mercoledì 23 maggio 2012

5 consigli salva-genitori

1. ricordarsi che alla guida ci sono i genitori: i bambini vanno considerati persone a tutti gli effetti, da rispettare. Ma un conto è il rispetto, un'altro è trattarli alla pari. Adulti e bambini non sono sullo stesso piano e assumere atteggiamenti amichevoli con loro li disorienta. Per esempio, ad un bambino di cinque-sei anni non è il caso di chiedere troppo spesso cosa preferisce fare nel week-end: è sempre meglio che sia il genitore ad impostare i programmi. Via via che il piccolo cresce, si darà spazio alle sue proposte.
2. ascoltare quello che provano davvero: i bambini nascono "programmati" per sentire le emozioni, ma gli adulti devono aiutarli a riconoscerle. Ad esempio, se nostro figlio è arrabbiato, non diciamogli "sei solo stanco". Cerchiamo piuttosto di capire perché ("con chi sei arrabbiato? che cosa vorresti fargli in questo momento?") Solo così imparerà a non temere le sue emozioni. Infatti, quando prova qualcosa di forte, come la rabbia, il bambino è spaventato. Sta a noi fargli capire che può succedere di essere in collera e che se sfoga questa emozione, per esempio con un disegno, poi starà meglio.
3. dare un nome alle loro emozioni: aiutiamo nostro figlio a trovare le parole per esprimere quello che prova. Questo gli è necessario per imparare a distinguere le sensazioni che lo agitano, senza temerle. Le parole giuste gli fanno capire che siamo in sintonia con lui, così non si sentirà travolto dalle emozioni. Spesso, invece, i genitori si preoccupano quando il figlio, per esempio, è triste. E cercano di consolarlo con un gioco nuovo. Ma è meglio dirgli qualcosa come: "sei un po' giù? Anche a me capita a volte". I momenti "no" fanno parte della vita, non ha senso pretendere che il bambino sia sempre e solo sorridente.
4. fissare poche regole chiare: norme, divieti e castighi sono necessari quando il bambino si comporta male, per esempio facendo capricci se è piccolo o se ha atteggiamenti provocatori se è più grande. Ma per imporre le regole occorre dire dei "no", senza argomentare tutto a ogni costo. Spiegare troppo invia al figlio il messaggio che il genitore è in difficoltà quando si tratta di mettere dei paletti. Ma così il bambino non si sente sicuro.
5. essere disponibili senza essere invadenti: è bene che i figli sappiano di poter contare sulla vicinanza dei genitori. Ma è meglio non anticiparli né sovrapporci a loro. La cosa giusta è seguirli con discrezione, permettendo loro a volte di sbagliare perché imparino, via via, ad essere più autonomi.

