venerdì 31 dicembre 2010

8 consigli per semplificarsi la vita


1. un metodo semplice per semplificarsi la vita è costituito dalle 4 leggi della semplicità: 1. raccogli tutto in un unico posto; 2. scegli l’essenziale; 3. elimina il resto; 4. organizza ciò che rimane in modo ordinato.Questo semplice metodo può essere applicato ad ogni area della tua vita.
2. concentrarsi su di un’area alla volta: applica le 4 leggi della semplicità e poi passa all’area successiva. Se vuoi semplificare solo alcuni aspetti della tua vita, puoi concentrarti su ogni area per circa una settimana, se al contrario vuoi completamente cambiare vita, dovrai affrontare una nuova area della tua vita ogni 2 giorni, finché non avrai finito.
3. semplificare l'armadio: concentrati su una sezione dell’armadio alla volta – un ripiano alla volta, per esempio. Tira fuori tutto dal ripiano e riponilo sul pavimento o sul letto. Scegli solo quelle poche cose che ami ed utilizzi. Metti il resto in una scatola per darlo in beneficienza. Rimetti le cose che hai scelto sul ripiano, raggruppandole e lasciando dello spazio tra i vari gruppi. Negozi come l’Ikea offrono soluzioni geniali per dividere e fare ordine. Passa al ripiano successivo. Lascia libera la parte inferiore del tuo armadio, lo fa apparire molto più ordinato e pulito.
4. semplificare la scrivania: togli tutto quello che si trova sulla superficie della tua scrivania. Io ti suggerisco di lasciarci solo il computer (se lo utilizzi), un porta carte ed una o due belle foto. Riordina la cancelleria nei cassetti, archivia tutti i documenti che ritieni importanti e getta via il resto. Ora sistema i cassetti della tua scrivania con lo stesso metodo. Non immagini quanto possa essere rilassante lavorare in un ambiente pulito ed ordinato.
5. la to-do list: la tua lista di “cose da fare” è interminabile? Aggiungi qualsiasi attività ti venga in mente alla tua lista, finché la tua mente non sarà completamente libera. Ora scegli solamente le attività a cui tieni veramente, o che devi assolutamente fare, e mettile in una lista separata. Per quanto riguarda le altre attività, cerca di capire se puoi (a) eliminarle, (b) delegarle, oppure (c) metterle momentaneamente da parte in una lista separata. Ora concentrati solo sulla to-do list principale, quella con le attività essenziali. Scegli 3 di queste attività e falle.
6. semplificare gli impegni: fai una lista di tutti quelli che sono gli impegni della tua vita, sia lavorativi sia personali. Includi gli hobbies, i club a cui sei iscritto, i gruppi online, le organizzazioni di volontariato, le attività sportive, etc. Tutto quello a cui dedichi regolarmente il tuo tempo. Ora scegli solamente quelle attività che creano per te valore, che ti fanno divertire, che hanno un impatto positivo nel lungo termine. Sbarazzati del resto, se possibile. Può essere difficile, perché dovrai confrontarti con la disapprovazione degli altri, ma limitati a dire che non hai più tempo. Come per il tuo armadio o i tuoi cassetti, lascia dello spazio attorno a quei pochi impegni che hai deciso di mantenere: li apprezzerai maggiormente e vivrai con meno stress.
7. semplificare una stanza: se vuoi semplificare le tue stanze disordinate, inizia dai mobili. Quali di questi ami veramente ed utilizzi? Sbarazzati del resto. Ora pulisci ogni superficie nella stanza, dalle mensole al tavolo. Scegli gli oggetti che ami, ed elimina il resto. Lascia le superfici piane il più vuote possibile. Ora fai la stessa cosa con i cassetti e le credenze.
8. semplificare il cassetto: tira fuori tutto dal cassetto ed impilalo da qualche parte. Svuotalo completamente. Seleziona solo quelle poche cose che ami, utilizzi o sono importanti per te. Limitati a scegliere le uniche cose che ritieni veramente essenziali. Getta via il resto o pensa a come disfartene. Rimetti nel cassetto, in modo ordinato, gli oggetti che hai selezionato. Naturalmente, ricordati di pulire il cassetto prima. Puoi inserire gli oggetti che hai scelto, in piccoli gruppi, lasciando dello spazio tra di loro. Lo spazio tra gli oggetti fa sembrare tutto più pulito ed ordinato.

