentre l'alga dulse cruda è ideale per insaporire le insalate. Se la tua tiroide funziona troppo, poi, puoi prendere degli integratori a base di spirulina. Quest'alga infatti è d'acqua dolce e quindi non contiene iodio. In più, è ricca di sostanze che favoriscono l'attività del metabolismo, come betacarotene, vitamina B12, ferro, fosforo, calcio, manganese, zinco, potassio, e acido gamma linoleico.
16. sostituisci gli alimenti golosi con cibi più sani: se senti che stai per cedere almeno scegli l'alimento meno energetico: 2 palline di sorbetto invece di 2 alla crema; 3 biscotti secchi invece di una brioche; purè invece delle patate fritte; una barretta dietetica ai cereali invece di uno snack al cioccolato. Ma una volta ogni 3 giorni puoi concederti un dolcetto come si deve.
17. alleggerisci gli scaffali: per poter mangiucchiare leggero quando la voglia è irrefrenabile compra degli yogurt e molta frutta e verdura. Fai pulizia negli scaffali: elimina patatine e merendine. Prepara dei dolci fatti in casa: saranno meno calorici, più saporiti e li mangerai meno avidamente.
18. bandisci la chimica: evita tutti gli alimenti che contengono polialcoli, sorbitolo e xilitolo che si trovano soprattutto nelle gomme da masticare, nelle caramelle e nelle bevande gassate che hanno la scritta "senza zucchero". E invece di acquistare yogurt alla frutta, spesso arricchiti con aromi di sintesi, aggiungi allo yogurt frutta fresca o marmellata fatta in casa.
19. evita di mangiare zuccheri e frutta a partire dal pomeriggio: permette di regolarizzare la glicemia.
20. cambia modo di cucinare: è proprio in cucina, quando si fa da mangiare, che è più difficile perdere le cattive abitudini: scegli ricette light, cucina a vapore, al cartoccio o alla griglia ed evita i piatti in umido, i fritti e usa meno olio nella preparazione dei piatti e per condire.
21. pizza sì, ma senza esagerare: la pizza può essere considerata un piatto unico, completo ed equilibrato. Essendo un alimento a base di carboidrati, sarà corretto limitarli nel pasto precedente o successivo e prediligere proteine, meglio ancora se vegetali con verdura fresca e poco pane. Inoltre è meglio non esagerare con le porzioni settimanali: una sarà più che sufficiente!
22. mangia sano durante una festa: non significa rinunciare agli alimenti calorici, ma imparare a mangiarli con moderazione. Ad esempio fai attenzione ai canapé: le piccole dimensioni danno loro un aspetto innocente, ma possono apportare le stesse calorie (se non di più) di un primo. Prendine solo 2 o 3 e poi compensa mangiando un solo piatto.
23. al ristorante, dimezza i piatti: non devi rinunciare al piacere di un invito a cena, ma quando mangi fuori casa, serve un escamotage: prova a ordinare quello che ti piace, per ricorda di dimezzare la porzione; in questo modo eviterai di contare le calorie e di stressarti a ogni singolo boccone.
24. dopo lo sgarro: se ti capita di cedere a una tentazione, accetta lo sgarro, non colpevolizzarti e torna subito nei ranghi. E' sbagliato dirsi "intanto ho rovinato tutto" e magari gettare la spugna. Tieni a mente che è molto meglio seguire un'alimentazione sana all'80% percento, che non seguirla per nulla!
25. impara a volerti bene: riempi il vuoto che senti dentro con qualcosa che non sia il cibo. Ti piace leggere? Vai in libreria e scegli un buon libro. Se ti piace fare shopping vai in giro per i negozi. Prenditi cura di te: un massaggio o un trattamento dall'estetista ti toglieranno la voglia di rovinare tutto abbuffandoti.
26. tieniti occupato/a: la noia, lo stress e le emozioni sono responsabili di impulsi difficili da controllare. La noia porta a mangiucchiare. Per evitare di cedere: non rimanere in casa, fai sport, incontra le amiche, vai al cinema. Vedrai, la voglia di mangiare passerà.
27. fai molto sport: l'esercizio fisico è un alleato indispensabile per bruciare le calorie in eccesso e perdere peso. La corsa, il fit walking, il nuoto (da praticare 3 volte alla settimana) sono attività aerobiche che vanno benissimo perché, dopo 40 minuti che le pratichi, l'organismo attinge energia dalle riserve di grasso corporeo. Ma per cominciare niente eccessi in palestra: punta piuttosto su un'attività motoria equilibrata, costante e adeguata all'età. Cammina almeno 30 minuti al giorno e vai in piscina 2 volte alla settimana.

giovedì 11 ottobre 2012

8 consigli per sconfiggere la depressione


1. interessatevi agli altri: la depressione comporta un ripiegamento egocentrico su se stessi. Le persone depresse vivono spesso in un universo limitato a loro stesse, alle loro sofferenze, e alle persone che le fanno soffrire. Come frequentemente avviene ai soggetti predisposti alla depressione, la loro ossessione per se stessi e i loro bisogni, gli impedisce di valutare pienamente sia i bisogni degli altri, come pure l'esistenza di un mondo al di là dell'universo circoscritto della loro sofferenza. Un antidoto a tutto questo è smettere di concentrarsi sui propri problemi. Più allargherete i vostri orizzonti, più sarete in grado di ridimensionare le vostre disgrazie. Combattete la vostra tendenza all'egocentrismo, facendo del volontariato o dedicandovi ad una buona causa. Cercate di conoscere e di fare amicizia con i vostri vicini di casa. O comunque, in generale, interessatevi a quello che succede nel mondo, leggete i giornali, tenetevi informati e imparate una nuova lingua o qualcosa di nuovo. Vedrete che il vostro umore migliorerà considerevolmente.
2. controllate i pensieri negativi: il nostro umore dipende moltissimo da quello che pensiamo e da come ci rivolgiamo a noi stessi. Alcune persone, senza accorgersene, si criticano e si rimproverano tutto il giorno. Nella mente di queste persone, è come se si svolgesse un dialogo negativo continuo. La mente di una persona depressa rimugina costantemente idee negative su se stesso, la vita, gli altri, il passato e il futuro. Ma quando uno ripete a se stesso in continuazione cose del tipo "non valgo niente", "la mia vita è uno schifo" e "nessuno mi ama", non può certo aspettarsi di sentirsi pieno di gioia di vivere. Per stare meglio è importante imparare a non soffermarsi sui pensieri negativi e a non crogiolarsi nell'autocommiserazione. Qualcuno ha paragonato i pensieri deprimenti agli uccelli: non è possibile impedire ad un uccello di volare, ma si può impedire che l'uccello faccia il nido sopra la nostra testa. Questo significa che meno si rimugina sui torti subiti, sui propri dolori, e su altri argomenti di questo genere, meglio si sta. 
3. concentratevi sulle cose belle: i depressi tendono a rimuginare su quello che non hanno avuto dalla vita e sulle ingiustizie subite. In effetti, molte persone predisposte alla depressione hanno alle spalle storie familiari difficili, spesso hanno avuto dei genitori poco affettuosi, dei lutti in famiglia o delle disgrazie ancora peggiori. Le ragioni per essere tristi ci sarebbero tutte, ma, proprio per questo motivo, bisogna cercare di stare bene e di volersi bene. Purtroppo nessuno può cambiare il passato e i traumi subiti, tutto quello che si può fare è cercare di cogliere le opportunità che la vita offre nel presente (per quanto poche possano essere). Non concentratevi su quello che non avete avuto nel passato, o su quello che non avete al momento attuale: concentratevi invece sulle vostre possibilità e su come rendere la vostra esistenza più gratificante.
4. prendetevi la responsabilità della vostra vita: la depressione è strettamente correlata alla passività. Molti depressi si sentono insoddisfatti della loro vita, ma fanno poco o niente per cambiare le situazioni spiacevoli in cui si trovano. Nei casi più gravi, si limitano a sognare che un giorno, quasi per magia, tutto cambierà per il meglio e che finalmente incontreranno una persona molto speciale, capace di portare alla loro esistenza vitalità, passione e stimoli nuovi. E' inutile dire che queste sono aspettative illusorie e destinate a una rapida, ma dolorosa, disillusione. Se volete tenere lontana la depressione, dovete imparare a prendervi la responsabilità della vostra vita, cercando di cambiare quello che non funziona. Ricordate che uno stile di vita solitario e privo di impegni favorisce la comparsa della depressione, viceversa uno stile di vita dinamico e attivo la previene.
5. prendetevi cura di voi stessi: gli antichi romani sostenevano l'importanza di avere una " mens sana in corpore sano". Le ricerche nel campo della medicina e della psicologia hanno dimostrato, come, la pratica regolare di un' attività fisica abbia una funzione stabilizzatrice dell'umore. Gli effetti positivi sull'umore, però, si hanno solo se lo sport scelto piace ed è adeguato al proprio allenamento fisico. Essere in buona forma fisica, alimentarsi correttamente (evitando sia il soprappeso che diete squilibrate), dormire a sufficienza sono condizioni che aiutano a mantenere elevato il morale.
6. provate una attività artistica: di solito, i depressi sono profondamente indifferenti a tutto. La depressione diminuisce quando la persona diventa capace di trovarsi degli stimoli e delle gratificazioni. Pare che funzionino particolarmente bene in tal senso le attività artistiche. Quando una persona riesce ad esprimere i suoi sentimenti, dipingendo, modellando la creta, scrivendo sul diario, ecc il dolore esistenziale che l'affligge diminuisce considerevolmente. Ovviamente non importa essere bravi, disegnare bene o fare un capolavoro letterario: quello che conta è che esprimiate le vostre emozioni.
7. adottate un cucciolo: chiunque ama gli animali conosce bene il sollievo e il divertimento che si provano giocando con un cagnolino o un furetto, ascoltando le fusa di un gatto, o accarezza il morbido pelo di un coniglietto. I cuccioli fanno compagnia, portano allegria e rilassano.
8. coltivate aspettative realistiche nei confronti degli altri: la depressione è legata a delle carenze affettive precoci .In genere, i depressi hanno ricevuto poco amore da parte dei loro genitori. Di conseguenza, non hanno sviluppato una buona autostima. Molte persone che soffrono di un disagio psicologico come la depressione, si sentono poco interessanti e indegne d'amore, e hanno bisogna di continue conferme affettive da parte degli altri. Essi sentono che possono amarsi se qualcun altro li ama. Ma, l'amore che vorrebbero dagli altri, è un amore totale e incondizionato come quello di una madre per il figlio piccolo. A livello inconscio, i depressi non stanno cercando un rapporto alla pari con un altro adulto, ma un rapporto simbiotico con qualcuno che li ami e accetti incondizionatamente. Ovviamente un tale rapporto non è possibile. Chi ha una predisposizione alla depressione deve imparare a ridimensionare le sue aspettative nell'amore e nell'amicizia, e non dipendere troppo dagli altri.