lunedì 21 maggio 2012

17 consigli d'amore

1. mantieni viva la relazione: in amore non bisogna risparmiarsi, ma essere capaci di dare molto, senza "calcoli di redditività". Cercate di lavorare alacremente perché il rapporto funzioni. Nulla è dato senza che si spenda fatica per ottenerlo. Per la felicità di coppia vale la stessa regola.
2. cerca di esprimere chiaramente i tuoi desideri: sogni un week-end a due per il vostro anniversario di matrimonio o indumenti intimi per il giorno di San Valentino? Non aspettare che il tuo compagno indovini i tuoi desideri: esprimili! Ti eviterà di avere dei risentimenti. La stragrande maggioranza degli sposi vorrebbe fare contento l'altro, ma non ha molte idee. 
3. trova il tempo solo per voi due: viviamo una vita frenetica, scandita da mille impegni e cose da fare: lavoro, figli, tivù, bollette. E la coppia in tutto questo? La coppia rischia spesso di passare in secondo piano, finendo con l’essere trascurata. Ritagliarsi momenti per stare insieme, parlarsi, condividere gli avvenimenti della giornata o fare semplicemente un’attività a due sono linfa vitale per la coppia stessa. Ricordiamoci che spesso la qualità di questi momenti preziosi vale più della quantità. Ogni giorno bisogna riuscire a ritagliarsi un momento per ascoltarsi, un vero momento di intimità, durante il quale non si parla né di lavoro né di soldi né dell'educazione dei figli. Ognuno si occupa soltanto dell'altro, del suo stato d'animo o di ciò che ha voglia di raccontare. Questa disponibilità reciproca è valorizzante, perché ti da l'impressione di esistere veramente agli occhi del tuo compagno. Instaura il "quarto d'ora" per voi due soli, mentre cenate (a due) o quando siete a letto.
4. non decidere da sola(o): per tutti gli argomenti importati, la decisione non deve essere presa da un solo membro della coppia, ma insieme, dopo essersi chiariti e aver trovato un compromesso soddisfacente per entrambi. I membri della coppia si trovano così sullo stesso piano. Ciò è sinonimo di dialogo, di ascolto, in altre parole, di rispetto reciproco.
5. non fare una croce sul sesso: non c'è coppia che tenga senza una sessualità appagante. mantenere viva la passione e il feeling sessuale è fondamentale per la vita di coppia. Desiderare il partner e fargli sentire questo desiderio, giocare con la fantasia, non avere paura di dire o esprimere ciò che più ci piace. Sono tutti elementi che aiutano e migliorano l’intesa sessuale, anche dopo anni di relazione. Avere una vita sessuale soddisfacente ci fa stare bene con noi stessi e quindi con l’altro .In questo campo non esistono norme da rispettare (numero dei rapporti, durata dell'atto sessuale, etc). Affinché la sessualità sia soddisfacente, resta all'ascolto del tuo partner: rivolgigli delle domande, sussurragli parole dolci, ascolta le sue sensazioni e le sue voglie. Non rinunciare mai a sedurlo.
6. non dare troppa importanza al denaro: cerca di non condizionare la vostra vita di coppia attraverso i soldi, che devono essere solo uno strumento attraverso il quale vivere meglio e non un mezzo per esercitare il controllo sul partner.
7. non litigare ma comunica: Non trovarsi d’accordo su alcuni temi o avere motivi di disaccordo è normale in una relazione a due. Cerca di avere sempre rispetto per il partner e anche quando discutete fatelo sempre all’insegna della costruttività e mai con atteggiamento astioso e offensivo.  Non urlare, evitare insulti teggiamenti infantili e inutilmente cattivi, ma cercare di ascoltare l’altro e difendere le proprie opinioni senza pregiudizi può aiutare a far crescere la coppia. Cerca di non nutrire mai sentimenti di risentimento nei confronti del partner, piuttosto cerca di esternare la rabbia. Inoltre Evita di fare cattivi pensieri nei confronti del partner, piuttosto se hai dei dubbi, faresti meglio ad esternarli. Pensare male alla lunga può diventare logorante.
8. sappi chiedere scusa: siamo umani e sbagliare è umano. Tuttavia riconoscere i propri errori è difficile e chiedere scusa lo è ancora di più. Saperlo fare significa dare un segnale di maturità all’altro. Il legame con il partner non può che uscirne rafforzato. Inoltre, scusandoci, possiamo imparare dagli errori commessi, e così migliorare noi stessi.
9. sappi perdonare: se chiedere scusa è importante, forse saper perdonare lo è ancora di più. Perdonare vuol dire riconoscere l’umanità e dunque la perfettibilità dell’altro, accettarla e saper voltare pagina senza rancore. Rinfacciare costantemente errori del passato vuol dire non saper perdonare e costituisce un elemento nocivo nella relazione.
10. fissa delle regole: Se non gradite che il vostro partner frequenti degli amici del sesso opposto stabilite delle regole a questo proposito che siano valide per entrambi.
11. non mentire: evita di raccontare bugie che possono essere smascherate o di fare promesse che poi non possono essere mantenute. La chiarezza in amore è sempre l’arma vincente all’interno di un rapporto che si vuole solido.
12. cerca di essere felice: stare bene con se stessi è la prima regola per stare bene con gli altri. Cerca sempre il tuo comfort e cerca di vivere quanto più possibile situazioni in cui vi sentite a vostro agio per poter vivere bene anche insieme al vostro partner.
13. non aspirare alla perfezione: nella vita di coppia la perfezione è più dannosa di un tradimento. Un uomo o una donna che soddisfano tutte le aspettative e che anticipano i bisogni del partner, fanno perdere il gusto della scoperta. Stare insieme significa confrontarsi, magari anche litigare, per poi fare pace. Spesso però la perfezione è solo nell'occhio di chi guarda ed è dovuta a una crisi interiore e alla mancanza di fiducia in se stessi.
14. accetta i compromessi: la vita insieme è fatta di tanti e piccoli compromessi. Il partner è un individuo diverso da noi, per vivere bene insieme è importante accettare le differenze che ci distinguono. Il compromesso ci permette di andare avanti insieme mettendo da parte un po' del nostro naturale egoismo.
15. devi esserci quando l’altro ha bisogno di te: problemi sul lavoro, in famiglia, il mutuo da pagare. I momenti difficili da superare sono sempre tanti. Dare al partner la sensazione che nel momento del bisogno siamo lì, pronti ad ascoltarlo e consigliarlo crea un sentimento di fiducia reciproca. L’avere vicino la persona amata nel momento del bisogno rafforza e solidifica l’amore.
16. siate complici: sapersi aiutare vicendevolmente negli impegni quotidiani aiuta a stare bene insieme e semplifica la vita di tutti i giorni. Essere complici vuol dire anche creare un equilibrio nei ruoli che ognuno gioca all’interno della coppia.
17. cura il tuo aspetto: questa regola vale per entrambi. Lasciarsi andare fisicamente o trascurarsi rischia di spegnere la passione. Prendersi cura del proprio aspetto ci aiuta a stare bene con noi stessi e con gli altri.

