venerdì 14 dicembre 2012

3 trucchi per un cervello al top


1. muoversi: il regolare esercizio fisico tiene in allenamento anche il cervello. Migliorando il flusso sanguigno nel cervello, l’esercizio fisico assicura che l’ossigeno e i principi nutritivi arrivino alle cellule cerebrali. La ricerca indica che la regolare attività fisica può migliorare la concentrazione, diminuire lo stress, aiutare a gestire l’ansia e la depressione e possibilmente diminuire il rischio di Alzheimer.
2. giocare: mantenere la mente in allenamento è uno dei modi migliori per potenziare l’attività cerebrale. La ricerca indica che si può evitare il declino cognitivo legato all'età continuando a lavorare, a leggere libri stimolanti o a giocare.
3. dormire bene: uno dei regali migliori che possiate fare al vostro cervello è regalargli un buon riposo notturno. La ricerca dimostra che la giusta dose di sonno migliora la memoria, l’apprendimento e la curva dell’attenzione, sia negli adulti che nei bambini

consigli per stare leggeri al ristorante


1. se preferite il gusto salato: puntate sulle specialità di pesce alla griglia, al forno, al cartoccio, su “carni di mare” saporite come quella di tonno (in filetto, in insalata, crudo in carpaccio o appena scottato in tagliata) e sulle ricette con frutti di mare, dalle ostriche nature all'impepata di cozze. Senza rinunciare, una tantum, al fritto misto: accompagnato da abbondanti verdure crude, riduce l’impatto dei suoi grassi sulla linea e sulla digestione.
2. se adorate i primi piatti: ordinate un antipasto di verdure e poi una pastasciutta come piatto unico, puntando sulle ricette che garantiscono un apporto bilanciato di carboidrati, proteine e grassi: spaghetti allo scoglio, tagliatelle gamberi e zucchine, trenette al pesto con un’abbondante spolverata di parmigiano, spaghetti all'astice o pennette al pomodoro fresco e pecorino. Ricordate che il jolly della dieta mediterranea è il pomodoro: usarlo ogni giorno non solo come contorno, ma anche come condimento insieme all'olio d'oliva permette di dimagrire combattendo l’invecchiamento.
3. se amate soprattutto i dolci: preferite il gelato di frutta, non troppo calorico ma abbastanza goloso per non rimpiangere le torte al cioccolato. Come dessert puntate su macedonie di frutta, spiedini di melone, anguria ghiacciata, aspic di pesca, ananas, frutti di bosco e fragole.
4. come orientarsi con le quantità anche vivendo fuori casa: dovrebbero essere i piccoli gesti quotidiani a renderci abili nella gestione del peso corporeo. Si apprende a guidare, a leggere, a suonare uno strumento. Lo stesso concetto bisogna applicarlo alla sana e giusta alimentazione finalizzata al proprio controllo del peso corporeo. Dobbiamo acquisire delle abilità pratiche che ci permettono di controllare l'ago della bilancia, e per abilità si intende a imparare a svolgere un compito. Oggi, spesso, mangiamo fuori casa e ci confrontiamo con porzioni non idonee al nostro organismo e stile di vita, ma piuttosto adatte a chi svolge un'attività fisica pesante. A casa esercitiamoci, solo inizialmente, pesando gli alimenti, utilizzando una guida alle porzioni, in modo da poter pesare ad occhio la quantità di alimenti adatta a noi. Eppure, sballottati da una dieta ad un'altra abbiamo ormai perso l'orientamento. Davanti ad una porzione di un piatto prelibato mangiamone pure, ma solo la quantità che poi andremo ad utilizzare, puntando a bruciarne le calorie nelle ore successive, ma senza mai dimenticare di goderne in pieno.

