giovedì 29 marzo 2012
10 cose da sapere per diventare scrittori
1. scrivere significa dare un messaggio: scrivendo solo per il gusto di farlo o per il gusto di inventare una storia si rischia di ottenere come risultato un fiume di parole banali che non piacerà a nessuno.
2. scrittori si nasce: non basta scrivere una storia per essere scrittori. Non si ci improvvisa scrittori, scrittori si nasce. Si può però incominciare pur non avendo grandissime doti. Scrivere è l’unico modo per migliorare lo stile. Il talento quindi va coltivato con ferrea determinazione e forza di volontà per poter scendere nelle profondità di te stesso e trovare ispirazione.
3. scrivere è un vero e proprio mestiere che costa fatica: per scrivere non basta un foglio di carta ed una penna ma è necessaria anche una buona dose di cultura e di conoscenza letteraria. Per poter scrivere occorre leggere molto e leggere di tutto, per poter scegliere il genere al quale dedicarsi, per scoprire che cosa c’è sul mercato e può essere d’aiuto per eliminare alcuni errori grammaticali. Leggere i lavori degli altri può essere fonte di ispirazione e aiuta anche a non essere banali e ripetitivi; aiuta a non scrivere cose già scritte, in tal modo eviterete di trattare argomenti già trattati mille volte.
4. iniziate a scrivere avendo chiara la struttura dell’opera che volete scrivere: le linee fondamentali del romanzo devono essere ben delineate prima di iniziare a scrivere, perché chi legge l’opera si accorgerà subito che ad un certo punto avete finito le idee e non sapete come fare evolvere la storia.. Quindi, siate organizzati, o meglio, organizzate la struttura del vostro libro e la fabula prima di iniziare a scrivere. Evitate di commettere l'errore di scrivere senza aver chiari i punti fondamentali della storia. Bisogna avere le idee chiare sul mondo che si sta per creare e dei personaggi che lo popoleranno. Cominciate a scrivere solo quando vi sentite pronti a farlo. E poi scrivete solo ciò che vi piacerebbe leggere.
5. evita trame lente e prolisse: Se la trama di un racconto è troppo lenta, se si dilunga troppo in particolari inutili, il lettore si stancherà e gli passerà la voglia di sapere quello che sarà il finale della storia. Non dovete essere troppo prolissi, anche se, allo stesso tempo dovete evitare di svelare tutto e subito. Create interesse, utilizzate la tecnica della sospensione (dilungarsi sulla trama secondaria per incuriosire il lettore, per tenerlo in sospeso, su quella che sarà la conclusione della trama principale) ma non esagerate. Nella scrittura son più le cose da tagliare via, piuttosto che quelle da lasciare. E dovreste farlo in modo spietato ed entusiasta. Leggete ciò che avete scritto ad alta voce. Deve avere il “te tum te dum te tum te dum”. Se non ha il giusto ritmo, significa che c’è qualche parola sbagliata e dev’essere riscritto.
6. formula un titolo accattivante: attraverso il titolo cercate di descrivere il contenuto del racconto, ma non svelate troppo.
7. elimina gli errori grammaticali, sintattici (struttura della frase) e semantici: un testo pieno di errori non fa una bella impressione, anzi è un cattivo biglietto da visita. Quando scrivete tenete sempre a portata di mano un vocabolario della lingua italiana, scoprirete che sarà un valido ausilio durante la scrittura.
8. mettiti nei panni del lettore: Quando scrivete un libro di qualsiasi genere, vi dovete chiedere se quello che state scrivendo può interessare ai lettori .Inoltre non commettete l'errore di scrivere qualcosa su un genere del quale non conoscete nulla e del quale non avete letto neanche un libro. Scrivete sempre come se parlaste a qualcuno. Non mettete troppa enfasi nelle frasi o cose che non direste nella vita reale.
9. non avere paura di fallire: come scrittore il migliore compagno è il fallimento perchè mette continuamente alla prova.
10. apritevi al mondo: dovete fare esperienza, incontrare persone e vivere la vita, e non chiudervi nello stanzino. Quindi trovate un lavoro che vi lasci tempo per scrivere e per avere la testa libera.