giovedì 30 dicembre 2010

10 cose da sapere per diventare scrittori



1. Scrivere significa dare un messaggio. Scrivendo solo per il gusto di farlo o per il gusto di inventare una storia si rischia di ottenere come risultato un fiume di parole banali che non piacerà a nessuno.
2. Non illudersi:scrittori si nasce. Non basta scrivere una storia per essere scrittori. Non si ci improvvisa scrittori, scrittori si nasce. Si può però incominciare pur non avendo grandissime doti. Scrivere è l’unico modo per migliorare lo stile. Il talento quindi va coltivato con ferrea determinazione e forza di volontà per poter scendere nelle profondità di te stesso e trovare ispirazione.
3. Scrivere è un vero e proprio mestiere che costa fatica; per scrivere non basta un foglio di carta ed una penna ma è necessaria anche una buona dose di cultura e di conoscenza letteraria. Per poter scrivere occorre leggere molto e leggere di tutto, per poter scegliere il genere al quale dedicarsi, per scoprire che cosa c’è sul mercato e può essere d’aiuto per eliminare alcuni errori grammaticali. Leggere i lavori degli altri può essere fonte di ispirazione e aiuta anche a non essere banali e ripetitivi; aiuta a non scrivere cose già scritte, in tal modo eviterete di trattare argomenti già trattati mille volte.
4. Iniziare a scrivere avendo chiara la struttura dell’opera che volete scrivere. Le linee fondamentali del romanzo devono essere ben delineate prima di iniziare a scrivere, perché chi legge l’opera si accorgerà subito che ad un certo punto avete finito le idee e non sapete come fare evolvere la storia.. Quindi, siate organizzati, o meglio, organizzate la struttura del vostro libro e la fabula prima di iniziare a scrivere. Evitate di commettere l'errore di scrivere senza aver chiari i punti fondamentali della vostra storia. Bisogna avere le idee chiare sul mondo che si sta per creare e dei personaggi che lo popoleranno. Comincia a scrivere solo quando ti senti pronto a farlo. E poi scrivi solo ciò che ti piacerebbe leggere.
5. Evitare trame lente e prolisse. Se la trama di un racconto è troppo lenta, se si dilunga troppo in particolari inutili, il lettore si stancherà e gli passerà la voglia di sapere quello che sarà il finale della storia. Non dovete essere troppo prolissi, anche se, allo stesso tempo dovete evitare di svelare tutto e subito. Create interesse, utilizzate la tecnica della sospensione (dilungarsi sulla trama secondaria per incuriosire il lettore, per tenerlo in sospeso, su quella che sarà la conclusione della trama principale) ma non esagerate. Nella scrittura son più le cose da tagliare via, piuttosto che quelle da lasciare. E dovresti farlo in modo spietato ed entusiasta. Leggi ciò che hai scritto ad alta voce. Deve avere il “te tum te dum te tum te dum”. Se non ha il giusto ritmo, significa che c’è qualche parola sbagliata e dev’essere riscritto.
6. Formulare un titolo accattivante. Attraverso il titolo cercate di descrivere il contenuto del racconto, ma non svelate troppo.
7. Eliminare gli errori grammaticali, sintattici (struttura della frase) e semantici. Un testo pieno di errori non fa una bella impressione, anzi è un cattivo biglietto da visita. Quando scrivete tenete sempre a portata di mano un vocabolario della lingua italiana, scoprirete che sarà un valido ausilio durante la scrittura.
8. Mettersi nei panni del lettore. Quando scrivete un libro di qualsiasi genere, vi dovete chiedere se quello che state scrivendo può interessare ai lettori .Inoltre non commettete l'errore di scrivere qualcosa su un genere del quale non conoscete nulla e del quale non avete letto neanche un libro. Scrivi sempre come se parlassi a qualcuno. Non mettere troppa enfasi nelle frasi o cose che non diresti nella vita reale.
9. Non avere paura di fallire. Come scrittore il migliore compagno è il fallimento perchè mette continuamente alla prova.
10. Aprirsi al mondo. Devi fare esperienza, incontrare persone e vivere la tua vita, e non chiuderti nello stanzino. Quindi trovati un lavoro che ti lasci tempo per scrivere e per avere la testa libera

