lunedì 23 aprile 2012

3 consigli per perdonare un'amica


1. cosa devi sapere: la confidente che tradisce la nostra fiducia o lo sgarbo ricevuto da una vecchia amica bruciano tanto che è difficile passarci sopra. In questi casi, spesso, il rancore viene alimentato dalla diffidenza: non crediamo che si sia trattato di un equivoco, ma pensiamo che l'amica abbia "voluto" ferirci, magari colpendoci nel nostro punto debole. E, se la vediamo in questo modo, è difficile perdonarla.
2. la strategia: chi prova risentimento, spesso è una persona insicura, che tende a dubitare degli altri, perché non si fida di se stessa. Così, quando subisce uno sgarbo, si sente minacciata, viene sopraffatta dalla rabbia e finisce per chiudersi nel rancore. Per interrompere questo circolo vizioso bisogna imparare a comprendere le debolezze dell'altro: l'amica che ci ha offeso forse è stata leggera, forse ha sbagliato, forse si è dimenticata di noi. Ma un errore si può perdonare: e diventare più indulgenti con gli altri permette di esserlo anche con noi stesse.
3. il gesto da fare: sdrammatizzare l'offesa ricevuta, per esempio parlandone con altre amiche: in tono scherzoso, però, non presentandosi come vittime.

3 segreti per un'amicizia solida tra donne


1. una buona sintonia: è necessario che ci sia la capacità di intuire gli stati d'animo dell'altra persona e di accogliere con garbo le sue confidenze e le sue emozioni.
2. la fiducia reciproca: per potersi aprire con un'amica è importante sapere che lei manterrà i nostri segreti e che farà "fronte comune" con noi davanti agli altri.
3. la sicurezza: si può essere amiche solo di una persona che sentiamo come un riferimento (lei c'è e io ci posso contare). In pratica, ci si può anche vedere di rado, ma bisogna essere sempre disponibili l'una per l'altra.

venerdì 20 aprile 2012

3 cose da sapere sulle stufe-camino


1. le stufe camino: gli apparecchi che bruciano legna e pellet si chiamano "termostufe" e "termocamini". si tratta di stufe o camini che hanno il focolare chiuso da vetro (aumenta la resa e evita la fuga di fumo e scintille) e si possono mettere in salotto, in cucina, in sala da pranzo o anche nella zona notte. Si comportano come una caldaia: infatti, vanno collegati all'impianto di riscaldamento esistente e scaldano sia i radiatori sia l'acqua. Quest'ultima si raccoglie in un boiler collegato all'impianto idraulico. Per l'istallazione occorre un tecnico che valuti potenza, condizione della canna fumaria, apertura della presa d'aria. Una stufa-camino costa più o meno il doppio rispetto a un modello base di una caldaia a gas, ma arreda e scalda anche lo stile dell'ambiente.
2. con la legna: è consigliabile una stufa-camino a legna se si abita vicino ai boschi, dove è facile da reperire. La legna deve provenire da alberi coltivati per il taglio, o dal rinnovo dei boschi, condotto da amministrazioni locali. Se ben stagionata, due-tre chili sostituiscono un litro di gasolio o un metro cubo di metano e fanno risparmiare rispettivamente il 67 e il 49 per cento sui costi del riscaldamento.
3. con il pellet: questo materiale combustibile ha la forma di cilindretto ed è ottenuto solo da segatura pressata, scartata dalle segherie. Va scelto con il marchio di garanzia (come l'italiano "Pellet Gold" di Aiel, Associazione italiana energie agroforestali), che assicuri l'assenza di residui dal riciclo di prodotti che contengono resine e vernici. Si acquista nella grande distribuzione in sacchetti e poi si versa nel serbatoio di stufa o camino in una quantità sufficiente a durare fino a 36 ore. Tre metri cubi di pellet sono pari a 1.000 litri di gasolio. Il risparmio arriva all'80 per cento.