venerdì 5 ottobre 2012

3 consigli per aiutare i figli a vivere bene la scuola


1. alle elementari: i figli, andando alle elementari, entrano in un mondo tutto nuovo, con doveri a cui dovranno poco alla volta abituarsi. Ma, superata la naturale resistenza ad alzarsi tutte le mattine (con relativi mal di pancia), di  solito si adattano facilmente. Il programma scolastico è semplice, le insegnanti spesso ben disposte e i compagni rappresentano una continua scoperta e il vero stimolo per affrontare la giornata. Tranne nei casi di gravi disagi familiari, raramente un bambino di questa età manifesta rifiuto per la scuola. Il consiglio è quello di evitare ciò che 8 genitori su 10 fanno spesso, cioè occuparsi dei compiti al posto dei figli o assisterli troppo assiduamente. Così i bambini non sviluppano un metodo di studio autonomo, risorsa che si rivelerà preziosa negli anni a venire per nutrire il piacere di imparare.
2. alle medie: con l'obbligo di stare seduti ore ad ascoltare l'insegnate, e una scuola che sembra pretendere la ripetizione di concetti astratti, è facile che un ragazzino cominci a diventare svagato e ad annoiarsi. Molto più interessante è il mondo che c'è fuori, anche solo quello virtuale, visitato, a sentire le statistiche, almeno quattro ore al giorno. Playstation, computer, tv, chat, facebook, sms: così le distrazioni spesso finiscono per averla vinta sui doveri scolastici. Un antidoto ad effetto sicuro all'indifferenza per la scuola è fare in modo che i ragazzini si ritrovino con i compagni per i compiti. Così sono motivati dal piacere di stare con gli amici e finiscono anche per spronarsi a vicenda. Da evitare invece l'isolamento: i bambini lasciati soli al pomeriggio si perdono nell'apatia.
3. alle superiori: il cordone ombelicale che ci legava a nostro figlio è quasi reciso. In piena adolescenza la ribellione è all'ordine del giorno, e la scuola ne fa le spese: i ragazzini non studiano, si defilano, sono scontenti o aggressivi. E le sgridate cadono nel vuoto. Anche se a questa età un figlio sembra autonomo e maturo, non lo è affatto. Senza essere rigidi o invadenti, i genitori dovrebbero continuare a seguirlo: basta mettersi in contatto con gli insegnanti e cercare di tenere vivo il dialogo con lui. Non solo per controllare il rendimento scolastico ma per ascoltarlo ed essergli vicino.

5 cose da sapere sull'erba cedrina


1. che cos'è: la cedrina (Lippia Citriodora) è una pianta originaria del Cile, conosciuta anche come erba Luigia, molto apprezzata per il suo profumo di limone; è una pianta arbustiva che può superare il metro di altezza, con foglie di colore verde chiaro e piccoli fiori bianchi e rosa, riuniti in pannocchie lunghe circa dieci centimetri.
2. come si coltiva: predilige posizioni soleggiate e riparate dal vento. Non tollera le basse temperature invernali e quindi, nelle zone dove queste scendono sotto lo 0°C, deve essere coltivata in vasi da porre in zone soleggiate durante la bella stagione e in luogo protetto durante i periodi freddi. Seminare in luogo riparato a 15°C. I semi germinano dopo quasi 20 giorni. Quando le piantine sono sviluppate trapiantarle in piccoli vasetti, usando terra da giardino e sabbia grossolana. Coltivare in vaso per due anni prima di porre a dimora. Più facile la riproduzione per talea, prelevando delle porzioni di stelo, di circa 8 cm, nella tarda primavera o in estate facendole radicare in substrato terroso in zone ombreggiata. In primavera tagliare gli steli nel punto dove si sta formando la nuova vegetazione. Alla fine dell’estate potare leggermente la pianta per eliminare i capolini morti.Se le punte delle foglie e dei germogli tendono ad appassire, significa che la pianta necessita di maggiori innaffiature. In caso di ingiallimento fogliare, controllare che il terreno sia ben drenato: ristagni d'acqua possono essere dannosi. Non necessità di particolari potature, salvo eliminare le parti secche o danneggiate.
3. le foglie: in genere, della cedrina vengono usate le foglie fresche da usar al momento; se invece devono essere conservate, la raccolta va fatta al mattino scegliendo le foglie più sane e facendole seccare all'ombra e poi raccolte in un contenitore chiuso ermeticamente. Il momento migliore per raccogliere le foglie di cedrina è all'inizio della fioritura, ovvero quando sono più profumate, ma non quando le infiorescenze sono completate, in quanto tolgono energie e proprietà alla pianta. Le foglie essiccate sono ottime per profumate la biancheria.
Conservare le foglie essiccate in un vaso di vetro: esse manterranno il loro profumo per almeno tre anni.
4. uso delle foglie in cucina: le foglie fresche o essiccate servono per preparare infusi o liquori d’erbe, per insaporire olio e aceto o marmellate, macedonie, gelatine o gelati. Si utilizzano anche per aromatizzare insalate, ripieni, pesci, gelati e macedonie.Un utilizzo prolungato e regolare può provocare indigestione o mal di stomaco. 
5. proprietà terapeutiche delle foglie: antinevralgiche, neurotoniche, stimolanti. Si tratta di un’erba aromatica, astringente, ricca di oli volatili, che ha un effetto calmante, allevia gli spasmi (soprattutto del sistema digerente), e riduce la febbre. La cedrina può essere utilizzata per curare raffreddori e stati febbrili. Le sue proprietà sono antipiretiche e sono in grado di abbassare la febbre e di combattere raffreddori e asma. E' anche molto efficace poiché presenta un effetto calmante e sedativo e agisce positivamente sui disturbi digestivi nervosi. Dà sollievo in caso di indigestioni, coliche, flatulenza, diarrea.