venerdì 24 dicembre 2010

Le 13 regole per una skinny girl


1. pensa da magra: se vuoi buttare giù peso, devi metterti nei panni e nella testa di chi non ha un filo di grasso: nessun sacrificio, via la bilancia, stop al conto delle calorie. Il segreto è nella mente:bisogna pensare di essere magra! È necessario liberarsi dall’ossessione per il cibo e i chili di troppo e smettere di far parte della schiera delle “invidiose”. Il primo passo è smettere di stare a guardare e mettersi all’opera per diventare una magra naturale. esistono infatti alcuni accorgimenti da “rubare” alle persone magre e felici senza dieta.
2. mantenimento intuitivo: le persone naturalmente magre mettono in atto un meccanismo inconscio di autoregolamentazione del corpo: mangiano per dare risposta ad un istinto naturale, quello della fame, e scelgono il cibo in base a quanto l’organismo suggerisce. E non ingrassano. A dimostrazione che, a volte, è proprio la costante preoccupazione di ingrassare a farti accumulare chili di troppo. Sbaglia chi pensa che le magre naturali non abbiano mai fame. Ce l'hanno, eccome: il fatto è che la sanno riconoscere. Quando una persona naturalmente magra dice di essere “a posto così”, non sta mentendo a nessuno, e tanto meno a se stessa. Sono in grado di distinguere il vero appetito, cioè quello che nasce perché si è a corto di energie, dalla voglia di mangiare per rispondere ad altri bisogni, per esempio tirarsi su il morale in un momento di sconforto. Purtroppo quando il cibo viene utilizzato come valvola di scarico, qualsiasi stato d'animo negativo scatena un vortice di pensieri attorno alla scelta di mettere in bocca qualcosa o meno. Tutto questo rimuginare crea nella mente un brusio di fondo, che rende incapaci di ascoltare la fame reale. Se il languore è accompagnato da un senso di tristezza, frustrazione o solitudine è meglio fermarsi e chiedersi: ho davvero bisogno di mangiare? È probabile di no. Distraetevi facendo qualcos'altro e vedrete che passerà.
3. mangia poco e spesso: c'è una ragione ben precisa se molte attrici sono spesso immortalate con succhi e frullati tra le mani. Risponde a una delle regole principali dell'essere magre doc. Mangiare spesso, ma poco, evitando che la fame diventi incontenibile. È utile duque portarsi sempre con sé qualcosa. Il suggerimento vale soprattutto se sapete di dover andare a una cena o a un party, dove troverete buffet ricchissimi di ogni bene: prima di uscire di casa, concedetevi uno spuntino leggero, come una fetta di pane integrale, uno yogurt light o una manciata di semi di zucca. Non commettete l'errore di sfidare il vostro appetito. Come per ogni bisogno fisiologico, per esempio il sonno, più lo si lascia aumentare meno si riesce a controllarlo. Per questo motivo, non bisogna mai aspettare troppo se si ha fame, altrimenti si corre il rischio di arrivare a tavola con una voragine nello stomaco. Ed è molto più facile abbuffarsi.
4. prenditela con calma: a tavola 2 trucchi fondamentali per mangiare con lentezza sono perdersi in chiacchiere e posare sempre la forchetta tra un boccone e l'altro. Tipico modo di fare delle skinny girl: non a caso, mangiare adagio significa avvertire meglio il senso di sazietà. Assaporare il cibo con calma fa sì che al cervello arrivi prima della fine del pasto il segnale di pienezza e di appagamento, che di solito avvertiamo dopo circa 20 minuti che abbiamo iniziato a mangiare (in pratica, la soddisfazione è prima di tutto mentale, poi fisica). Un comportamento che paga, perché aiuta anche a mangiare di meno. Questa buona abitudine permette di triturare più finemente il cibo. I succhi gastrici, quindi, hanno meno lavoro da compiere. Di conseguenza, la digestione è più semplice.