7 consigli per scrivere un racconto
1. affronta il foglio bianco: individua il tema della storia (ad esempio la paura di amare), scrivilo brevemente sul foglio e ripercorri mentalmente la tua vita. Identifica, tra tutte le esperienze vissute, quella che ti ha segnato di più e concentrati su quella.
2. prendi appunti: su ciò che ti passa per la testa e scegli infine che cosa valga la pena di tenere e cosa no.
3. dedica attenzione all'attacco: dalle prime venti righe è possibile capire se un racconto regge o non regge.
4. arricchisci con aggettivi il tuo elaborato: non avere paura di colorire, scrivendo più del necessario. E' importante riscoprire la scrittura emotiva. Ormai ci siamo abituati alle frasi brevi, allo stile asciutto, a discapito della capacità di riuscire a esprimersi in modo esauriente e a trasmettere le emozioni.
5. lascia "riposare": il racconto per almeno tre giorni, poi rileggilo ed asciugalo, togli le parti che consideri superflue. Il bravo scrittore rilegge con un'ottica distaccata.
6. se ciò che rileggi non ti soddisfa: ricomincia da capo e scrivi finché non sarai soddisfatto del tuo lavoro.
7. fai leggere il racconto: ad una persona assolutamente fidata che ti assomigli in qualche modo e abbia il tuo stesso temperamento.
venerdì 23 marzo 2012
5 cose da sapere sulla raccolta differenziata
1. l'umido: si a bucce e scarti di frutta e verdura, carne ed ossa, pesce e lische, pane raffermo, pasta e riso, carta da cucina bagnata o unta, gusci d'uova, fondi di caffè, filtri di tè e camomilla, fiori recisi, foglie di piante domestiche, piccoli quantitativi di erba e foglie, escrementi di piccoli animali, fazzoletti e tovaglioli di carta. No invece a sacchetti di cellofan per la pattumiera, tappi di metallo e di sughero, carta plastificata e sabbietta delle lettiere.
2. la plastica: si a bottiglie e vaschette degli alimenti purché vuote, imballaggi, flaconi, tappi e contenitori in genere. No invece a piatti e posate usa e getta, giocattoli, oggetti e piccoli elettrodomestici con parti in materiali diversi, buste del supermercato, biro, buste delle merendine, delle patatine e dei biscotti.
3. l'alluminio: si a lattine delle bibite, dei pomodori pelati, delle conserve in genere purché senza residui di cibo, alluminio da cucina. No a pentolame, caffettiere, posate, buste metallizzate dei prodotti da forno, tubetti di conserva e di dentifricio, carta del cioccolato e delle caramelle.
4. la carta: si a giornali ed opuscoli (purché senza cellofan della spedizione), libri, cartoni di imballaggio, volantini pubblicitari. No invece a buste di spedizione con l'interno in plastica, scontrini fiscali e ricevute delle carte di credito (sono di carta speciale), contenitori di cartone plastificato o contenitori di cartone sporchi di cibo (come le scatole della pizza), fazzolettini di carta usati, carta oleata del salumiere o del macellaio, carte delle caramelle.
5. il vetro: si a bottiglie, bicchieri e barattoli purché senza residui di cibo, di olio e senza i tappi di metallo. No a vetri delle finestre, finestrini delle auto, fanali e fari, lampadine, specchi, bicchieri e soprammobili di cristallo, stoviglie di pirex, tubi al neon, schermi dei televisori.
domenica 4 marzo 2012
4 dritte per un menu light
2. l’antipasto: invece dei salumi, ordina un assortimento di frutti di mare e gamberetti, che sono ricchi di proteine. Non annegarli nella maionese, ma condiscili con il succo di limone. Se vuoi fare attenzione alla linea puoi ordinare un’insalatina leggera, ma attento: evita il pinzimonio e i condimenti troppo grassi.
