2. continuate con piacere: concedetevi ogni giorno la libertà di mangiare tre dei vostri cibi preferiti, ponendovi un solo limite: saperli gustare fino in fondo. Assaporate ogni boccone, soppesate il gusto, allertate l’olfatto, notate il colore e registrate le immagini che il cibo vi suscita. La vacanza offre il setting giusto per questo tipo di comportamento, perché stare con gli altri in modo rilassato stimola ad apprezzare, registrare e comunicare il piacere condiviso. Il convivio amplifica inoltre la soddisfazione individuale e rallenta i ritmi del pasto, favorendo una sazietà che riduce le occasioni di sgarro fuori orario. Ultimo indispensabile accorgimento: mentre assaporate una pietanza, date mentalmente un voto (da 0 a 100) a ogni boccone. Fate attenzione a quando il piacere comincia a diminuire e smettete quando non è più significativo.
3. non affidatevi al caso: ogni mattina, visualizzate i cibi preferiti e sceglietene tre: potrete mangiarli durante il giorno, quando vorrete, a patto di fare sempre quattro pasti (colazione, pranzo e cena e uno spuntino a metà mattina, metà pomeriggio o all'ora dell’aperitivo). Scegliete fin dal mattino le quantità che sapete giuste per voi. Scrivete tutto su un quaderno e fate un check alla sera prima di dormire.
4. siate propositivi: convertite i propositi negativi (non mangerò la pizza...) in affermazioni positive (oggi assaggerò una meravigliosa zuppa di pesce) per scardinare il meccanismo della prefigurazione negativa che aumenta fame e voracità. Se, per esempio, affermiamo: “Oggi non devo cedere alla tentazione di mangiare la pizza”, probabilmente otterremo l’effetto opposto. Stiamo infatti chiedendo alla nostra mente di prefigurare e indirizzare l’attenzione alla pizza e, di conseguenza, di cominciare a desiderare la pizza. Ecco alcuni pensieri che possono essere utili a evitare effetti indesiderati: ‘Oggi sarò dinamica e farò attività fisica (invece di: ‘Oggi cercherò di non stare tutto il giorno sulla sdraio’), ‘Oggi a pranzo mangerò pesce e verdure, ho voglia di sentirmi leggera (invece di: ‘Oggi a pranzo non devo assolutamente mangiare la pasta e il dolce perché mi appesantiscono’)”.