4 consigli per conciliare convivialità e cibo sano in vacanza

1. iniziate con gusto: il primo giorno di vacanza, concedetevi tutti i vostri cibi preferiti nelle quantità desiderate. Non importa se rischiate di assumere un numero eccessivo di calorie: l’obiettivo è disinnescare la bomba della tentazione.
2. continuate con piacere: concedetevi ogni giorno la libertà di mangiare tre dei vostri cibi preferiti, ponendovi un solo limite: saperli gustare fino in fondo. Assaporate ogni boccone, soppesate il gusto, allertate l’olfatto, notate il colore e registrate le immagini che il cibo vi suscita. La vacanza offre il setting giusto per questo tipo di comportamento, perché stare con gli altri in modo rilassato stimola ad apprezzare, registrare e comunicare il piacere condiviso. Il convivio amplifica inoltre la soddisfazione individuale e rallenta i ritmi del pasto, favorendo una sazietà che riduce le occasioni di sgarro fuori orario. Ultimo indispensabile accorgimento: mentre assaporate una pietanza, date mentalmente un voto (da 0 a 100) a ogni boccone. Fate attenzione a quando il piacere comincia a diminuire e smettete quando non è più significativo.
3. non affidatevi al caso: ogni mattina, visualizzate i cibi preferiti e sceglietene tre: potrete mangiarli durante il giorno, quando vorrete, a patto di fare sempre quattro pasti (colazione, pranzo e cena e uno spuntino a metà mattina, metà pomeriggio o all'ora dell’aperitivo). Scegliete fin dal mattino le quantità che sapete giuste per voi. Scrivete tutto su un quaderno e fate un check alla sera prima di dormire.
4. siate propositivi: convertite i propositi negativi (non mangerò la pizza...) in affermazioni positive (oggi assaggerò una meravigliosa zuppa di pesce) per scardinare il meccanismo della prefigurazione negativa che aumenta fame e voracità. Se, per esempio, affermiamo: “Oggi non devo cedere alla tentazione di mangiare la pizza”, probabilmente otterremo l’effetto opposto. Stiamo infatti chiedendo alla nostra mente di prefigurare e indirizzare l’attenzione alla pizza e, di conseguenza, di cominciare a desiderare la pizza. Ecco alcuni pensieri che possono essere utili a evitare effetti indesiderati: ‘Oggi sarò dinamica e farò attività fisica (invece di: ‘Oggi cercherò di non stare tutto il giorno sulla sdraio’), ‘Oggi a pranzo mangerò pesce e verdure, ho voglia di sentirmi leggera (invece di: ‘Oggi a pranzo non devo assolutamente mangiare la pasta e il dolce perché mi appesantiscono’)”.

domenica 18 novembre 2012

3 sport adatti a te tra cui scegliere


1. il nuoto: è lo sport perfetto per chi vuole tonificare il seno, perché basta mezz'ora di stile libero, rana o delfino due volte alla settimana per rassodare e sollevare i pettorali.
2. la bicicletta: è consigliabile per chi vuole snellire fianchi e gambe. Pedalando per un'ora due volte alla settimana si ridefiniscono i muscoli.
3. la pallavolo: è indicata per chi vuole perdere qualche chilo e tonificare tutto il corpo. Si può giocare per mezz'ora due volte alla settimana per allungare i muscoli e ridisegnare la silhouette.