3. il piatto principale: fai attenzione ai sughi. Anche il pesce può diventare una bomba di calorie se galleggia in una salsa troppo grassa. Chiedi che ti portino la salsa a parte, oppure ordina una bella bistecca di carne rossa grigliata. Non serve a niente ordinare le verdure di stagione, se sono cotte in un mare di olio o di burro. In questi casi, meglio le patate al forno. Ovviamente, evita tutto ciò che è fritto o impanato.
4. il dessert: se proprio non puoi fare a meno di finire il pasto su una nota di dolce, ordina una macedonia o un gelato alla frutta.
venerdì 2 marzo 2012
3 esercizi specifici per cosce e glutei
2. gli affondi: in piedi, con i piedi divaricati alla stessa larghezza delle anche, contrai gli addominali e i glutei poi lancia un piede in avanti. Il ginocchio deve formare un angolo retto con il pavimento, mentre l’altra gamba deve essere tesa. Mantieni questa posizione per qualche secondo, poi torna alla posizione di partenza. Fai 10 o 20 movimenti, cambiando lato ogni volta.
3. i piegamenti: In piedi, con le braccia lungo il corpo e il palmo delle mani appoggiato sulle cosce, fletti le ginocchia sollevando le braccia davanti a te. Ripeti l’esercizio 20 o 30 volte.
5 regole per aumentare il metabolismo di base
1. sviluppa la massa muscolare: contrariamente al grasso, i muscoli restano attivi quando sei a riposo. L'allenamento dei tessuti muscolari impiega molta energia. Anche lo stato di contrazione minimo del muscolo, detto “tonicità”, richiede molte calorie. Ecco perché, se si desidera aumentare il proprio metabolismo di base, è preferibile associare esercizi anaerobici agli sport di resistenza. Inoltre è consigliato camminare 30 minuti al giorno, ma evitare di fare sport per più di 1 ora
2. mangia: la digestione sollecita l'organismo, e quindi lo sottopone a un consumo energetico. Questo potrebbe in parte spiegare perché le persone che fanno 4-5 piccoli pasti al giorno, piuttosto che 3 grandi, hanno tendenza ad essere più magre. Infatti fare colazione regolarmente stimola il metabolismo del 10%. Inoltre quella di fare una colazione alle 11 e un'altra alle 16 non è una cattiva idea, a condizione che questi pasti siano equilibrati (del latte o yogurt più un frutto, ad esempio). Dunque è importante mangiare tanto e non saltare mai i pasti. Via libera a proteine di qualità e a basso tenore di grassi (pollame e vitello) che spingono l’organismo a consumare molta energia durante la digestione
3. scegli gli alimenti: responsabili del sostentamento della massa muscolare, le proteine (soprattutto carne,pesce e uova) implicano un'importante spesa energetica, soprattutto nella fase digestiva: dai 20 ai 25 Kcal per 100 Kcal (contro le 3 Kcal per i lipidi, le 5 Kcal per i glucidi). gli alimenti crudi e freddi, più difficili da digerire, sottomettono l'organismo a uno sforzo maggiore. Inoltre ecco gli alimenti più efficaci nell'accelerare il metabolismo: lievito, betulla, polline, zenzero, peperoncino, salice bianco, cacao, tè scuro, tè verde, caffeina, cola, garcinia, rodiola, arancio amaro, infusione preparata con le foglie di erba mate, fucus, laminaria ed altre alghe.
4. esponiti a variazioni di temperatura: le cellule umane possono sopravvivere per molto tempo solo a una temperatura compresa tra i 36 e i 41°C. Quando è esposto a climi più freddi, ma anche più caldi, l'organismo brucia naturalmente calorie per mantenere stabile la sua temperatura interna nonostante le variazioni esterne.
5. dormi: è provato che la mancanza di sonno faccia ingrassare. Quando si dorme, l'organismo realizza tutto un processo di rigenerazione cellulare che implica una combustione calorica. Inoltre è consigliato concedersi delle pause rilassanti, perché lo stress è un nemico subdolo che a lungo andare tende ad abbassare notevolmente il metabolismo.
giovedì 1 marzo 2012
14 regole per vincere i chili di troppo
1. scegli il momento giusto: fare una dieta significa mettere da parte certe abitudini e certi piaceri. Prima d’iniziare assicurati di avere lo stato d’animo e il tempo per farla. Non è il caso di contenerti se, ad esempio, stai per andare in vacanza, se hai una festa l’indomani o se attraversi un periodo di stress o depressione.