mercoledì 3 ottobre 2012

6 atteggiamenti psicologici che favoriscono la felicità


1. l'ottimismo: molte ricerche hanno dimostrato che le persone ottimiste vivono più a lungo, godono di una migliore salute e hanno dei matrimoni più felici rispetto ai pessimisti. Il pensiero positivo ha spesso confuso l'ottimismo con un atteggiamento psicologico di negazione dei problemi e delle difficoltà. L'ottimismo in realtà non è fingere che tutto vada bene, quando si sta attraversando un periodo difficile. E' una atteggiamento psicologico che nasce dalla consapevolezza di essere in grado di affrontare le difficoltà della vita. Mentre i pessimisti tendono a concentrarsi sui problemi, gli ottimisti cercano di concentrarsi sulle soluzioni.
2. saper apprezzare quello che si ha e quello che si è: l'invidia e l'autocommiserazione sono sentimenti che possono minacciare gravemente il nostro benessere psicologico. Queste emozioni nascono dalla dolorosa percezione delle proprie mancanze e fallimenti, e dalla spiacevole consapevolezza di aver ricevuto dalla vita meno di altre persone. Anche se in alcuni casi, questo può essere vero, la serenità psicologica si ottiene focalizzandosi su quello che di buono e di positivo c'è nella nostra esistenza. Per farlo è consigliabile tenere un diario su cui annotare i momenti di felicità, ogni giorno almeno cinque cose positive. Nel giro di qualche mese, l'umore migliora sensibilmente perché cambia, almeno in parte, il modo di pensare: ci si accorge che la vita è più ricca di opportunità di quanto non si pensi.
3. l'altruismo: un atteggiamento altruistico favorisce il benessere psicologico e l'autostima.
4. mettere passione e impegno in quello che si fa: al lavoro trascorriamo la maggior parte della nostra giornata, e se quest'ambito della nostra vita è insoddisfacente, la nostra soddisfazione personale ne risentirà notevolmente. Purtroppo la precarietà lavorativa e la crisi economica, obbligano molte persone ad accettare lavori mal pagati e poco interessanti, che non permettono loro di esplicitare le proprie potenzialità. Se cambiare lavoro non è possibile, bisogna cercare di mettere il nostro tocco personale in quello che si fa. Se si cerca di utilizzare le proprie potenzialità personali e di vedere il lavoro come un contributo per il bene comune, anche il lavoro più noioso può diventare meno gravoso.
5. sviluppare le proprie potenzialità: una vita facile, ma senza obiettivi e prospettive, conduce alla noia e alla depressione. L'essere umano ha bisogno di stimoli, di scoprire e utilizzare i propri talenti. Chi non si sfida mai, chi non si mette alla prova per paura di fallire, non può realizzare il suo potenziale. E una persona che vive un esistenza monotona e senza stimoli, difficilmente sarà felice.
6. sviluppare il pensiero divergente: cioè la capacità critica tipica dei giovani e che è innata nei bambini. Chiedersi spesso :"Ma è veramente così? E' questa l'unica strada? C'è un modo diverso?" aiuta a pensare in maniera non omologata alla regole e a trovare un'alternativa. Forse quella che può cambiare la vita. 

domenica 30 settembre 2012

7 consigli per migliorare il rapporto con il cibo


1. cosa bisogna sapere: il rapporto con il cibo è rappresentativo del nostro modo di gestire alcuni problemi irrisolti, o eventi esterni capaci di sconvolgere il nostro equilibrio. C'è chi ha bisogno di riempire un vuoto e, senza accorgersene, inizia a mangiare senza controllo, o chi, al contrario, avverte un senso di chiusura allo stomaco e non riesce più a introdurre alcun alimento.Per i bambini, uno dei primi strumenti di esplorazione del mondo è la bocca. Il cibo potrebbe essere uno dei surrogati per riempire degli spazi o per prendere fisicamente uno spazio che non si è avuto nell'infanzia.
2. comprendere le ragioni che spingono ad abbuffarsi: è utile prendere l'abitudine di annotare su un diario tutto ciò che si mangia quotidianamente, i cibi che si scelgono, la quantità, a quale ora si preferisce mangiare ed il gusto, se dolce o salato. Questa tecnica permetterà di analizzare le azioni e comprenderne il significato. Infatti, provare a capire perché si è sentito il bisogno di mangiare una quantità di cibo che non era necessaria all'organismo, potrebbe aiutare a non ripetere l'episodio.
3. cercare una soluzione alternativa: dopo qualche tempo, la tecnica di annotare quando e quanto si è mangiato su un diario aiuterà a individuare con maggiore chiarezza le cause che stanno dietro al bisogno di mangiare continuamente. E' importante, però, cercare di non giudicarsi e di non essere severi con se stessi. Bisogna provare a essere più indulgenti e a comprendere le reali motivazioni. Come fare a evitare che si ripetano? Pensare a una strategia che possa aiutare a non ricorrere al cibo nei momenti di difficoltà.e lo stesso errore in futuro.
4. ascoltare le proprie emozioni: perdere il controllo è un segnale del corpo per comunicare che c'è un vuoto che non è stato colmato in se stessi. E, per dare il senso di appagamento, fa credere di avere bisogno di cibo. Bisogna chiedersi sinceramente di cosa si ha realmente bisogno e iniziare a spostare l'attenzione verso l'oggetto dei desideri. Inizialmente non sarà facile individuare le vostre reali necessità, ma è di fondamentale importanza continuare a ripetere la ricerca. 
5. scoprire che tipo di fame si ha: la prima cosa da fare è prendere coscienza del proprio appetito. Come? Provando a non mangiare per 4 ore. L'idea spaventa? Può darsi che lo sgranocchiare continuo nasconda la paura di avere un malessere. Astenendovi dal cibo, si ha la prova che non succede nulla. Se, invece, non mangiando sparisce anche la fame, forse l'appetito nasconde la paura di restare senza cibo. Infine, se si resta affamati per tutto il tempo, forse si confonde la fame psicologica con quella fisiologica. Per scoprirlo è bene tenere per 15 giorni un diario alimentare annotando tutto quello che si mangia, a che ora e in quale quantità. Se la fame assale tra i pasti (per esempio alle 11 o alle 18), bere lentamente un bicchiere d'acqua.
6.creare una routine e concentrarsi sul gusto: per sperimentare fisicamente la fame e la sazietà si deve avere un'esperienza regolare. Mangiare quindi a orari fissi., fare sempre 3 pasti al giorno, più uno-due spuntini: in questo modo si manterrà il metabolismo più vivo e la fame psicologica (quella scatenata dalle tensioni) meno pressante. Dopo 10 giorni, ci si accorgerà di avere appetito solo poco prima dei pasti. E di percepire meglio la sazietà. E' bene evitare i sapori nuovi, almeno in questa fase, perché è più facile sentirsi sazi con quelli usuali. Inoltre, bisogna fare dei bocconi piccoli e gustarli fino in fondo usando la lingua, i denti, il palato. Facendo attenzione ai primi bocconi chiedersi: sono salati, dolci o amari? Buoni o meno buoni? Questo "fermarsi sul sapore" evita di "ingrassare per illusione". Non è mai capitato di mangiare un pezzo di cioccolato mediocre pensando che fosse delizioso? L'immaginario inganna la gola, soprattutto quando si tratta di cibi-tabù che accendono il piacere della trasgressione. Se ci si concentra sull'atto del mangiare, si percepirà il reale gusto del cibo e se ne trarrà maggiore soddisfazione con minori quantità.
7. rallentare e intervallare i pasti con una pausa: al cervello servono 20 minuti per lanciare il segnale di sazietà. Quindi, chi mastica in fretta, tende a mangiare di più. Mangiare troppo in fretta elimina il senso di sazietà, dando l'illusione di avere ancora fame, e favorisce l'accumulo dei grassi in eccesso. Dunque, è meglio masticare piano e dedicare al pasto almeno mezz'ora di tempo. Ma serve essere schematici: per chi è abituato a mangiare velocemente cercare di masticare 30 volte ogni boccone (come recitano alcune vecchie regole) potrebbe essere uno stress. Quindi, è bene procedete a piccoli passi: col tempo la masticazione diverrà spontaneamente più lenta.