giovedì 19 aprile 2012

5 segnali forti per capire se è vero amore


1. c'è il mistero: quello che ci lega ad un'altra persona è inspiegabile. Amare è andare verso qualcuno non solo perché si è attratti dal suo corpo o da ciò che rappresenta per noi, ma per "qualcosa" che si può definire come una specie di vuoto che avvertiamo fin dall'infanzia, una sofferenza strana ed indefinibile. E l'amore ci porta proprio in questa zona sconosciuta, per condividere con qualcuno c'ho che ci manca.
2. c'è il timore di perderlo: amare è avere paura, sempre. Secondo Freud, diventiamo dipendenti dall'altro perché abbiamo bisogno che ci sostenga. Nel partner vediamo tutto ciò che desideriamo. Da qui, quindi, la paura di perderlo. Ma bisogna accettare di correre rischi e questo può dare una specie di vertigine. A volte addirittura di rifiuto, tanto da avere così paura dell'amore da trovare una scusa per rompere il rapporto e proteggerci, così, dall'enorme potere che l'altro esercita su di noi.
3. c'è l'accettazione dell'ignoto: in amore non c'è niente di scontato, quindi dobbiamo accettare di non avere i sentimenti sotto controllo. Possiamo attraversare momenti di felicità e poi piombare in altri più dolorosi. Perché il vero amore non ha niente a che vedere con la serenità. Anzi, è qualcosa che sconvolge la vita. Ma non dobbiamo neppure pensare che l'amore non sia mai sicuro, perché vuol dire non avere fiducia in noi e nell'altro, non essere in grado di portare avanti una relazione. Per amare davvero bisogna credere in una specie di miracolo, accettare l'ignoto e continuare a tener vivo il fuoco dell'amore, in modo che possa riprendersi quando si affievolisce.
4. c'è il desiderio: amare vuol dire avere voglia dell'altro. Due persone che si desiderano, infatti, godono dell'esperienza bellissima di fare l'amore: la differenza tra i due sessi si annulla e i due si confondono, uniscono le anime. Senza amore, invece, il piacere viene vissuto come una specie di esercizio fisico per scaricare la tensione.
5. c'è la sensazione di esistere: l'amore ci restituisce la convinzione infantile di essere onnipotenti. Se non esistessimo il mondo perderebbe qualcosa di unico. e ognuno si sente insostituibile per l'altro. Perché il partner ci regala il suo mondo e ci apre a emozioni che prima non percepivamo con la stessa intensità. Siamo come rinati. E felici.

sabato 14 aprile 2012

10 consigli pratici per l'armonia di coppia


1. esprimete il vostro amore: cercate di trovare lo spazio per un gesto gentile nell’arco della giornata, da un semplice ‘ti amo’ a una carezza, a un fiore, senza ridursi alle ricorrenze prefissate.
2. passate dalle parole ai fatti: l’amore si trova non solo nelle parole, ma soprattutto nei comportamenti. È importante la coerenza tra ciò che si comunica e le azioni quotidiane.
3. affrontate insieme le difficoltà: è fondamentale confrontarsi soprattutto in situazioni di conflitto. Le liti sono normali e sono un’ulteriore occasione di conoscenza: è inutile e dannoso lasciarle in sospeso nella speranza che si risolvano da sole.
4. riconoscete i vostri errori: occorre riconoscere i propri errori, senza considerarlo un’umiliazione o una sconfitta. Scusarsi per il proprio comportamento è il primo passo per evitare di ripetere l’errore.
5. siate pronti a perdonare: dall'altra parte bisogna saper perdonare; ciò non vuol dire aprire il futuro a nuove occasioni di perdono ma accettare che uno sbaglio sia superabile.
6. siamo tutti imperfetti: rinunciate all’idea di perfezione e tollerate i difetti e i limiti di chi vi sta accanto.
7. siate complici: il far prevalere l’ottica di coppia sul singolo implica, oltre alla complicità, la capacità di mettere da parte sentimenti egoistici.
8. desiderate e siate desiderabili: alimentate la passione sessuale ed emotiva dell’altro e rendetevi desiderabili agli occhi del partner. È l’aspetto più difficile da mantenere vivo nel tempo.
9. coltivate l'intimità: create e mantenete un alto grado di intimità e sincerità all’interno della coppia.
10. fate di tutto per essere felici: impegnatevi l’uno verso l’altra, cercando di evitare quelle situazioni o quei comportamenti che, seppur desiderabili, minano l’equilibrio della coppia.