2. ammetti i tuoi errori: è cercando le cause dell’aumento di peso (cattiva alimentazione, diete ripetute, sconvolgimento dei ritmi alimentari, cambiamenti nelle abitudini, fattori ambientali, sedentarietà...), che si trovano le soluzioni. Occorre andare alla radice del problema per prendere il toro per le corna e ristabilire la situazione.
3. scegli il metodo che fa per te: esistono talmente tanti tipi di diete che una vita non basterebbe per provarle tutte! Tuttavia, il metodo miracoloso non esiste. Ogni dieta ha i suoi pro e i suoi contro. L’importante è sceglierne una che garantisca l'equilibrio alimentare, e che corrisponda ai tuoi ritmi di vita (pasti fuori casa, bambini, etc) ed alle tue necessità (grande appetito, sovrappeso etc).
4. niente diete fai-da-te: non serve a niente contenersi oggi, se domani mangi il doppio! Non c'è niente di peggio per l'organismo che, disorientato, rallenta il metabolismo e inizia a immagazzinare tutto quello che mangi. Per avere dei risultati, occorre seguire scrupolosamente le regole e la durata del metodo scelto.
5. prefiggiti degli obiettivi: il più grande errore consiste nel puntare troppo in alto. Ammettiamolo: non esiste un peso ideale, ognuno ha il proprio peso-forma, che dipende dalla corporatura, dal metabolismo di base, dai fattori ereditari e dagli ormoni (gravidanza, menopausa...). Se si vogliono perdere troppi chili, ci si espone ad una rapida ripresa di peso, che causa l'effetto yo-yo. Prima di iniziare una dieta occorre, dunque, determinare il proprio peso ideale, quello che ci permette di sentirci bene e che si può mantenere nel tempo, senza frustrazioni.
6. sei sicura/o di volerlo davvero?: non dimagrire per fare piacere agli altri, ma per te stessa, per il tuo benessere e la tua forma. E’ inutile accanirti contro i chili di troppo se, in fondo, stai bene col tuo corpo e non ci sono rischi per la tua salute. Essere a dieta è dificile: devi essere davvero motivata per iniziarne una.
7. rimani motivata: trova stratagemmi e trucchetti per vivere con serenità la dieta e non cadere in tentazione. Può aiutarti lasciare biglietti in giro, foto in cui eri magra, oppure ripetere un mantra in cui ricordi le tue intenzioni.
8. resisti alle tentazioni: i primi giorni dopo esserti messa a dieta sono terribili, senti il bisogno ingente di assumere zuccheri. In seguito ti risulterà naturale mangiare sano, che rinunciare ai dolci non sarà più una tortura. Un ottimo metodo per mettere a tacere questo stimolo quasi irrefrenabile a mangiare "schifezze" è fare un largo consumo di frutta o comunque yogurt magri e succhi di frutta senza zuccheri. Inoltre l'ingrediente basilare per una dieta fatta come si deve è senz'altro la buona volontà.7. rimani motivata: trova stratagemmi e trucchetti per vivere con serenità la dieta e non cadere in tentazione. Può aiutarti lasciare biglietti in giro, foto in cui eri magra, oppure ripetere un mantra in cui ricordi le tue intenzioni.
9. non eliminare, ma riduci: è importante non eliminare i dolci o i cibi preferiti, ma solo regolarli. Oltre ai 4/5 biscotti oppure brioche vuota mattutina è concessa 1 fetta di crostata oppure 1 gelato per 2 volte a settimana.
Per esempio quando hai voglia di mangiare schifezze, potresti mangiare un lecca lecca che ha solo 30 kcal e ti leva la voglia del dolce, o una mela e bere un bicchiere d acqua, oppure mangiare dei sottaceti.