giovedì 8 novembre 2012

9 motivi per bere l'acqua


1. la perdita di peso: l’acqua è uno dei migliori strumenti per dimagrire, prima di tutto perché prende il posto di tutte le altre bevande, come quelle gasate, i succhi di frutta o gli alcolici, che sono una fonte nascosta di calorie. E’ poi un buon modo per diminuire l’appetito e spesso quando pensiamo di avere fame in realtà abbiamo sete. L’acqua non ha né grassi né calorie, va dunque bevuta in abbondanza durante una dieta.
2. la salute del cuore: bere una buona quantità di acqua può diminuire il rischio di un attacco di cuore. Uno studio di 6 anni pubblicato nel Maggio del 2002 dall'American Journal of Epidemiology ha dimostrato che coloro che devono più di 5 bicchieri di acqua al giorno avevano, durante il periodo dello studio, il 41% di probabilità di meno di subire un infarto di coloro che bevevano meno di 2 bicchieri di acqua al giorno.
3. le energie: la disidratazione anche solo dell’ 1-2% del peso corporeo, fa diminuire le forze e fa sentire molta stanchezza. Se senti sete sei già disidratato e questo può dare fatica, stanchezza muscolare, vertigini e altri sintomi.
4. la cura del mal di testa: un altro sintomo della disidratazione è la cefalea, infatti spesso questo sintomo è legato semplicemente ad un diminuito introito di acqua. Chiaramente le cause possono essere tantissime ma la disidratazione è una causa abbastanza comune.
5. la pelle sana: bere acqua può ripulire la pelle, e molte persone dichiarano un colorito salutare dopo l’assunzione di acqua. Questo chiaramente non accadrà in una notte, ma anche una sola settimana di assunzione di una buona quantità di acqua si potranno vedere degli effetti benefici sulla pelle.
6. i problemi digestivi: il nostro sistema digerente ha bisogno di una buona quantità di acqua per digerire in maniera corretta. Spesso l’acqua può aiutare problemi di acidità di stomaco, e l’acqua insieme alle fibre può curare la stitichezza.
7. la pulizia del corpo: l’acqua è usata dal corpo per eliminare le tossine e i prodotti tossici.
8. il rischio di tumori: bere una buona quantità di acqua è stata correlato ad una diminuzione del 45% del rischio di cancro al colon. Bere molta acqua può anche diminuire il rischio di cancro alla vescica e al seno.
9. migliora il rendimento sportivo: la disidratazione è il principale nemico di una buona attività sportiva, è quindi fondamentale idratarsi bene prima, durante e dopo una sessione di esercizi.

sabato 3 novembre 2012

5 cose da fare prima di andare a letto

1. lava i piatti: è ormai un dato di fatto che si è più propensi a mangiare e cucinare a casa se la cucina è pulita. E' facile preparare la cena e lasciare per dopo la pulizia, ma assicurarsi che i piatti siano fatti prima che inizi la routine del mattino, fa cominciare meglio la giornata. Fare le faccende ogni sera permette di non fare troppa fatica per eliminare le incrostazioni da piatti e tegami.
2. metti in ordine: è facile tornare a casa, togliersi la giacca, le scarpe, il cappello e buttarsi sul divano. Dopo tutto la casa è fatta per rilassarsi. Ma col passare del tempo, così facendo, si viene a creare un bel caos. Quindi ogni sera metti in ordine gli abiti, le scarpe e tutto ciò che è fuori posto. In questo modo renderai più leggera la lista settimanale delle cose da fare.  
3. organizza il tuo divertimento: il più delle volte le nostre giornate sono così piene di impegni stressanti, che arrivati a sera non non si desidera altro che sprofondare sul divano con uno spuntino, dvd e videogiochi. Le scatole dei giochi, le custodie per dvd, controller, e telecomandi: possono sembrare semplici e innocui, ma possono creare un gran disordine. Metterli in ordine significa anche non perdere tempo a cercarli le sere seguenti, aumentando così lo stress. Inoltre sarai sempre pronto/a nel caso di ospiti improvvisati.
4. metti il sacchetto della spazzatura vicino alla porta: ogni mattina, prima di uscire di casa si prende la spazzatura. E' un'ottima regola per mantenere la casa pulita e per evitare di dover trascinare più di un sacchetto nello stesso momento. Si eviteranno in questo modo accumuli maleodoranti. E anche se è davvero facile dimenticarsi di buttare la spazzatura, se il sacchetto lo metti affianco della porta, non te lo scorderai di sicuro.
5. fai una lista: sembra stupido, ma non c'è niente di più fastidioso che tornare a casa dopo una dura giornata di lavoro e scoprire di aver dimenticato di prendere qualcosa di importante o che ci serviva. Per lo shampoo, la carta igienica, o qualsiasi altra cosa, un semplice elenco di cose che devono essere prese o fatte il giorno seguente può essere molto liberatorio. Però non scordarlo sul comodino, ma portalo con te per non dimenticare nulla e vedrai che lo stress si ridurrà parecchio.