5. abbandona la bilancia: l'oggetto più temuto da chi è sempre a dieta è anche il più snobbato dalle magre naturali. Sarà un caso? Nient'affatto. Pesare i cibi fino all'ultimo grammo serve soltanto a convincerci che da sole non siamo in grado di controllarci: un atteggiamento che alla lunga ci fa sentire più deboli. Molto meglio misurare gli ingredienti con piatti, cucchiai e tazzine, magari scegliendo le versioni small size. E dopo la bilancia da cucina, mettete da parte anche la pesapersone, che va usata una volta ogni tanto, ovvero con la stessa frequenza con cui si controlla la pressione del sangue. Perché il punto di arrivo è uno solo: non aver bisogno di alcun aiuto esterno per mangiare in modo regolare. Niente bilancini, tabelle alimentari o specchi, insomma. Ci si deve affidare soltanto al proprio, sano, appetito.
6. ascolta la tua fame: se gli uomini sono fondamentalmente organismi animali, e gli animali mangiano quando hanno fame, perché noi non possiamo fare altrettanto? Le persone naturalmente magre non passano la giornata a programmare i pasti: ascoltano la fame, mangiano quando chiama, smettono quando sono sazi. E si gustano fino in fondo quello che mangiano, con piacere e senza sensi di colpa: così non incappano nella fame nervosa che genera quasi il 30 per cento del nostro apporto calorico quotidiano. Quando vi capita di sfogare le frustrazioni davanti alla dispensa, lasciate da parte inutili sensi di colpa. Molto più costruttivo fare subito una bella corsa per bruciare le calorie appena prese. Ma l'ideale è riuscire, ancora prima, a farsi una domanda: in quale altro modo posso colmare il mio stato d'animo? Le soluzioni sono tante. Guardare un film comico, per esempio (scoprirete che ha lo stesso potere rallegrante di una fetta di torta!). E anche telefonare all'amica spazza via la noia, molto più di un sacchetto di patatine.
7. condividi il pasto con gli altri: c'è un modo infallibile per riconoscere una donna a dieta: a tavola con gli amici, è l'unica che si guarda bene dal fare assaggiare il suo piatto agli altri. Per forza, è così ossessionata dalle porzioni che guarda al cibo con senso di possesso. La magra naturale, invece, prende tutto ciò che vuole. E non ha nessun problema a condividere le sue portate: così facendo, infatti, ordina di più, ma mangia di meno. Se vi riconoscete nel primo profilo, cambiare rotta vi farà stare molto molto meglio. Quando si esce a cena bisogna sentirsi libere di mangiare come (e con) le altre persone.Non serve a nulla limitarsi a un'insalata, se poi si muore dalla voglia di ordinare una pastasciutta: finisce che ci si sente "diverse" e quando si torna a casa si sfoga la frustrazione svuotando il frigorifero. E, allora, ordinate ciò che più vi piace e offritelo a chi è a tavola con voi. Altro consiglio è quello di ordinare i propri piatti preferiti e mangiarne solo mezza porzione! Da copiare.
8. non mangiare ciò che non ti dà piacere: pensare (e agire) da persona magra nel Dna, significa ammettere che c'è un momento in cui anche il dessert più buono del mondo non procura più l'immenso piacere del primo assaggio. E a quel punto, perché finirlo a tutti i costi? Chiunque è in grado di percepire quando raggiunge questa soglia: basta ascoltare quella vocina che, per quanto flebile, ci dice che siamo contente così, possiamo anche posare la forchetta. Per spegnere il desiderio di mangiare un tiramisù fino all'ultimo cucchiaio, basta pensare che, se mai ci dovesse tornare la voglia di quel dolce, possiamo sempre ordinarlo alla cena successiva, nulla ce lo vieta. A tutte ad esempio può capitare di cucinare troppa pasta: ma una magra naturale non si ostina a mandare giù fino all'ultima forchettata. La vera saggezza sta nel mettere subito da parte il di più» dice l'autrice del bestseller americano. Possiamo mangiarlo così com'è il giorno seguente oppure riutilizzarlo per cucinare qualcos'altro. La filosofia è da adottare al volo, ma attenzione ai trabocchetti della mente. Sapere che nel frigo c'è qualcosa di pronto può essere una tentazione a cui è difficile resistere. Se siete consapevoli di essere così, cominciate ad allenarvi: cercate di imparare a calibrare bene le dosi, di fare la spesa in modo oculato e di preparare soltanto quello che serve per il pasto»