10. aumenta il consumo di calorie: gli eccessi di peso sono dovuti a squilibri nell’equilibrio energetico del corpo: gli apporti calorici sono superiori rispetto ai consumi dell'organismo. Dimagrire diventa necessario, quindi, non solo attraverso la riduzione degli apporti, con un’alimentazione migliore, ma anche aumentando il consumo di calorie.
11. non sottovalutare la stabilizzazione: il periodo che segue la dieta è sicuramente il più difficile. Per perdere peso, occorre che l’apporto energetico sia inferiore a quello consumato. Per stabilizzarti, devi trovare l'equilibrio perfetto tra quello che mangi e quello che bruci. Una volta raggiunto il peso-forma, stabilizzarsi consiste nel raggiungere questo equilibrio.
12. cambia le tue abitudini una volta per tutte: quando avrai raggiunto il tuo obiettivo, attenzione a non riprendere le cattive abitudini di prima. Non saltare i pasti, evita i condimenti troppo grassi e non mangiare snacks davanti alla televisione. Devi imparare a mangiare in modo salutare, rispettando i principi di base dell'equilibrio alimentare. Altrimenti, riprenderai sicuramente i chili persi.
13. tieni il peso sotto controllo: finita la dieta, è inutile continuare a focalizzare la tua attenzione sul peso. Il tuo peso può variare da un giorno all'altro, in base ai cambiamenti ormonali, alla ritenzione idrica e all'alimentazione. Tuttavia, per evitare cattive sorprese, è preferibile pesarsi una volta alla settimana, sempre alla stessa ora e con lo stesso abbigliamento.
14. fai movimento: le diete non funzionano senza attività fisica. Fare movimento, anche senza praticare uno sport vero e proprio (salire le scale, camminare...), garantisce un consumo energetico che ti permetterà di conservare il peso-forma nel tempo.
11. non sottovalutare la stabilizzazione: il periodo che segue la dieta è sicuramente il più difficile. Per perdere peso, occorre che l’apporto energetico sia inferiore a quello consumato. Per stabilizzarti, devi trovare l'equilibrio perfetto tra quello che mangi e quello che bruci. Una volta raggiunto il peso-forma, stabilizzarsi consiste nel raggiungere questo equilibrio.
12. cambia le tue abitudini una volta per tutte: quando avrai raggiunto il tuo obiettivo, attenzione a non riprendere le cattive abitudini di prima. Non saltare i pasti, evita i condimenti troppo grassi e non mangiare snacks davanti alla televisione. Devi imparare a mangiare in modo salutare, rispettando i principi di base dell'equilibrio alimentare. Altrimenti, riprenderai sicuramente i chili persi.
13. tieni il peso sotto controllo: finita la dieta, è inutile continuare a focalizzare la tua attenzione sul peso. Il tuo peso può variare da un giorno all'altro, in base ai cambiamenti ormonali, alla ritenzione idrica e all'alimentazione. Tuttavia, per evitare cattive sorprese, è preferibile pesarsi una volta alla settimana, sempre alla stessa ora e con lo stesso abbigliamento.
14. fai movimento: le diete non funzionano senza attività fisica. Fare movimento, anche senza praticare uno sport vero e proprio (salire le scale, camminare...), garantisce un consumo energetico che ti permetterà di conservare il peso-forma nel tempo.
5 mosse per cambiare abitudini
2. annotate con precisione gli impulsi: e contate il numero di volte in cui cediamo ad essi; in sostanza tenere un diario. E' stato dimostrato che se si conta e si annota, si ha immediatamente la sensazione di controllo dell'abitudine.
3. sviluppate la consapevolezza della catena di eventi che conduce all'abitudine indesiderata: indagate se il gesto si verifica quando vi annoiate, oppure quando siete davanti alla tv o quando parlate al telefono o guidate. In sostanza dovete rilevare se l'abitudine si presenta quando svolgete attività che richiedono scarsa concentrazione.
4. imparate alcune tecniche di rilassamento per combattere l'abitudine indesiderata: non appena emerge il desiderio di cedere all'abitudine, sedetevi o sdraiatevi e respirate lentamente, rilasciando gradualmente la tensione in tutto il corpo.