mercoledì 31 ottobre 2012

14 menu facili e veloci

1. farfalle alla mozzarella: preparate con pasta integrale lessata al dente, pomodori a fette, mozzarella a dadini, curry, olio; insalata mista; un frutto.
2. zuppa di pesce: preparata con pesce per zuppa, olio, aglio, cipolla, prezzemolo, pomodoro, zenzero e una fetta di pane tostato integrale; verdure lesse; un frutto.
3. grigliata di tacchino e peperoni: petto di tacchino ai ferri aromatizzato con rosmarino, salvia e olio; peperoni alla griglia; pane integrale; un frutto.
4. affettato e insalata: bresaola; insalata di radicchio; pane integrale; un frutto.
5. risotto e insalata: riso integrale con fagioli, preparato con fagioli, cipolle e zafferano; insalata di pomodori condita con olio e origano; un frutto.
6. salmone e spinaci: salmone alla griglia con limone e aromi; spinaci al vapore; pane integrale; un frutto.
7. bruschetta saporita: preparata con pane integrale tostato, aglio, ricotta aromatizzata con erba cipollina e cetriolo tritato; insalata mista; un frutto.
8. pesce e verdure: sogliola ai ferri; fagiolini lessi; pane integrale; un frutto.
9. insalata di orzo e soia: preparata con orzo e soia lessati, peperoni e carote, tagliati a julienne, olio e zenzero; un frutto.
10. pollo e patate: pollo arrosto; bietole al vapore; patate (arrosto o lesse); un frutto.
11. insalata di gamberetti: preparata con gamberetti lessati e rucola, olio e aceto; pane integrale; un frutto.
12. pesce e verdure grigliate: merluzzo al pomodoro; melanzane (o altre verdure) grigliate; patate lesse; un frutto.
13. pesce grigliato e insalata: orata alla griglia; insalata di lattuga; pane integrale; un frutto.
14. bistecca e funghi: bistecca ai ferri, funghi trifolati con aglio, olio e prezzemolo; pane integrale; un frutto.