9. diventa un po' schizzinosa: non è un caso se certi grissini viventi appaiono sempre un po' snob. Anche di fronte a un buffet: lo guardano, lo riguardano e solo dopo diversi controlli scelgono cosa mettere nel piatto. Sarà pure antipatico, ma è un comportamento da copiare. Osservate con attenzione il vassoio dei dolci, siete sicure che le creme siano davvero fresche? E quei formaggi, guardateli bene, forse sono gli stessi che mangiate anche a casa. Se è così, potete farne a meno senza troppi rimpianti. Bisogna imparare a considerare il cibo per quello che è: ovvero qualcosa che aiuta a stare meglio. E allora, siate selettive come le magre naturali. Non può andare bene qualsiasi cosa, purché sia commestibile: dev'essere appena fatta e preparata con cura. E diversa dal solito. Che sia davvero un piacere per il palato. Le persone naturalmente magre mangiano esattamente quello che desiderano in quel momento: non si accontentano di un surrogato o di “quello che c’è in casa. Perchè soddisfare con il sorriso la voglia di un pezzo di formaggio è molto meglio che passare il pomeriggio a ingurgitare quantità di frutta o cereali per placare la frustrazione.
Si può essere amanti della buona tavola, senza rimetterci il girovita. Il trucco è cucinare cibi belli, oltre che buoni. Se un piatto è presentato bene, è molto più appagante e ne basta meno per sentirsi soddisfatte.
Privilegiate gli alimenti più sani, biologici, di stagione e possibilmente locali. Perché oltre a essere digeribili, regalano più energia e aiutano a stare meglio. E una volta che l'organismo ne ha apprezzato i vantaggi, è più difficile che si lasciarsi tentare da cibi raffinati o ricchi di grassi. Il risultato è un modo di alimentarsi che non somiglia a una dieta, ma vi aiuta a perdere i chili di troppo, senza farvi sentire a stecchetto.
10. sport per puro piacere: le persone naturalmente magre di solito praticano molti sport, in modo regolare ma non imposto. Fanno esercizio per il puro piacere di farlo, perché si divertono, amano stare all’aria aperta e avere muscoli tonici e scattanti. Il che è ben diverso dal senso di oppressione del “dover fare”. Rubare questo segreto significa ancora una volta prestare attenzione ai messaggi del nostro corpo e del nostro cervello: cosa mi va di fare? Che sport mi piace? Queste sono le domande importanti! Se poi vi capita di sfogare le frustrazioni davanti alla dispensa, lasciate da parte inutili sensi di colpa. Molto più costruttivo fare subito una bella corsa per bruciare le calorie appena prese. Ma l'ideale è riuscire, ancora prima, a farsi una domanda: in quale altro modo posso colmare il mio stato d'animo? Le soluzioni sono tante. Guardare un film comico, per esempio (scoprirete che ha lo stesso potere rallegrante di una fetta di torta!). E anche telefonare all'amica spazza via la noia, molto più di un sacchetto di patatine.
11. atteggiamenti positivi: di solito le persone naturalmente magre hanno anche una visione positiva di se stessi e della propria vita, e questa è la chiave che le mantiene in forma. Guardarsi allo specchio con soddisfazione, non lasciarsi influenzare dalle pressioni esterne e dal giudizio degli altri, non essere troppo critici con se stessi… in una parola, volersi bene: è questo il segreto della felicità che rende naturalmente magri e in forma!
12. niente paragoni, tu sei tu: le magre naturali guardano le donne asciutte, certo. Ma la loro attenzione si posa su dettagli diversi dal peso il taglio, il colore dei capelli, l'abbigliamento. Fatelo anche voi. È un atteggiamento da imitare, se si vogliono evitare paragoni che portano solo frustrazione. Anche perché il corpo di ogni persona è diverso: cambiano le misure delle ossa, il metabolismo, la forma delle curve. E allora, è impossibile pensare di diventare una taglia zero, se si è alte un metro e settanta. Non solo. Cambiando la prospettiva, capita spesso di vincere la sfida anche con le star più invidiate del mondo.
13. vivere una vita “d’istinto”, ricca e soddisfacente: hai mai provato a fare qualcosa solo perché ti è venuta voglia di farla? A sconvolgere il programma della giornata per fare una passeggiata nel parco o per entrare in un cinema all’improvviso? Le persone naturalmente magre, sì: hanno scoperto, forse senza saperlo, che una vita ricca e soddisfacente permette di ottenere il meglio da qualsiasi situazione, dieta compresa.