venerdì 21 settembre 2012

9 consigli per un giorno detox


1. cosa devi sapere: l'organismo ha bisogno di un po' di riposo, per ridurre il gonfiore accumulato con cenoni ed dolciumi. Disintossicare vuol dire eliminare le tossine, che sono state introdotte nell'organismo, con gli alimenti, e che vengono prodotte durante il processo digestivo. Dunque è consigliato un giorno di disintossicazione al mese, in cui verranno eliminati lo zucchero, la farina bianca il latte e il sale. Ne guadagnerà anche la pelle e il livello di energia.
2. durante la giornata: bere almeno due litri di acqua, tisane o thè verde, preferibilmente deteinato e senza zucchero.
3. appena svegli: prendere un cucchiaio di miele di acacia, e poi trascorsi dieci minuti, bere mezzo litro di acqua tiepida, precedentemente fatta bollire.
4. la colazione: passati circa 15 minuti dall’operazione precedente, consumare la colazione che sarà a base pane integrale con un velo di marmellata, o se preferite fette biscottate o cereali, sempre integrali, con poca marmellata. Non il latte, ma una tazza d’orzo deve essere la bevanda mattutina. Se è necessario aggiungere un po' più di miele.
5. a metà mattina: un frutto, come una mela, un arancio o due mandarini.
6. il pranzo: il primo sarà a base di riso integrale basmati, condito con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva. Si può aggiungere del formaggio grattugiato. A seguire legumi e verdure cotte o crude, condite con olio extravergine.
7. a metà pomeriggio: mangiamo un altro frutto.
8. la cena: sarà come il nostro pranzo, ma al posto del riso si può scegliere della pastina piccola integrale cotta in un brodo vegetale. L’importante è il condimento, un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva.
9. prima di andare a letto: una tisana rilassante, come il biancospino.

8 capi indispensabili nel guardaroba


1. le petite robe noir: meglio se un tubino ma non necessariamente, il classico vestito nero è un vero passepartout da indossare abbinandolo a un paio di sandali e clutch per la sera, ad una stola per un’occasione speciale, ad un paio di ballerine per il giorno o per andare al lavoro. Poco importa se non abbiamo addosso un Hubert de Givenchy come Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, l’effetto bon ton sarà ugualmente garantito.
2. un jeans che stia bene: i jeans sono un capo molto versatile per ogni occasione e se possiamo contare su un modello che valorizza le nostre forme e con il quale ci sentiamo particolarmente a nostro agio perché non sfruttarlo nei più disparati outfit? Il jeans, sia in versione più ricercata che casual, è una vera manna dal cielo per risolvere il classico dubbio del “cosa mi metto oggi?”: abbinato a tacco alto, sneakers o ballerine è comunque sempre perfetto.
3. il trench: il trench beige, panna o color coloniale è un capo indiscutibilmente evergreen. Sottolinea il punto vita e rende chic anche un abbigliamento informale. Il cinema ha sicuramente contribuito al consolidamento di questo capo ultra glam: da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany fino alla temibile direttrice di Runway, Miranda Priestly, interpretata da Meryl Streep, il soprabito resta sempre un capo cult per qualsiasi donna.
4. la pashmina o maxi-foulard: una donna dovrebbe sempre uscire di casa con indosso una pashmina o un maxi-foulard di seta o di lino. (o almeno tenerlo in borsa). Non si tratta infatti di un semplice accessorio ma di un capo assolutamente indispensabile. Si può infatti utilizzare in tantissimi modi: semplice sciarpa, fascia per capelli, cintura, stola da indossare sopra ad un abito o un top scollato.
5. il borsalino o fedora: è un cappello di soffice feltro che è incavato nella sua lunghezza sotto la corona e pizzicottato nella parte anteriore da entrambe le parti. Prende il nome dall'omonima azienda italiana di abbigliamento. E’ un cappello che sta bene a tutte e ognuna di noi dovrebbe averne almeno 2: uno di feltro invernale e uno di paglia.
6. un paio di rayban: al di là di tutte le nuove tendenze e di tutti i modelli che vengono proposti ogni anno, i rayban restano sempre gli occhiali da sole per antonomasia. I modelli intramontabili sono i Wayfarer e il classico modello a goccia e non importa se vengono scovati in qualche baule dei nonni anzi, se il modello indossato è vintage è più è cool.
7. una maxi bag e una pochette: per la serie “diciamo no alle mezze misure” i due tipi di borse che non devono assolutamente mancare in un guardaroba sono una maxi bag e una pochette/clutch. La prima è assolutamente indispensabile soprattutto per il giorno: deve essere possibilmente di pelle morbida, da stropicciare e da portare con nonchalance, capiente, comoda e adatta per contenere tutto quel che ci serve. La seconda è ideale per la sera, quando ci possiamo anche permettere di lasciare tutto a casa e portare con noi soltanto un rossetto color ciliegia e le chiavi di casa.
8. la camicia taglio da uomo bianca: una camicia bianca da indossare essenziale e basic o alternativamente impreziosita da tanti accessori colorati è un capo eternamente attuale. E’ nello stesso tempo elegante e sportiva e sta bene veramente su tutto.

giovedì 30 agosto 2012

4 ricette di bruschette


1. la merenda della nonna: fette di pane condite con olio, sale e fette di pomodoro; decorare con foglie di basilico.
2. la bruschetta caprese: fette di pane abbrustolito con mozzarella (di bufala), pomodoro, basilico e olio evo.
3. la bruschetta alla pizzaiola: posate su 8 fette di pane, grigliate e sfregate con uno spicchio d'aglio, delle fettine di pomodoro; aggiungete su ciascuna fetta di pane una fetta di mozzarella e un filetto di alici sottolio; Condite con sale, origano e olio.
4. la bruschetta ricotta e salmone: per ogni commensale abbrustolite 2 fette di pane (come preferite: al microonde, al forno, sulla piastra), spalmateci sopra 50g di ricotta adagiateci 2 fette di salmone affumicato; aggiungete dell’olio se volete.

3 cose da sapere per le coppie "cane e gatto"


1. è bene sapere che: ci sono coppie in cui i partner sono diversi in tutto, eppure si attraggono. Anzi, si scelgono per questo. E la  molla che li spinge l'uno verso l'altra è la curiosità e la voglia di mettersi in gioco. Ma anche di scoprire qualità che non si possiedono per farle proprie. Chi è diverso da noi, infatti, ci stimola a confrontarci, a crescere e a evolverci. E questa complementarietà arricchisce la coppia.
2. i rischi: le differenze possono generare conflitti che, a volte, diventano insanabili. E poi ci si può fossilizzare nei propri ruoli: lei è sempre la musona, lui il positivo...
3. cosa fare: bisogna puntare sempre al dialogo, al confronto aperto. E poi trovare interessi e modalità di comportamento nei quali entrambi i partner si rispecchino. Infine, fa bene, di tanto in tanto, ribaltare i ruoli.

