venerdì 4 febbraio 2011
10 film di Woody Allen da vedere
1. prendi i soldi e scappa: (1969) Virgil Starkweel, professione ladro. Ladro sì, ma talmente maldestro che per i suoi furti pendono sulla sua testa 52 imputazioni e 850 anni di prigione. Secondo film di Woody Allen, in questa parodia del genere gangster si sentono già tutte le note del suo pentagramma cinematografico: dalle battute non-sense alla Groucho Marx, alle gag di ispirazione psicoanalitica, fino ai cliché estremizzati della cultura ebraica e la critica a quella vita ridicolizzata dall’esposizione mass mediatica.
2. Io e Annie: (1977) la relazione fra un intellettuale e un’aspirante cantante di night club persi nei loro gargarismi culturali, si ingarbuglia fra paranoie e psicodrammi. Sullo sfondo la nevrotica Grande Mela vs. il rifugio leggero e mainstream made in Los Angeles. Un film da Oscar: 4, per onor del vero. La scena più bella? Il dialogo sulla terrazza tra Annie (Diane Keaton) e Alvy (Allen) con tanto di retro-pensiero sottotitolato.
3. Manhattan: (1979) tutti gli amori di Woody Allen in un’ora e 36 minuti: New York, le donne e il jazz. Ecco quello che può essere considerato il suo testamento cinematografico, un film in cui sullo sfondo in bianco e nero di una poetica Manhattan, si svolgono i disastri sentimentali di un uomo raccordati dalle sinfonie di Gershwin. Isaac ha 42 anni, un lavoro che odia, una ex moglie lesbica, una fidanzata 17 enne che deve riaccompagnare a casa per finire i compiti e, dulcis in fundo, Mary (Diane Keaton) la colta e affascinante donna di cui si innamora, già amante del suo migliore amico, sposato…
4. Zelig: (1983) film girato come se fosse un documentario. Leonard Zelig è un’artista camaleontico e nevrotico che assume le sembianze di chiunque incontri, il tutto in nome del conformismo: adeguarsi per salvarsi dai repentini cambiamenti della società. Il passaggio da fenomeno da baraccone a star internazionale, è rapido anche grazie al tam tam mediatico di giornali e Tv. A studiare e “curare” il suo caso, ci prova la psichiatra la dottoressa Eudora Fletcher, – interpretata da Mia Farrow, prima musa ed ex moglie di Allen – con esiti inevitabilmente romantici.
5. Alice: (1990) ignorata dal marito per 16 anni, Alice (Mia Farrow) vive in uno stato di apatia e noia consolidate e rassicuranti. Un giorno, però, incontra un affascinate musicista (Joe Mantegna) e perde la testa per lui. Travolta da questa impulsiva spinta vitale decide di rivolgersi a uno spassosissimo erborista cinese che, con i suoi consigli e intrugli la porta ad affrontare un viaggio in se stessa imparando a guardare la sua vita dall’esterno. Scoprendo così che tutto può cambiare, se lo vuole.
6. La dea dell'amore: (1995) Woody Allen interpreta un uomo convinto dalla moglie (Helena Bonham Carter) ad adottare un bambino. La curiosità lo spinge a cercare la madre naturale del piccolo e, nonostante scopra che si tratta di una prostituta e aspirante pornostar (Mira Sorvino), rischia di innamorarsene. La trovata (geniale) degli intermezzi commentati e diretti da un coro greco scandisce il ritmo di questa tragicommedia dalle battute esilaranti.
7. Tutti dicono I Love you: (1996) la storia è quella di Joe/Woody e dei suoi intrecci amorosi e familiari apparentemente inestricabili, da affrontare con un po’ di ironia e una dose di umorismo. Un film corale con un cast invidiabile (Julia Roberts, Edward Norton, Drew Barrymore, Goldie Hawn, Natalie Portman, Tim Roth), ricco di omaggi alle tre città che fanno da scenografia (New York, Parigi e Venezia) e ai suoi idoli di sempre (i Fratelli Marx, citati nel travestimento con baffi neri e sigaro in mano dei partecipanti a una festa).
8. Match Point : (2006) Scarlett Johansson è la protagonista di un intrigo amoroso che culmina in un tradimento con delitto (senza castigo) nell’alta società londinese.
9. Vicky Cristina Barcelona: (2008) la storia racconta le avventure di due amiche che decidono di trascorrere una vacanza a Barcellona. Vicky e Cristina, questi i loro nomi, sono due donne diverse: la prima fedele (fino a prova contraria) e la seconda disinibita e a caccia di qualcosa di travolgente. Ma entrambe resteranno folgorate dal fascino irresistibile di Bardem.
10. Basta che funzioni: (2009) Boris Yellnikoff (inequivocabile alter ergo di Woody Allen interpretato da Larry David) è un ex professore universitario lagnoso, insoddisfatto e paranoico. La sua monotona esistenza viene disturbata da Melodie (Evan Rachel Wood) giovane, carina e svampita quanto basta, che lo venera ed emula come un maestro fino a innamorarsene. Nonostante la differenza d’età e non solo, tutto sembra funzionare, almeno fino all’arrivo della madre prima e del padre della ragazza poi.