mercoledì 22 dicembre 2010

7 cose da fare per essere più felici


1. prendi consapevolezza del tuo valore: invece di focalizzarti continuamente sui tuoi difetti, prova a concentrarti sui tuoi punti di forza. Poi scrivili. Fai una lista dettagliata di tutti i tuoi pregi. Tienitela bene in vista e rileggitela spesso. Se ti concentri solo sulle tue imperfezioni (vere o presunte), continuerai a vedere solo quelle. Se invece ti focalizzi sui tuoi lati positivi, comincerai ad acquisire la giusta consapevolezza del tuo valore.
2. cerca di fare cose divertenti: ogni giorno impegnati per fare qualcosa di divertente e di piacevole. Il buon umore fa bene allo spirito, scarica le tensioni e rilassa mente e corpo. Ridere, poi, fa lavorare tutti i muscoli del diaframma, del viso e dello stomaco mantenendoli giovani e tonici, rafforza il sistema immunitario, riduce lo stress, rilascia endorfine e aumenta l’afflusso di sangue al cervello.
3. fai qualcosa per gli altri: La generosità fa bene. Fa bene agli altri, ma fa bene soprattutto a te: migliora la tua autostima, aggiunge serenità e dà maggior senso alla tua vita.
4. raddrizza la tua postura: basta semplicemente raddrizzare la schiena, respirare profondamente e sorridere, per sentire immediatamente più energia in corpo, più forza e più assertività.
5. concentrati sul presente: vivere di ricordi o di ansie per il futuro, significa, di fatto, sprecare risorse che puoi utilizzare oggi per vivere al massimo la tua vita presente. Il passato è già andato, il futuro non c’è ancora. Solo il presente esiste veramente. Usa tutte le tue energie per migliorare il tuo presente.
6. coltiva pensieri ottimisti: se ti convinci che “tanto andrà male”, il tuo umore si adeguerà e ti comporterai come se le cose fossero davvero andate male. Puoi invece prendere in prestito una tecnica che è parte dell’allenamento di molti atleti professionisti. Oltre agli allenamenti fisici, si allenano mentalmente, visualizzandosi mentre raggiungono i loro obiettivi. Focalizzarti sulla tua riuscita, non solo migliora il tuo umore e ti dà le giuste energie per riuscire, ma evita che per “confermare le tue previsioni”, inconsciamente ti metta i bastoni tra le ruote da solo.
7. circondati di amici: è scientificamente dimostrato, si trasmette da persona a persona e per farlo ha bisogno del contatto fisico così come avviene per il raffreddore. Secondo gli studiosi il contagio avviene grazie all’empatia e ai neuroni specchio. Se osserviamo infatti qualcuno che manifesta un sentimento il nostro cervello tende a sintonizzarsi su quello stesso stato emotivo attivando le stesse aree che sono in funzione in chi abbiamo di fronte. Le emozioni si trasmettono facilmente tra gli individui, accade per la gioia come per la commozione e il pianto. Chi possiede amici, partner o parenti felici possiede il 9 per cento di possibilità in più, rispetto alla media, di sentirsi anch’egli soddisfatto. A quanto risulta il contagio della felicità non si limita al contatto diretto, riuscendo a penetrare fino a tre gradi di separazione, vale a dire che l’amico dell’amico di una persona ottimista e sorridente senza saperlo è anch’essa più felice grazie a lei. Assurdo ma vero: persino un estraneo, qualcuno che non abbiamo mai conosciuto né incontrato può migliorare il nostro umore. Immaginabile dunque quanto siano importanti le persone che abbiamo vicino e quanto sia utile circondarsi di facce sorridenti, di amici ottimisti, di vicini di casa sereni e fiduciosi nel futuro.