giovedì 23 agosto 2012

6 ricette con i fichi



1. gli spiedini di mozzarella, prosciutto e fichi: basta infilzare tutto (mozzarella di bufala, prosciutto crudo S. Daniele e fico) con un bastoncino di legno e il piatto è servito. 
2. le bruschette con formaggio di capra, salame e fichi: l'unica cosa che dovrete fare è abbrustolire il pane, tagliare il formaggio, il salame, i fichi e comporre la bruschetta.
3. le bruschette con fichi ed acciughe: taglia 4 fette di pane integrale e falle tostare in forno. Una volta pronte sfregale leggermente con uno spicchio d'aglio e condiscile con un filo di olio evo. Sbuccia 350g di fichi e tritali finemente insieme a 6 acciughe con il mixer. Con una spatola da cucina spalma il composto sulle bruschette ed insaporiscile con dell'erba cipollina tritata. Queste bruschette sono ottime da degustare sorseggiando un buon bicchiere di vino bianco leggermente frizzante.
insalata di fichi, pecorino, miele e cipollotti: lava e affetta 4 fichi a fette non troppo spesse, taglia a pezzettini del buon pecorino sardo non troppo stagionato, aggiungi qualche ago di rosmarino e lascia riposare per una decina di minuti. Nel frattempo prepara un'emulsione con il succo di mezzo limone piccolo, tre cucchiai di olio evo, del rosmarino, del pepe nero e un cucchiaio di miele di castagno. Versa sull'insalata e servi. 
4. bruschette fichi e formaggio: in un aperitivo che si rispetti non possono mancare i fichi arrosto con del formaggio spalmabile o del gorgonzola. Anche una crema di gorgonzola non è da sottovalutare coi fichi.
5. pesche e fichi grigliati al miele alla lavanda e panna montata: prendi 2 pesche noci di medie dimensioni, incidile a metà, elimina il nocciolo e mettile sulla griglia rovente per 30 secondi per lato. Fai lo stesso con dei fichi, ma basterà molto meno tempo. Metti i frutti nel piatto da portata, versa del miele alla lavanda (o quello che avete in casa); lascia intiepidire o completamente raffreddare prima di accompagnare il tutto con una spruzzata di panna montata.
6. la confettura di fichi: sbuccia i fichi fino ad ottenerne un chilo, tagliali a pezzettini e mettili in una pentola a bordi alti; a parte mescola lo zucchero con il contenuto della busta di Fruttapec e versa sulla frutta; porta a forte bollore e cuoci 5 minuti. Togli dal fuoco e mescola per un paio di minuti in modo che la schiuma si dissolva completamente. Versa nei barattoli puliti e precedentemente sterilizzati; chiudi ermeticamente. Si conserverà per circa 6 mesi. Ottima per accompagnare i formaggi.


mercoledì 22 agosto 2012

9 cose da fare per essere più felici


1. muoviti di più per aumentare l'energia: se sei al telefono, alzati in piedi e cammina. Prendi le scale anziché l'ascensore. Metti più energia nella tua voce. Fai una passeggiata di 10 minuti a piedi.
2. fai una passeggiata fuori: la ricerca suggerisce che la luce stimola sostanze chimiche del cervello che migliorano l'umore. Per una spinta in più, per prima cosa al mattino goditi la luce del sole.
3. incontra un amico: manda una e-mail a un amico che non vedi da tempo, o entra in contatto con qualcuno di nuovo. Avere stretti legami con altre persone è una delle chiavi più importanti per la felicità. Quando si agisce in modo amichevole, non solo gli altri si sentono più amichevoli verso di voi, ma avrete anche rafforzato i sentimenti di amicizia per gli altri.
4. sbarazzati di un compito fastidioso: affronta un problema, un'urgenza, o fai qualcosa che hai a lungo rimandato. Eliminare un compito fastidioso dalla tua lista delle cose da fare ti darà uno slancio di euforia.
5. crea un ambiente più sereno: l'ordine esterno contribuisce considerevolmente alla pace interiore, quindi è importante trascorrere un po' di tempo ad organizzare le bollette e a pulire la casa. Certo, avere tanti piccoli compiti può creare confusione, ma spesso con pochi minuti si può fare tanto. Imposta il timer per 10 minuti e vedere cosa si può fare.
6. fai una buona azione: fai conoscere due persone, insegna ciò che sai a chi potrebbe averne bisogno, o loda qualcuno.
7. fai volontariato: iscriviti ad un'associazione, o semplicemente aiuta chi ha bisogno. Se fai del bene, ti senti bene: funziona davvero!
8. non smettere di sorridere: la ricerca mostra che anche un sorriso indotto artificialmente è capace di aumenta il vostro umore. E se stai sorridendo, gli altri ti percepiscono come più amichevole e più accessibile.
9. impara qualcosa di nuovo: pensa a qualcosa che vorresti conoscere di più e spendi almeno 15 minuti a fare ricerche e ad informarti. Ma sii onesto! Scegli un argomento che ti interessa davvero, non qualcosa che pensi si "dovrebbe" conoscere.

sabato 18 agosto 2012

3 cose da sapere per le "gocce d'acqua"


1. è bene sapere che: di solito, chi sta bene con se stesso e ha una buona autostima privilegia chi gli somiglia, perché nell'altro si può rispecchiare. Inoltre, chi ha un aspetto "familiare" è rassicurante e non fa temere delusioni. E poi c'è anche una motivazione genetica, il desiderio inconscio di avere figli che ci somiglino. Ci sono altre coppie, invece, che subiscono l'"effetto eco". All'inizio della loro storia, non si somigliano, Ma, con il passare degli anni, diventano sempre più simili. Perché la convivenza stretta porta a rispecchiarsi nell'altro e a imitare la postura, i gesti, il modo di respirare e di parlare. E questo è indice di una grande intesa.
2. i rischi: essere troppo simili, negli atteggiamenti, nei gusti e negli interessi, a lungo andare può portare la coppia a isolarsi. Può anche rendere il rapporto troppo tranquillo, spegnendo l'entusiasmo e la voglia di evolvere e di crescere.
3. cosa fare: l'importante è non chiudersi in coppia, ma cercare di coltivare spazi propri e autonomi dove confrontarsi con gli altri.

martedì 14 agosto 2012

5 consigli per mobili sempre belli


1. il posto giusto: il mobile non deve essere posizionato troppo vicino ad una finestra perché i raggi solari, nel tempo, ossidano la lucidatura e la superficie, mentre le correnti d'aria possono danneggiarlo. l?umidità, poi, non deve essere superiore al 60% altrimenti il vento si gonfia, si restringe e genera spaccature. Anche l'aria troppo secca lo danneggia, quindi il mobile non va sistemato vicino ad un termosifone e in inverno i caloriferi di casa devono avere le vaschette umidificatrici.
2. la pulizia: i mobili vanno spolverati con uno straccio morbido asciutto. Non si devono usare prodotti lucidanti, perché macchiano il legno in modo irreparabile. No anche agli oli paglierini e all'olio rosso. Un consiglio: non appoggiare sul piano del mobile bottiglie e bicchieri bagnati, che possono macchiare la superficie; se succede, si deve asciugare il legno immediatamente.
3. le cure: nei cambi di stagione è bene nutrire le fibre dei mobili lucidati a cera; basta stendere con uno straccio non peloso una mano di cera vergine d’api, lasciare assorbire e strofinare con un panno morbido pulito. I mobili lucidati a tampone, invece, devono essere “ripassati” da un restauratore esperto ogni due anni circa affinché la lucidatura si mantenga integra nel tempo.
4. se si scheggiano: per riattaccare un pezzettino di legno si deve usare solo la colla di origine animale (in vendita nei colorifici più forniti). Non vanno mai utilizzati gli adesivi sintetici o il silicone. Per stuccare le piccole crepe, si possono usare i bastoncini di cera colorata da scegliere nelle tonalità più simile a quella del mobile.
5. stop ai tarli: per risolvere il problema è meglio rivolgersi a restauratori esperti. Se il mobile è piccolo, si può anche provare a fare da soli: bisogna iniettare il prodotto antitarlo in ogni foro, poi rivestire ermeticamente il mobile con i fogli di cellophane e lasciarlo imballato per una quindicina di giorni; così il pesticida e la mancanza di ossigeno elimineranno i tarli e le uova.