5. trovate una reazione sostitutiva che sia incompatibile con il comportamento indesiderato: ad esempio invece di mangiare un biscotto, coccolate il gatto o il cane o fate una passeggiata.
7 consigli per inibire il desiderio di dolce
2. mangiare quotidianamente verdure cotte a foglia: come spinaci, bieta o altri tipi limita il desiderio di cioccolata.
3. bere tè verde: aiuta a mantenere costante il livello di zuccheri, riducendo la fame ed in particolare il desideri di dolci
4. inserite nella dieta alimenti "speciali": contenenti omega-3, magnesio, foglia di finocchio o la radice di liquirizia limita il desiderio di dolce.
5. preferite una colazione salata: con pane integrale e affettati magri. Evitando cibi dolci, col passare del tempo calerà il desiderio di mangiarli.
6. cercare di eliminare anche i dolcificanti artificiali: poiché, il corpo può reagire ad essi esattamente come se si trattasse di zucchero.
7. mangiare spesso: così si eviteranno squilibri di zucchero nel sangue e attacchi improvvisi di fame, difficili poi da gestire.
14 consigli per dimagrire in modo sano ed efficace
2. non limitarti a ridurre i grassi, ma considera le calorie che si assumono: ben il 40% delle donne a dieta si concentra esclusivamente sull'eliminazione dei grassi. Ma è un grosso errore fare affidamento solo sui cibi a basso contenuto di grassi: sono le calorie ingerite quelle che contano, il nostro corpo non fa differenza se esse arrivano da grassi, carboidrati o proteine.
3. controlla le porzioni: soprattutto quando si mangia fuori casa, è difficile calcolare quanto possono essere 80 g. di pasta o 60 g. di carne. Ma con un po' di buona volontà è possibile superare questa difficoltà (senza doversi munire di un set di misurini da viaggio). Possiamo, infatti, associare parti del nostro corpo alle quantità di cibo. Qualche esempio: una porzione grande quanto il palmo della mano corrisponde a circa 80 g. di carne o pesce; una porzione come il pollice è circa 30 g. di formaggio; la punta del pollice corrisponde ad un cucchiaino di burro o maionese; la punta di un dito è circa ½ cucchiaino da tè, la mano a coppa contiene circa 2 cucchiai di liquido, e il pugno circa 230 g. di riso. Ognuno può, in questa maniera, crearsi un personale sistema di misurazione.
4. evita di tornare alle vecchie abitudini alimentari, una volta raggiunto il peso che ci si era prefissati: se si commette questo sbaglio, si riprenderanno in fretta i chili persi. Bisogna mantenere le buone abitudini che si erano adottate durante la dieta.
5. mantieni controllato il peso: chi ha perso peso e riesce a mantenere la forma raggiunta tende a pesarsi spesso e non esita ad adottare provvedimenti quando comincia a mettere su qualche etto.
6. bevi un'adeguata quantità di acqua: spesso, scambiamo per fame quelli che sono sintomi di sete. Ricordiamoci inoltre che l'acqua ci aiuta a mantenere efficiente il metabolismo e a depurare l'organismo.
7. non saltare i pasti: saltando i pasti, si consumano tutte le calorie del giorno in poco tempo, in questo modo il nostro corpo non è in grado di bruciarle correttamente.
8. assumi un adeguato quantitativo di calorie: riducendo troppo le calorie che introduciamo nel corpo, ne rallentiamo il metabolismo e bruciamo meno calorie: non serve a niente, se non a danneggiarci.
9. pianifica la giornata: se si comincia la giornata già con l'idea dei cibi che si dovranno assumere, sarà più difficile cadere in tentazioni pericolose.
10. sostituisci i cibi “sbagliati” con cibi sani e adatti alla dieta: spesso, si eliminano i cibi proibiti senza però rimpiazzarli con altri salutari.
11. non avere paura di dover rinunciare ai cibi preferiti: se si eliminano i cibi più graditi, ogni dieta è destinata a fallire. Semplicemente, bisogna ridurne le quantità. preferisci formaggi magri o light come crescenza, caciotta di mucca, ricotta di mucca, stracchino e taleggio. Gli altri utilizzali non più di una volta a settimana. Consuma salumi privandoli del grasso visibile (preferendo bresaola, prosciutto crudo, fesa di tacchino o pollo). Ricorda che le uova sono piu digeribili se cotte alla coque o in camicia.