martedì 10 aprile 2012

9 cose da sapere sulle scarpe

1. i materiali: i materiali consigliati sono pelli e fibre naturali per la tomaia e per la suola il cuoio o anche la gomma se corredata con una soletta che ne garantisca la traspirazione. Stai in guardia dalle suole troppo scivolose.
2. i tacchi: i tacchi consigliati per le calzature da donna sono tra i 3-4 centimetri (o proprio al massimo 5), da 1 a 2,5 per le scarpe maschili. Tacchi troppo alti o troppo bassi tendono infatti a squilibrare l'andatura affaticando una sola parte del piede.bSe non riesci a resistere al loro fascino, puoi indossarli con moderazione solo per qualche ora del giorno o per alcune occasioni.
3. le calzature piatte: dalle ballerine ai sandali da gladiatore agli stivali; le scarpe senza tacco mettono troppo in tensione i muscoli posteriori del polpaccio e tendono a squilibrare il peso del corpo all'indietro causando anche problemi alla schiena. Se non riesci a resistere al loro fascino, puoi indossarle con moderazione solo per qualche ora del giorno o per alcune occasioni.
4. la forma: la forma perfetta della scarpa è quella a punta tonda. La punta stretta, comprimendo le dita, facilita la formazione di di calli o vesciche. La parte che copre il dorso del piede deve essere preferibilmente chiusa e la caviglia libera, ma con un sostegno al calcagno.
5. le misure: la scarpa deve essere più lunga di mezzo centimetro della lunghezza del piede. Deve calzare bene e le dita devono potersi muove comodamente. Non comprare una scarpa non a misura sperando che con il tempo si adegui al tuo piede: niente di più sbagliato.
6. il costo: non lasciarti troppo attrarre da prezzi stracciati, perché spesso nascondono materiali scadenti che possono causare micosi o dermatiti.
7. prova le scarpe di sera: una buona abitudine è quella di provare le scarpe di sera quando il piede è gonfio. Calza sempre sia la destra sia la sinistra, perché spesso i piedi hanno misure, anche se leggermente, differenti. Allaccia, se ci sono, sempre bene le stringhe e cura la pedicure per evitare vescichette e infiammazioni da unghie troppo corte o troppo lunghe.
8. lascia libero il piede: quando puoi, d'estate o la sera a casa, lascia libero il piede, che ha bisogno di riposare e "respirare". Scegli tu poi se sei più comoda con le ciabatte o con i calzini rinforzati. Camminare a piedi nudi può far bene, ma su superfici adatte, come il bagnasciuga o spiagge davvero incontaminate e a prova di rischio ferite o infezioni.
9. le scarpe di vernice: si mantengono più morbide e lucide se pulite ogni tanto con un panno bagnato di latte.

3 alleati in vacanza per il tuo benessere


1. l'aria: è ricca di iodio, calcio, silicio, ozono, tutte sostanze che riusciamo ad assimilare sia attraverso la respirazione sia tramite la pelle. Esse concorrono ad attivare le funzioni dell'organismo, rigenerando ed ossigenando i tessuti. E allora, alla mattina presto o al tramonto, concediti una lunga passeggiata sulla battigia. Inspira lentamente riempiendo d'aria prima l'addome poi il petto, trattieni il respiro per qualche istante e poi espira. Ancora più benefica sarà la passeggiata se il mare è un po' agitato o se sei vicino agli scogli dove la concentrazione di queste sostanze è maggiore.
2. l'acqua: al mare, a tonificare, sono soprattutto i bagni. Se sai nuotare, ogni giorno poniti un obiettivo più ambizioso e cerca di variare lo stile. Se l'acqua è fredda (la mattina presto), ancora meglio, perché questo gioverà alla tua circolazione e brucerai più calorie. In mezz'ora di nuoto si possono consumare fino a 250 calorie. Se, però, non sai nuotare, per tenerti in forma può bastare molto meno. Concediti una camminata di mezzora con l'acqua prima all'altezza del polpaccio, poi del ginocchio ed infine dei glutei (15 minuti andata e 15 minuti ritorno). Con le onde il beneficio sarà doppio. Sei molto pigra? Sdraiati allora sulla riva e goditi il naturale massaggio delle onde sulle gambe.
3. la sabbia: anche la sabbia può giovare alla pelle. Strofinata con forza sul corpo (insistendo soprattutto nelle zone più ruvide come ginocchia, talloni e gomiti) ha una potente azione esfoliante. E se ti sdrai sulla sabbia senza l'asciugamano, l'epidermide assorbirà i sali marini, i residui delle alghe e tutti gli altri minerali presenti in questi granelli. Se hai problemi di artrosi e reumatismi, fai per almeno 20 minuti al giorno delle sabbiature.