lunedì 2 luglio 2012

3 segreti per una grigliata perfetta


1. ungere: ungere sempre con poco olio o burro la carne prima di porla sulla griglia rovente, e ripetere più volte l'operazione durante la cottura per impedirle di asciugarsi o di indurire. Le piccole gocce di sangue che appariranno sulla superficie indicheranno quando la carne è al punto giusto di cottura.
2. marinare: per rendere la carne più tenera e saporita, la si può lasciare a marinare per almeno un paio d'ore in una emulsione di vino ed olio d'oliva, rigirandola di tanto in tanto; alla marinata potrete aggiungere sale, pepe appena macinato, altri odori quali cipolla a fettine, aglio alloro, timo o prezzemolo. Asciugate bene la carne prima di cuocerla.
3. la scelta delle carni: la carne che meglio si presta alla cottura sulla griglia è quella di manzo, le cui parti migliori sono il filetto, la costata, la lombata; la carne di maiale si presta altrettanto bene alla cottura alla griglia, in particolar modo le braciole (costolette con l'osso) e le lombatine; essendo più ricca di grassi, non necessita di marinatura, e può non essere unta prima della cottura. Aromatizzatela con timo, pepe nero e rosmarino. Se grigliate carne bianca (vitello, pollo, agnello) usate un calore più moderato, o tenetela più lontana dalla sorgente: cuocerà e colorirà contemporaneamente

giovedì 28 giugno 2012

12 consigli per una casa splendente


1. preparare il necessario: per prima cosa conviene indossare abiti adeguati (meglio in fibre naturali, così si sta comodi e si suda meno) e i guanti per proteggere le mani. Poi si radunano i prodotti e ciò che serve in un cesto: tutto sarà subito disponibile e non si faranno viaggi inutili.
2. fissare obbiettivi realizzabili: inutile darsi degli obbiettivi irraggiungibili; meglio calibrare le forze e concentrarsi sulle pulizie più importanti, sistemando una stanza per volta. La parola chiave è organizzazione: così si risparmiano tempo e fatica.
3. da dove iniziare: si disfano i letti, si battono i materassi; quindi si tolgono le tende, i tappeti, i copriletti e i copridivani e li si mette da parte per portarli in lavanderia. Quindi si aprono le finestre e si lasciano spalancate per almeno 30 minuti: è il tempo necessario per areare bene le stanze.
4. eliminare polvere e ragnatele: togliere le eventuali ragnatele dai soffitti e dai lampadari, spolverare mobili e soprammobili, andando dall'alto verso il basso, e iniziando dal lato della porta per poi proseguire lungo la stanza in senso circolare.
5. spazzare i balconi e pulire i davanzali: Trovandosi all'esterno il davanzale si riempie di polvere e sporco, va quindi prima spolverato usando uno scopino e una paletta. I davanzali in pietra o cemento si lavano poi con una spazzola dura e del detergente. Quelli in marmo invece utilizzando un prodotto specifico ed uno strato di cera protettiva per marmi.
6. per le finestre: passiamo i vetri con un detergente specifico e lavare le tende adoperando una spugna bagnata.
7. per la cucina: con un detergente multiuso puliamo la cucina, mentre l’interno del frigorifero risplende utilizzando una soluzione di acqua calda e bicarbonato di sodio. Si asciuga alla fine con un panno morbido.
8. per il bagno: è consigliabile scegliere dei detergenti specifici, perché sono i più efficaci per eliminare il calcare e gli eventuali residui di sapone dai sanitari e dalle piastrelle.
9. per i pavimenti: spazzare, passare l’aspirapolvere e infine ripassarli con un panno in microfibra. Ora non resta altro che lavarli con un prodotto multiuso: il più indicato in questo caso è lo sgrassatore.
10. pulizie da fare ogni giorno: per evitare che si accumuli troppo sporco, dopo ogni pasto vanno lavati gli spazi che hai utilizzato (piano lavoro, fuochi o forno) e spazzati bene i pavimenti. Possiamo anche disinfettare le superfici con una soluzione fai-da-te composta da un cucchiaino di candeggina diluito in un litro d'acqua, mentre per il forno va benissimo una spugna imbevuta di bicarbonato di sodio. Per quel che riguarda i pavimenti, è importante cercare di togliere ogni giorno la polvere nei punti di passaggio, in modo da mantenerli abbastanza puliti per tutta la settimana.
11. candelabri splendenti: mettiamoli in una pentola di alluminio con acqua a bollore moderato. Quando tutta la cera sarà sciola, tiriamoli fuori e gettiamo via subito l'acqua.
12. le macchie di vino rosso: per tovaglie sempre belle basta versarci sopra un po' di vino bianco; si lascia in posa 10 minuti e poi si lavano in lavatrice normalmente. 

venerdì 22 giugno 2012

7 principi salva-rapporto


1. appoggio: sostenere il partner nelle sue scelte è una condizione fondamentale all'interno della coppia, in quanto dà maggiore sicurezza e una grande carica. Appoggialo nelle sue scelte e si sentirà più forte.
2. comprensione: quando l'altro commette un piccolo errore, ascolta le sue ragioni e non saltare subito alle conclusioni. Ricordando che tutti possono sbagliare, anche noi, e che un domani potrà tornarci utile un pò di comprensione.
3. fiducia: non ossessionare il partner con la tua gelosia. Lasciarlo libero, entro certi limiti, serve a fargli capire che ci fidiamo. E si sa che la fiducia è alla base di ogni relazione positiva.
4. ironia: ridere e sorridere è importantissimo per la coppia. E a volte non guasta un po' di auto-ironia; prendersi in giro, senza esagerare, sarà divertente per entrambi. E se proprio le battute non ti riescono, cerca di non essere permalosa se lui scherza un po' sui tuoi difetti.
5. semplicità: chiudere un occhio, a volte paga. Non puntualizziamo su tutto e cerchiamo di non sottolineare troppo i difetti dell'altro.
6. apprezzamento: non dimentichiamo mai di fargli un complimento quando, per esempio, aggiusta una finestra, la lavastoviglie, oppure quando gli riesce particolarmente bene il nostro piatto preferito.

9 consigli per piedi impeccabili


1. per eliminare la collosità: tutte le sere si fa un pediluvio con acqua tiepida e qualche goccia di olio essenziale di camomilla, in modo da lenire le irritazioni causate dalle scarpe. Poi, si passa la pietra pomice dove l'epidermide è più spessa. Infine, si stende una crema al rosmarino, che esfolia la pelle ed elimina le callosità.
2. per nutrire la pelle: la mattina si può spruzzare sui piedi uno spray a base di timo e lavanda, che nutrono e ristrutturano la pelle senza ungere.
3. per rinfrescare: mattina e sera si lavano i piedi con il sapone di Marsiglia o un detergente a base di alghe marine. In questo modo si purifica e disinfetta la pelle. Poi, si stende una crema a base di mentolo, che decongestiona, sgonfia e regola la sudorazione.
4. per attenuare stanchezza e pesantezza: prima di indossare i tacchi alti, che favoriscono i ristagni di liquidi e appesantiscono caviglie e polpacci, si può fare un pediluvio con acqua tiepida arricchito con gocce di olio essenziale di rosmarino e di timo.
5. per contrastare il sudore: contro il sudore esistono prodotti da applicare sulla pianta dei piedi a base di principi astringenti, come il cloridrato di alluminio e gli idrossidi di alluminio, che consentono di regolare la traspirazione; vanno massaggiati sempre sui piedi ben lavati e asciutti. Da evitare, invece, il talco.
6. per disinfettare: due volte alla settimana si fa un pediluvio, lasciando i piedi a bagno per 15 minuti in acqua tiepida in cui si sono versate tre gocce di olio essenziale di lavanda.
7. per eliminare le vescichette: per curare le vescichette basta bucarle con un ago sterile, fare fuoriuscire l'acqua e disinfettare con una crema a base di iperico o achillea, che prevengono eventuali infezioni. Poi, per due o tre giorni si fa un pediluvio con acqua tiepida e due manciate di sale, in modo da mantenere pulita la ferita. Infine, si applica un cerotto che rilascia sostanze lenitive come le vitamine, così la pelle si cicatrizza più in fretta.
8. per fare la pedicure a casa: dopo aver tenuto i piedi a bagno per 5 minuti, si accorciano le unghie con le forbicine; bisogna tagliarle dritte e poi arrotondarle con una limetta. Dopo si spingono indietro le pellicine con un bastoncino di legno d'arancio e si spazzola l'unghia con una limetta che leviga e lucida. Infine, prima di mettere lo smalto si stende un olio rinforzante a base di vitamine.
9. per rinforzare le unghie: una volta al giorno si può prendere un integratore a base di biotina, che rinforza le unghie.