6 trattamenti da fare una volta a settimana


1. il trattamento ristrutturante: si lascia in posa per 20 minuti un po’ di burro di capra e poi si riscacqua. Protegge la pelle dal sole.
2. il trattamento idratante: si sostituisce il tonico con una lozione casalinga che si fa mettendo dieci petali di rosa in un litro d’acqua; si lasciano in infusione per tre ore , si filtra e si passa il siero sul viso con un batuffolo di cotone.
3. il trattamento anti età: si frullano due o tre fettine di ananas e un cucchiaino di mandorle dolci, si lascia in posa sul viso per 15 minuti e poi si risciacqua (verificare prima eventuali reazioni allergiche).
4. il trattamento esfoliante: una volta a settimana, dopo il latte detergente si passa sul viso un batuffolo di cotone imbevuto di camomilla tiepida, che esfolia con dolcezza.
5 il trattamento nutriente: una volta alla settimana si massaggia il viso per cinque minuti con due gocce di olio essenziale di mandorle dolci e due di olio di lavanda. Poi, si risciacqua con una spugnetta imbevuta di acqua tiepida. Così, si rinforza la pelle e si attenua la desquamazione.
6. il trattamento per le pelli mature: una volta alla settimana si massaggia il viso con tre gocce di olio essenziale di camomilla romana, che ha ottime proprietà nutrienti.

4 evergreen che vale la pena acquistare


1. la camicia scozzese: è allegra e facile da abbinare; in inverno la porti sotto il golf, in primavera con la giacca di pelle.
2. la borsa a tracolla: è comoda e capiente, da scegliere preferibilmente in pelle; da marzo va abbinata con accessori in tinta.
3. il trench: un evergreen che è perfetto con pantaloni e scarpe pesanti; con il caldo, mettilo con cruissardes e gamba nuda.
4. la maglia: abbinala a cintura e calze in tinta. E provala con una gonna midi, per una sera di primavera.

domenica 6 maggio 2012

4 consigli per un armadio perfetto


1. elimina il superfluo: liberati degli abiti che non hai mai messo negli ultimi due anni, i capi che non ti fanno sentire a tuo agio o che sono fuori moda o rovinati.
2. cosa riporre in basso: borse, cinture, tute, abiti da casa.
3. cosa riporre negli scaffali in alto: i vestiti che usi raramente (è il posto ideale per riporre il cambio di stagione).
4. cosa riporre a media altezza: intimo e abiti di uso quotidiano.