10 regole per dormire bene


1. alimentarsi in modo corretto: sono da preferire cibi leggeri e cucinati in modo semplice. Esistono degli alimenti che hanno la capacità di favorire il relax e di indurre il sonno, perché contengono triptofano , una sostanza che rilassa in modo naturale che si trova nelle uova , nel pesce , nel latte , nello yogurt , nei legumi e nella frutta secca . E' necessario assumere cibi ricchi di vitamina B6 , che favorisce l'assorbimento del triptofano. Allora via libera a riso , orzo , carni bianche e banane . Vanno bene frutta , verdura e yogurt che contengono potassio , un minerale che regola la contrattilità muscolare e cardiaca. Una sua carenza può essere causa di insonnia .
2. bere una tisana rilassante: tipo camomilla , tiglio , verbena , fiori d'arancio ,passiflora o valeriana possono, con il loro effetto rilassante, aiutare a calmarci.
3. non affaticarsi troppo: optare per attività leggere, evitare di lavorare dopo cena e leggere libri non troppo impegnativi.
4. dormire in una stanza fresca: la temperatura ideale non dovrebbe superare i 18° C . Nei periodi caldi utilizzare il climatizzatore o le pale al soffitto.
5. coricarsi sempre alla stessa ora: l'ideale è intorno alle 22.30 orario che asseconda il normale ritmo di alternanza luce-buio. E' a quest'ora che la temperatura del corpo si abbassa, che la pressione arteriosa cala e si avverte un piacevole torpore.
6. eliminare gli alcolici e bevande eccitanti come tè, caffè e energy drink ricchi di caffeina: sono sostanze eccitanti che vanno ridotte.
7. evitare il fumo: che risulta essere un eccitante.
8. non vedere la televisione: le immagini che scorrono in fretta stimolano la retina che è direttamente collegata all'ipotalamo la zona del cervello che regola il ritmo sonno veglia .
9. alzarsi dal letto se non si riesce a prendere sonno: se dopo una mezz'oretta non ci siamo ancora addormentati allora è inutile stare a letto , meglio alzarsi e dedicarsi ad un'altra attività che possa rilassare la mente.
10. provare delle tecniche di rilassamento: chiudere gli occhi, respirare profondamente e visualizzare mentalmente un immagine che ci tranquillizzi: il mare al tramonto, un bosco, etc.
11. dormire a pancia in su: per un riposo ristoratore, la posizione ideale è dormire supini. In questo modo si evitano dolori al collo e alla schiena, perché la colonna vertebrale è ben allineata, e si respira più correttamente. Le donne in gravidanza, invece, dovrebbero dormire sul fianco destro, per aumentare il flusso di sangue verso il bambino.

domenica 5 dicembre 2010

6 consigli per diminuire la circonferenza delle cosce



1. scegliere regimi dietetici equilibrati che possono essere seguiti per lunghi periodi senza arrecare danni all’organismo: un esempio di regime alimentare equilibrato è quello della dieta mediterranea ma basta seguire dei principi generali semplici per ottenere risultati: cercare di fare tre pasti giornalieri più due spuntini - ogni pasto deve rispettare l'equilibrio tra nutrienti - limitare il consumo di cibi grassi carni rosse, fritture e dolci - i farinacei (pasta, riso) è meglio consumarli a pranzo, ma sempre con moderazione – evitare lo zucchero. Non è un segreto, lo zucchero non fa bene alla linea, e in più aumenta il giro di cosce e glutei! Semaforo rosso per le caramelle, i dolci, i gelati ma anche le bibite gassate e gli alcolici – consumare molta frutta e verdura. Ricche di vitamine e minerali, frutta e verdura sono ottimi per la salute ma anche per la linea, dato che contengono poche calorie. Diversi studi hanno dimostrato che verdura e frutta ricche di vitamina C, come peperoni, rucola e kiwi, prevengono la comparsa delle smagliature, ma vanno consumati crudi e freschi. Esagerare con formaggi e carne, invece, ne favorisce la comparsa perché rendono meno elastico il collagene, la proteina che dà compattezza alla pelle.
2. bere molto: le cosce sono la parte del corpo che risente maggiormente della ritenzione idrica, quindi bisogna costantemente drenarle. Bevi almeno un litro e mezzo di acqua al giorno per eliminare le tossine e fai largo uso di zuppe e bevande calde come il tè.
3. ridurre il consumo di sale: il sale favorisce la ritenzione idrica. Diffida dei piatti pronti, che spesso ne contengono molto, e anche dell’acqua gassata.
4. le creme: a base di caffeina o di guaranà, rinfrescanti o ad effetto termico, in commercio esistono numerose creme studiate per assottigliare le cosce ed eliminare la cellulite. Non dimenticare che la crema è molto più efficace se viene associata ad un massaggio linfodrenante, che riattiva la circolazione del sangue. Una volta alla settimana usa un esfoliante per rimuovere le cellule morte e permettere alle creme di penetrare meglio.
5. la doccia fredda: rimedio della nonna, la doccia fredda, per quanto penosa, ha dimostrato la sua efficacia. Dopo aver fatto il bagno o la doccia, passati un getto d’acqua fredda sulle cosce: il freddo riattiva la circolazione e tonifica la pelle.
6. non portare pantaloni troppo aderenti: l’abitudine di indossare indumenti stretti, che rallentano la circolazione, è decisamente dannosa.