6 consigli per tornare in forma in vacanza



1. metti la crema solare: tutte le mattine, dieci minuti prima di andare in spiaggia, si stende sul viso una crema solare antietà con spf 30 o 50 a base di vitamine E che, oltre a proteggere dal sole, stimola il ricambio cellulare e distende i segni del tempo. Per quanto riguarda il corpo, si stende una crema con spf 30 a base di caffeina, escina, olio di carota o aloe, che rassodano e snelliscono. Per renderla ancora più efficace è importante massaggiarla sul ventre per uno o due minuti con movimenti circolari.
2. nutri la pelle durante il giorno: in spiaggia è utile spruzzare sul viso ogni due o tre ore un po' di acqua termale, che mantiene la pelle elastica e contrasta la formazione delle rughe.
3. fai movimento: è importante sfruttare la spiaggia per rimettersi in forma; tutti i giorni è utile nuotare per mezz'ora a dorso, correre sulla battigia per 20 minuti, Per eliminare la cellulite e rendere i muscoli delle gambe più affusolati, tutti i giorni si fa una passeggiata di un'ora sulla battigia, si massaggiano le gambe con la sabbia bagnata per dieci minuti e poi si nuota a stile libero o a rana per mezz'ora.
4. fai una doccia rigenerante: per rassodare i tessuti è utile alternare acqua fredda e calda, utilizzare detergenti  specifici a base di frutta e, due o tre volte alla settimana, si può massaggiare la pancia per due o tre minuti con un guanto di luffa, che rimodella la silhouette. Dopo la doccia, il modo migliore per tonificare viso e corpo è massaggiarli con tre cubetti di ghiaccio avvolti in un fazzoletto.
5. usa il doposole: la sera, per ricompattare e rinforzare la pelle è meglio scegliere un doposole nutriente con acido ialuronico e olio di jojoba, oppure a base di aloe, soia ed estratti di agrumi per prevenire le smagliature. Invece per stimolare il microcircolo e sciogliere gli accumuli adiposi è più adatto un doposole con estratti di cappero e di fichi d'india.
6. la maschera fai da te: due volte a settimana si fa una maschera per contrastare i radicali liberi frullando frutti ricchi di polifenoli, come le fragole, le more e i lamponi e lasciando il composto in posa sul viso per mezz'ora e poi si risciacqua.

sabato 7 aprile 2012

6 consigli per il beauty case delle vacanze


1. punta sui prodotti 2 in 1: per pulire la pelle a fondo con un solo gestosi puoi mettere in valigia un latte detergente e tonico due in uno; i prodotti più efficaci sono a base di sostanze che purificano e rinfrescano.
2. nutri con la crema solare: scegli una crema che protegga dal sole e nutra a fondo, da stendere mattina, sera e due volte durante la giornata.
3. idrata la pelle e nutri la chioma: per assicurare alle pelle una dose extra di idratazione anche in spiaggia, può essere utile riempire uno spruzzino di acqua minerale naturale e poi, durante il giorno, vaporizzarla sul viso ogni due o tre ore. Per quanto riguarda i capelli, utilizza un olio che protegga le ciocche dal sole, da stendere 3 volte al giorno.
4. usa il guanto di luffa: per mantenere la tintarella uniforme, tutte le sere puoi massaggiare il docciaschiuma con un guanto di luffa, che esfolia la pelle.
5. usa uno shampoo nutriente: usa uno shampoo con aloe e arnica, che deterge i capelli ed è così nutriente, che, dopo averlo usato, si può anche evitare il balsamo
6. non dimenticare il doposole: indispensabile per lenire gli arrossamenti, nutri e intensificare l'abbronzatura.

giovedì 5 aprile 2012

7 consigli per una pelle splendida sotto la doccia:


1. il docciaschiuma adatto: a base di tè verde per liberare i pori, ai minerali per ammorbidire la pelle secca e a base di aloe o estratti di seta per lenire. Invece, per stimolare il ricambio cellulare e ripristinare l'attività dei capillari, è meglio scegliere un docciaschiuma a base di estratti di agrumi, uva e pesca.
2. il guanto kessa: è il guanto esfoliante che viene usato all'hammam; rende la pelle morbidissima, perché leviga l'epidermide e fa penetrare il docciaschiuma in profondità.
3. per attenuare gli arrossamenti: si lascia in posa per 20 minuti un po' di yogurt bianco. Poi si fa la doccia (verificare prima eventuali reazioni allergiche).
4. il trattamento per gomiti e ginocchia: due volte alla settimana si lascia in posa su gomiti e ginocchia per 15 minuti un po' di olio di germe di grano, che nutre a fondo. poi, s fa la doccia.
5. il trattamento rigenerante: da fare due volte a settimana; si mescolano tre cucchiai di olio, uno di cacao, uno di sale fino e uno di bicarbonato e si massaggia sul corpo per un minuto, poi si fa la doccia (verificare prima eventuali reazioni allergiche).
6. il trattamento rassodante: se si alterna getto tiepido a getto freddo si purificano e rassodano il viso ed il corpo.
7. il massaggio con il ghiaccio: dopo la doccia, il modo migliore per tonificare viso e corpo è massaggiarli con 3 cubetti di ghiaccio avvolti in un fazzoletto.