27 consigli (a tavola e non solo) per stare in forma

Attenzione! queste indicazioni non hanno alcun scopo medico o scientifico. Per maggiori informazioni chiedete al vostro medico.
1. regolati a occhio: è un buon metodo per non ingrassare o per far dimagrire chi esagera con le porzioni. una porzione di carne o pesce corrisponde al palmo della mano; una porzione di formaggio: due dita (medio e indice); una porzione di ricotta: il palmo della mano; una porzione di affettati: 2-3 fette; un panino: un pugno; una fetta di pane: il palmo di una mano con le dita unite; una porzione di pasta; un palmo con le dita unite; una porzione di patate: 2 patate medie; una porzione di insalata: 2-3 pugni; una porzione di verdura cotta: un pugno; una porzione di frutta: un pugno
2. limita le quantità: riduci le porzioni del cibo che porti in tavola e inizia il pasto con un piatto di verdura poco condita (ma non del tutto scondita) o con una minestra di verdure, e un bicchiere d'acqua per aumentare il senso di sazietà. E se invece vai pazza per il cioccolato, ne basteranno 2-3 quadratini alla volta: assaporali con una fetta di pane o una mela. Idem per il formaggio (30 g), i biscotti (3); e il gelato (2 palline).
3. stimola il senso di sazietà: serviti una volta sola (eccetto per le verdure), riempi il tuo piatto correttamente, né troppo né poco. Se avanza qualcosa conservalo per il giorno dopo. E ricordati di mangiare lentamente, masticando bene: il senso di sazietà si avverte trascorsi 20 minuti. Per guadagnare tempo, adotta il trucchetto di appoggiare le posate dopo ogni boccone. E se ti siedi a tavola molto affamata, bevi 2 bicchieri d'acqua prima di iniziare a mangiare: aiuta a sentirsi più sazi.
4. mastica a lungo piccoli bocconi di cibo: facilita la digestione.
5. appoggia le posate tra un boccone e l’altro: aiuta a mangiare più lentamente.
6. fai 5 piccoli pasti al giorno: aiuta ad accelerare il metabolismo; inoltre impara a pianificarli: quando esci di casa portati sempre dietro snack leggeri come uno yogurt o dei cubetti di formaggio; sono un deterrente: se hai un attacco di fame, si finisce per cedere di fronte alle 600 calorie di caffè e brioches.
7. bevi tanta acqua: è un diuretico naturale aiuta ad eliminare le tossine e regolare la funzione intestinale (un segreto detox: di mattina, a digiuno, bere un bicchiere di acqua tiepida). Inoltre 10 bicchieri al giorno aumentano del 30% il consumo metabolico. Si anche alle tisane, in particolare quelle al finocchio e alla malva dall'effetto disintossicante. Per quanto riguarda il caffè (max 4 tazzine), la caffeina stimola l'attività della tiroide e delle ghiandole surrenali, favorendo un aumento del metabolismo e della lipolisi, cioè della scissione dei grassi.
8. stop alla caffeina: bere tanti caffè nel tentativo di controllare l'appetito è una strategia antifame sbagliata e dannosa. In questo modo disequilibri l'organismo e mandi in tilt la capacità che ha di inviarti i segnali su cosa mangiare e, soprattutto, su quando smettere.
9. non eliminare i farinacei: eliminandoli rischi di subire delle variazioni di glicemia responsabili della voglia di cibi dolci. Scegli quelli integrali: apportano un maggiore quantitativo di fibre e sono capaci di saziare a lungo. E poi danno energia, lucidità, sazietà e buon umore.
10. preferisci frutta e verdura crude: apportano più vitamine.
11. mangia frutta secca: nocciole, mandorle e noci - con la buccia - sono le più ricche di antiossidanti. E 10 prugne al giorno prevengono l'osteoporosi in menopausa (ma occhio agli zuccheri).
12. preferisci latticini come yogurt, ricotta e fiocchi di latte: contengono meno grassi rispetto ai formaggi stagionati. Lo yogurt, poi, contiene fermenti lattici vivi che regolarizzano l'intestino in maniera naturale e danno uno stimolo notevole alla  produzione di anticorpi. Si, perché l'immunità nasce anche nell'intestino. Infine, 1 o 2 bicchieri di latte al giorno aiutano l'assorbimento dell iodio, che accelera il metabolismo.
13. aumenta la varietà del pesce che porti in tavola: inserendolo almeno 3 volte alla settimana.
14. integra la tua alimentazione con la soia: è un alimento ideale per ridurre il colesterolo, regolare lo stimolo della fame e migliorare il metabolismo.