mercoledì 20 giugno 2012

6 consigli per prevenire le smagliature


1. quando agire: la comparsa di smagliature di solito è annunciata da pelle secca, sensazione di tensione e prurito. Poi compaiono dei segni rossi, cioè le smagliature nella fase iniziale. Ai primi sintomi occorre intervenire rapidamente: solo così si può evitare che la stria si cicatrizzi, diventi bianca e più difficile da eliminare.
2. i prodotti idratanti: scegli cosmetici a base di vitamine, in particolare la C e la E, che stimolano la pelle ad autoripararsi. Oppure di ceramidi e acidi grassi essenziali omega 6, che rinforzano la barriera idrolipidica. I prodotto a base di acido glicolico non si può mettere quando ci si espone al sole. Ha un’azione esfoliante abbastanza intensa, che riduce i solchi e leviga la pelle. Applica sull’addome un siero a base di elastina e alternalo con una crema nutriente da massaggiare circolarmente intorno all'ombelico.
3. gli alimenti consigliati: diversi studi hanno dimostrato che verdura e frutta ricche di vitamina C, come peperoni, rucola e kiwi, prevengono la comparsa delle smagliature, ma vanno consumati crudi e freschi. 
4. gli alimenti sconsigliati: esagerare con formaggi e carne favorisce la comparsa delle smagliature, perché rendono meno elastico il collagene, la proteina che dà compattezza alla pelle.
5. i bagni: evita lunghi bagni caldi, perché favoriscono il rilassamento dei tessuti e disidratano la cute.
6. come vestirsi: soprattutto se le smagliature sono nuove, per esempio dopo una gravidanza, evita elastici stretti che ostacolano la circolazione e indumenti sintetici a contatto con la pelle. I tessuti hanno bisogno di ossigenarsi e traspirare il più possibile per recuperare tonicità.

domenica 17 giugno 2012

10 consigli per labbra bellissime


1. per le bionde: per il giorno sono consigliate le tonalità rosa, arancio o cioccolato, che fanno sembrare le labbra più carnose; per la sera il fucsia o il viola.
2. per le brune e le castane: per il giorno è perfetto il rosa pallido che rende il sorriso luminoso; per la sera sono consigliati l'amaranto o il rosso rubino.
3. per labbra agé: i rossetti adatti alle labbra con qualche rughetta devono agire su due fronti: colorare in modo uniforme e distendere le rughe. Per questo è importante usare un prodotto a base di acido ialuronico, olio di jojoba e glicerina, che hanno ottime proprietà antietà e disegnano perfettamente le labbra.E per non mettere in evidenza i segni del tempo è meglio scegliere le tonalità che vanno dal beige al terracotta.
4. labbra nutrite: per avere labbra morbide e idratate, la mattina, la sera e tre o quattro volte al giorno si può stendere sulle labbra perfettamente asciutte un prodotto a base di miele, olio di oliva, aloe, urea e vitamina E.
5. prima del rossetto: prima di stendere il rossetto si può disegnare il contorno delle labbra con una matita neutra o trasparente. In questo modo, la bocca resta impeccabile per tutto il giorno.
6. dopo il rossetto: si può stendere un gloss trasparente, che fa sembrare i denti più bianchi.
7. il tocco finale: dopo il rossetto si può mettere al centro delle labbra un po' di ombretto perlato, che illumina il maquillage.
8. il trattamento per esfoliare: si mescolano un cucchiaino di farina d'avena ed uno di acqua tiepida, si massaggia sulle labbra per due minuti e poi si risciacqua. Questo trattamento, che può essere fatto una volta alla settimana, elimina le pellicine.
9. il trattamento per idratare: si mescolano un tuorlo d'uovo e un cucchiaino di panna da cucina, si lascia in posa sulla bocca per 10 minuti e poi si risciacqua. Questo trattamento, che può essere fatto due volte alla settimana, ammorbidisce le labbra.
10. Il trattamento rigenerante: si massaggia sulle labbra per cinque minuti qualche goccia di olio essenziale di aloe. Questo trattamento, che può essere fatto due volte alla settimana, rende la pelle più giovane, tonica e lenisce le irritazioni causate dal freddo e dal vento.

domenica 10 giugno 2012

8 maschere DIY per capelli bellissimi


1. per idratare: si mescolano cinque cucchiai di miele e tre di olio, si lascia in posa per mezz'ora e poi si fa lo shampoo. Questo trattamento nutre i capelli secchi e va ripetuto due volte alla settimana.
2. per idratare (vers.2): si scalda a bagnomaria una tazzina di olio di semi di lino e un cucchiaio di olio evo e si mescola bene. Si applica come u impacco, avvolgendo la testa con la pllicola trasparente e lasciando in posa per mezz'ora. Quindi si procede con lo shampoo. Si può fare questa maschera una volta alla settimana.
3. per dare luminosità: si versano 2 cucchiai di fiocchi d'avena in un bicchiere di latte caldo. Si lascia intiepidire, si filtra e si versa il latte sui capelli. Si lascia in posa per 10 minuti e poi si fa lo shampoo. Questo trattamento rivitalizza i capelli sfibrati e va ripetuto due volte alla settimana.
4. per ammorbidire: si frullano due mele, una banana e 200 ml di glicerina (in erboristeria), si lascia in posa per 15 minuti e poi si fa lo shampoo. Questo trattamento rende i capelli più docili e pettinabili e va ripetuto due volte alla settimana.
5. per rinforzare le punte: si mescolano due cucchiai di olio di lino tiepido e uno di miele, si applica il composto sulle punte e si lascia in posa per 20 minuti. Poi si fa lo shampoo. Questo trattamento si può fare due o tre volte alla settimana.
6. per ristrutturare: si frulla una banana matura con un cucchiaio di panna da cucina e si lascia in posa per 15 minuti. Poi si fa lo shampoo. Questo trattamento si può fare una volta alla settimana.
7. per rivitalizzare il cuoio capelluto: si mescolano un vasetto di yogurt bianco, un cucchiaio di acqua tiepida e un cucchiaio di farina di avena e si massaggia sulla testa per uno o due minuti. Poi si fa lo shampoo. Questo trattamento si può fare due volte alla settimana
8. per rivitalizzare: 2 cucchiai d'olio lavorati a emulsione con 1 tuorlo e messi sui capelli asciutti, prima dello shampoo per una ventina di minuti. Luminosità assicurata.

mercoledì 23 maggio 2012

5 consigli salva-genitori

1. ricordarsi che alla guida ci sono i genitori: i bambini vanno considerati persone a tutti gli effetti, da rispettare. Ma un conto è il rispetto, un'altro è trattarli alla pari. Adulti e bambini non sono sullo stesso piano e assumere atteggiamenti amichevoli con loro li disorienta. Per esempio, ad un bambino di cinque-sei anni non è il caso di chiedere troppo spesso cosa preferisce fare nel week-end: è sempre meglio che sia il genitore ad impostare i programmi. Via via che il piccolo cresce, si darà spazio alle sue proposte.
2. ascoltare quello che provano davvero: i bambini nascono "programmati" per sentire le emozioni, ma gli adulti devono aiutarli a riconoscerle. Ad esempio, se nostro figlio è arrabbiato, non diciamogli "sei solo stanco". Cerchiamo piuttosto di capire perché ("con chi sei arrabbiato? che cosa vorresti fargli in questo momento?") Solo così imparerà a non temere le sue emozioni. Infatti, quando prova qualcosa di forte, come la rabbia, il bambino è spaventato. Sta a noi fargli capire che può succedere di essere in collera e che se sfoga questa emozione, per esempio con un disegno, poi starà meglio.
3. dare un nome alle loro emozioni: aiutiamo nostro figlio a trovare le parole per esprimere quello che prova. Questo gli è necessario per imparare a distinguere le sensazioni che lo agitano, senza temerle. Le parole giuste gli fanno capire che siamo in sintonia con lui, così non si sentirà travolto dalle emozioni. Spesso, invece, i genitori si preoccupano quando il figlio, per esempio, è triste. E cercano di consolarlo con un gioco nuovo. Ma è meglio dirgli qualcosa come: "sei un po' giù? Anche a me capita a volte". I momenti "no" fanno parte della vita, non ha senso pretendere che il bambino sia sempre e solo sorridente.
4. fissare poche regole chiare: norme, divieti e castighi sono necessari quando il bambino si comporta male, per esempio facendo capricci se è piccolo o se ha atteggiamenti provocatori se è più grande. Ma per imporre le regole occorre dire dei "no", senza argomentare tutto a ogni costo. Spiegare troppo invia al figlio il messaggio che il genitore è in difficoltà quando si tratta di mettere dei paletti. Ma così il bambino non si sente sicuro.
5. essere disponibili senza essere invadenti: è bene che i figli sappiano di poter contare sulla vicinanza dei genitori. Ma è meglio non anticiparli né sovrapporci a loro. La cosa giusta è seguirli con discrezione, permettendo loro a volte di sbagliare perché imparino, via via, ad essere più autonomi.