12. varia il più possibile i tipi di carne e pesce (2 – 3 volte a settimana): scegliendo le parti più magre. Elimina, ad esempio la pelle del pollo prima della cottura, cucina come preferisci, ma non aggiungere grassi e olio durante la cottura. Puoi farlo solo a cottura ultimata e soprattutto rispettando la quantità che ti e’ stata assegnata. Per cuocere più facilmente utilizza vino bianco, brodo, latte scremato, sugo di pomodoro, aromi, ecc… Consuma pesce almeno 2 – 3 volte a settimana, variandolo il più possibile. Escludi quello più grasso (anguilla, capitone, aringa, ecc…) e per la cottura puoi comportarti come per la carne.
13. fai attività fisica: ed il movimento in genere, che dovresti svolgere quotidianamente, in forma leggera e continuativa per almeno 30 – 45 minuti.
14. poniti obiettivi realistici: dobbiamo tenere conto della nostra struttura ossea e dell'ereditarietà.Se abbiamo una struttura robusta, e ci poniamo l'obiettivo di arrivare ad ottenere una figura filiforme, qualsiasi dieta che intraprenderemo sarà un fallimento, facendoci apparire la decisione di perdere peso come un'impresa impossibile e dolorosa. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti e delle nostre possibilità.
7. non saltare i pasti: saltando i pasti, si consumano tutte le calorie del giorno in poco tempo, in questo modo il nostro corpo non è in grado di bruciarle correttamente.
8. assumi un adeguato quantitativo di calorie: riducendo troppo le calorie che introduciamo nel corpo, ne rallentiamo il metabolismo e bruciamo meno calorie: non serve a niente, se non a danneggiarci.
9. pianifica la giornata: se si comincia la giornata già con l'idea dei cibi che si dovranno assumere, sarà più difficile cadere in tentazioni pericolose.
10. sostituisci i cibi “sbagliati” con cibi sani e adatti alla dieta: spesso, si eliminano i cibi proibiti senza però rimpiazzarli con altri salutari.
11. non avere paura di dover rinunciare ai cibi preferiti: se si eliminano i cibi più graditi, ogni dieta è destinata a fallire. Semplicemente, bisogna ridurne le quantità. preferisci formaggi magri o light come crescenza, caciotta di mucca, ricotta di mucca, stracchino e taleggio. Gli altri utilizzali non più di una volta a settimana. Consuma salumi privandoli del grasso visibile (preferendo bresaola, prosciutto crudo, fesa di tacchino o pollo). Ricorda che le uova sono piu digeribili se cotte alla coque o in camicia.
12. varia il più possibile i tipi di carne e pesce (2 – 3 volte a settimana): scegliendo le parti più magre. Elimina, ad esempio la pelle del pollo prima della cottura, cucina come preferisci, ma non aggiungere grassi e olio durante la cottura. Puoi farlo solo a cottura ultimata e soprattutto rispettando la quantità che ti e’ stata assegnata. Per cuocere più facilmente utilizza vino bianco, brodo, latte scremato, sugo di pomodoro, aromi, ecc… Consuma pesce almeno 2 – 3 volte a settimana, variandolo il più possibile. Escludi quello più grasso (anguilla, capitone, aringa, ecc…) e per la cottura puoi comportarti come per la carne.
13. fai attività fisica: ed il movimento in genere, che dovresti svolgere quotidianamente, in forma leggera e continuativa per almeno 30 – 45 minuti.
14. poniti obiettivi realistici: dobbiamo tenere conto della nostra struttura ossea e dell'ereditarietà.Se abbiamo una struttura robusta, e ci poniamo l'obiettivo di arrivare ad ottenere una figura filiforme, qualsiasi dieta che intraprenderemo sarà un fallimento, facendoci apparire la decisione di perdere peso come un'impresa impossibile e dolorosa. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti e delle nostre possibilità.
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