4 qualità del vero amico


1. la generosità: mostrare agli altri quello che pensiamo e condividere con loro i pasti, la casa, le vacanze, ma soprattutto le emozioni è il modo migliore per manifestare la nostra disponibilità all'amicizia. Essere generosi di se stessi, infatti, significa accettare gli altri e avere fiducia in loro. In questo modo, gli amici sono spinti, a loro volta, ad aprirsi con noi.
2. la vulnerabilità: non nascondere debolezze, insicurezze e fragilità ci permette di essere autentici. questo atteggiamento fiducioso aiuta l'altro ad abbandonare le sue difese e le sue maschere e a condividere con noi speranze e timori.
3. la schiettezza: se ci sentiamo liberi di essere onesti con gli amici, loro ci ricambieranno con pari franchezza: certo, potranno esserci anche critiche, ma sapremo che sono sincere.
4. la responsabilità: assumersi impegni nei confronti di un'altra persona significa tifare per il suo bene e la sua felicità. Così, ci sentiamo orgogliosi se l'altro ha successo. Se ha fallito, invece, soffriamo con lui e ci rammarichiamo perché, forse, avremmo potuto fare di più per aiutarlo.

giovedì 3 maggio 2012

4 consigli per perdonare il partner

1. cosa devi sapere: il rancore, spesso, segnala che il rapporto non funziona. Le donne, infatti, a volte accettano di accantonare i loro desideri per compiacere il partner, ma poi gli rinfacciano queste rinunce sentendosi vittime o, peggio, continuano in silenzio a provare rancore per lui. E questo inasprisce le contese e può mettere in crisi il rapporto.
2. la strategia: chiedersi chi ha commesso un torto: il partner o noi stesse? Se siamo noi che abbiamo rinunciato ai nostri desideri, dobbiamo per prima cosa perdonare noi stesse. Perché, mettendoci da parte, abbiamo permesso al partner di trascurarci.
3. il gesto da fare: mettersi davanti uno specchio e dirsi: "Non ho bisogno di essere perfetta per amarmi ed essere amata".
4. se la storia finisce: portare rancore per tutta la vita a un ex che ci ha fatto soffrire significa mantenere aperto quel rapporto, impedirsi di chiuderlo e di superarlo definitivamente. L'odio, come l'amore, è un modo per rimanere in relazione con l'altro. Occorre quindi lavorare su noi stesse per lasciarlo andare e ripartire da zero. Smettiamo di rimuginare su tutto ciò che è accaduto in passato, accettando il fatto che la relazione era arrivata al capolinea. In questo modo riusciremo non solo a perdonare l'uomo che abbiamo amato, ma anche ad augurargli in bocca al lupo per la sua vita futura.

3 consigli per perdonare un familiare


1. cosa devi sapere: La sorella o il fratello che non ci aiutano in un momento di difficoltà diventano veri "traditori". I risentimenti verso i parenti, infatti, sono i più forti perché la famiglia è il nostro rifugio e lo sgarbo di una persona cara ci ferisce di più.
2. la strategia: perché quell'offesa ci ha fatto così male? Spesso, infatti, l'astio violento verso una persona cara nasconde qualcosa che rimproveriamo a noi stesse: ce la prendiamo con i fratelli o i genitori, per esempio ("tutta colpa loro, che non mi hanno aiutata"), ma quel che ci brucia è la nostra difficoltà a cavarcela da sole quando abbiamo un problema.
3. il gesto da fare: appena è sbollita la rabbia, vale la pena chiedere alla persona che ci ha offese perchè si è comportata così e confessarle quanto ci ha fatto soffrire.