lunedì 21 maggio 2012

17 consigli d'amore

1. mantieni viva la relazione: in amore non bisogna risparmiarsi, ma essere capaci di dare molto, senza "calcoli di redditività". Cercate di lavorare alacremente perché il rapporto funzioni. Nulla è dato senza che si spenda fatica per ottenerlo. Per la felicità di coppia vale la stessa regola.
2. cerca di esprimere chiaramente i tuoi desideri: sogni un week-end a due per il vostro anniversario di matrimonio o indumenti intimi per il giorno di San Valentino? Non aspettare che il tuo compagno indovini i tuoi desideri: esprimili! Ti eviterà di avere dei risentimenti. La stragrande maggioranza degli sposi vorrebbe fare contento l'altro, ma non ha molte idee. 
3. trova il tempo solo per voi due: viviamo una vita frenetica, scandita da mille impegni e cose da fare: lavoro, figli, tivù, bollette. E la coppia in tutto questo? La coppia rischia spesso di passare in secondo piano, finendo con l’essere trascurata. Ritagliarsi momenti per stare insieme, parlarsi, condividere gli avvenimenti della giornata o fare semplicemente un’attività a due sono linfa vitale per la coppia stessa. Ricordiamoci che spesso la qualità di questi momenti preziosi vale più della quantità. Ogni giorno bisogna riuscire a ritagliarsi un momento per ascoltarsi, un vero momento di intimità, durante il quale non si parla né di lavoro né di soldi né dell'educazione dei figli. Ognuno si occupa soltanto dell'altro, del suo stato d'animo o di ciò che ha voglia di raccontare. Questa disponibilità reciproca è valorizzante, perché ti da l'impressione di esistere veramente agli occhi del tuo compagno. Instaura il "quarto d'ora" per voi due soli, mentre cenate (a due) o quando siete a letto.
4. non decidere da sola(o): per tutti gli argomenti importati, la decisione non deve essere presa da un solo membro della coppia, ma insieme, dopo essersi chiariti e aver trovato un compromesso soddisfacente per entrambi. I membri della coppia si trovano così sullo stesso piano. Ciò è sinonimo di dialogo, di ascolto, in altre parole, di rispetto reciproco.
5. non fare una croce sul sesso: non c'è coppia che tenga senza una sessualità appagante. mantenere viva la passione e il feeling sessuale è fondamentale per la vita di coppia. Desiderare il partner e fargli sentire questo desiderio, giocare con la fantasia, non avere paura di dire o esprimere ciò che più ci piace. Sono tutti elementi che aiutano e migliorano l’intesa sessuale, anche dopo anni di relazione. Avere una vita sessuale soddisfacente ci fa stare bene con noi stessi e quindi con l’altro .In questo campo non esistono norme da rispettare (numero dei rapporti, durata dell'atto sessuale, etc). Affinché la sessualità sia soddisfacente, resta all'ascolto del tuo partner: rivolgigli delle domande, sussurragli parole dolci, ascolta le sue sensazioni e le sue voglie. Non rinunciare mai a sedurlo.
6. non dare troppa importanza al denaro: cerca di non condizionare la vostra vita di coppia attraverso i soldi, che devono essere solo uno strumento attraverso il quale vivere meglio e non un mezzo per esercitare il controllo sul partner.
7. non litigare ma comunica: Non trovarsi d’accordo su alcuni temi o avere motivi di disaccordo è normale in una relazione a due. Cerca di avere sempre rispetto per il partner e anche quando discutete fatelo sempre all’insegna della costruttività e mai con atteggiamento astioso e offensivo.  Non urlare, evitare insulti teggiamenti infantili e inutilmente cattivi, ma cercare di ascoltare l’altro e difendere le proprie opinioni senza pregiudizi può aiutare a far crescere la coppia. Cerca di non nutrire mai sentimenti di risentimento nei confronti del partner, piuttosto cerca di esternare la rabbia. Inoltre Evita di fare cattivi pensieri nei confronti del partner, piuttosto se hai dei dubbi, faresti meglio ad esternarli. Pensare male alla lunga può diventare logorante.
8. sappi chiedere scusa: siamo umani e sbagliare è umano. Tuttavia riconoscere i propri errori è difficile e chiedere scusa lo è ancora di più. Saperlo fare significa dare un segnale di maturità all’altro. Il legame con il partner non può che uscirne rafforzato. Inoltre, scusandoci, possiamo imparare dagli errori commessi, e così migliorare noi stessi.
9. sappi perdonare: se chiedere scusa è importante, forse saper perdonare lo è ancora di più. Perdonare vuol dire riconoscere l’umanità e dunque la perfettibilità dell’altro, accettarla e saper voltare pagina senza rancore. Rinfacciare costantemente errori del passato vuol dire non saper perdonare e costituisce un elemento nocivo nella relazione.
10. fissa delle regole: Se non gradite che il vostro partner frequenti degli amici del sesso opposto stabilite delle regole a questo proposito che siano valide per entrambi.
11. non mentire: evita di raccontare bugie che possono essere smascherate o di fare promesse che poi non possono essere mantenute. La chiarezza in amore è sempre l’arma vincente all’interno di un rapporto che si vuole solido.
12. cerca di essere felice: stare bene con se stessi è la prima regola per stare bene con gli altri. Cerca sempre il tuo comfort e cerca di vivere quanto più possibile situazioni in cui vi sentite a vostro agio per poter vivere bene anche insieme al vostro partner.
13. non aspirare alla perfezione: nella vita di coppia la perfezione è più dannosa di un tradimento. Un uomo o una donna che soddisfano tutte le aspettative e che anticipano i bisogni del partner, fanno perdere il gusto della scoperta. Stare insieme significa confrontarsi, magari anche litigare, per poi fare pace. Spesso però la perfezione è solo nell'occhio di chi guarda ed è dovuta a una crisi interiore e alla mancanza di fiducia in se stessi.
14. accetta i compromessi: la vita insieme è fatta di tanti e piccoli compromessi. Il partner è un individuo diverso da noi, per vivere bene insieme è importante accettare le differenze che ci distinguono. Il compromesso ci permette di andare avanti insieme mettendo da parte un po' del nostro naturale egoismo.
15. devi esserci quando l’altro ha bisogno di te: problemi sul lavoro, in famiglia, il mutuo da pagare. I momenti difficili da superare sono sempre tanti. Dare al partner la sensazione che nel momento del bisogno siamo lì, pronti ad ascoltarlo e consigliarlo crea un sentimento di fiducia reciproca. L’avere vicino la persona amata nel momento del bisogno rafforza e solidifica l’amore.
16. siate complici: sapersi aiutare vicendevolmente negli impegni quotidiani aiuta a stare bene insieme e semplifica la vita di tutti i giorni. Essere complici vuol dire anche creare un equilibrio nei ruoli che ognuno gioca all’interno della coppia.
17. cura il tuo aspetto: questa regola vale per entrambi. Lasciarsi andare fisicamente o trascurarsi rischia di spegnere la passione. Prendersi cura del proprio aspetto ci aiuta a stare bene con noi stessi e con gli altri.