15. brucia di più con le alghe: basta una piccola quantità di alghe marine per tenere alto il tuo metabolismo. Questi vegetali sono ricchi di iodio, un minerale che stimola la funzionalità della tiroide (non vanno bene, però, se la tua tiroide funziona troppo). La dose consigliata va da 5 a 15 g di alghe da aggiungere ai tuoi piatti, 2 o 3 volte alla settimana. Per esempio, l'alga wakame è ottima cucinata insieme al pesce. Oppure, puoi passarla in forno per circa 10 minuti e poi, così polverizzata, diventa un ottimo sale da tavola dietetico a basso contenuto di sodio. La kombu, invece, può essere cotta nelle minestre e nelle creme di legumi. Mentre l'alga dulse cruda è ideale per insaporire le insalate. Se la tua tiroide funziona troppo, poi, puoi prendere degli integratori a base di spirulina. Quest'alga infatti è d'acqua dolce e quindi non contiene iodio. In più, è ricca di sostanze che favoriscono l'attività del metabolismo, come betacarotene, vitamina B12, ferro, fosforo, calcio, manganese, zinco, potassio, e acido gamma linoleico.
16. sostituisci gli alimenti golosi con cibi più sani: se senti che stai per cedere almeno scegli l'alimento meno energetico: 2 palline di sorbetto invece di 2 alla crema; 3 biscotti secchi invece di una brioche; purè invece delle patate fritte; una barretta dietetica ai cereali invece di uno snack al cioccolato. Ma una volta ogni 3 giorni puoi concederti un dolcetto come si deve.
17. alleggerisci gli scaffali: per poter mangiucchiare leggero quando la voglia è irrefrenabile compra degli yogurt e molta frutta e verdura. Fai pulizia negli scaffali: elimina patatine e merendine. Prepara dei dolci fatti in casa: saranno meno calorici, più saporiti e li mangerai meno avidamente.
18. bandisci la chimica: evita tutti gli alimenti che contengono polialcoli, sorbitolo e xilitolo che si trovano soprattutto nelle gomme da masticare, nelle caramelle e nelle bevande gassate che hanno la scritta "senza zucchero". E invece di acquistare yogurt alla frutta, spesso arricchiti con aromi di sintesi, aggiungi allo yogurt frutta fresca o marmellata fatta in casa.
19. evita di mangiare zuccheri e frutta a partire dal pomeriggio: permette di regolarizzare la glicemia.
20. cambia modo di cucinare: è proprio in cucina, quando si fa da mangiare, che è più difficile perdere le cattive abitudini: scegli ricette light, cucina a vapore, al cartoccio o alla griglia ed evita i piatti in umido, i fritti e usa meno olio nella preparazione dei piatti e per condire.
21. pizza sì, ma senza esagerare: la pizza può essere considerata un piatto unico, completo ed equilibrato. Essendo un alimento a base di carboidrati, sarà corretto limitarli nel pasto precedente o successivo e prediligere proteine, meglio ancora se vegetali con verdura fresca e poco pane. Inoltre è meglio non esagerare con le porzioni settimanali: una sarà più che sufficiente!
22. mangia sano durante una festa: non significa rinunciare agli alimenti calorici, ma imparare a mangiarli con moderazione. Ad esempio fai attenzione ai canapé: le piccole dimensioni danno loro un aspetto innocente, ma possono apportare le stesse calorie (se non di più) di un primo. Prendine solo 2 o 3 e poi compensa mangiando un solo piatto.
23. al ristorante, dimezza i piatti: non devi rinunciare al piacere di un invito a cena, ma quando mangi fuori casa, serve un escamotage: prova a ordinare quello che ti piace, per ricorda di dimezzare la porzione; in questo modo eviterai di contare le calorie e di stressarti a ogni singolo boccone.
24. dopo lo sgarro: se ti capita di cedere a una tentazione, accetta lo sgarro, non colpevolizzarti e torna subito nei ranghi. E' sbagliato dirsi "intanto ho rovinato tutto" e magari gettare la spugna. Tieni a mente che è molto meglio seguire un'alimentazione sana all'80% percento, che non seguirla per nulla!
25. impara a volerti bene: riempi il vuoto che senti dentro con qualcosa che non sia il cibo. Ti piace leggere? Vai in libreria e scegli un buon libro. Se ti piace fare shopping vai in giro per i negozi. Prenditi cura di te: un massaggio o un trattamento dall'estetista ti toglieranno la voglia di rovinare tutto abbuffandoti.
26. tieniti occupato/a: la noia, lo stress e le emozioni sono responsabili di impulsi difficili da controllare. La noia porta a mangiucchiare. Per evitare di cedere: non rimanere in casa, fai sport, incontra le amiche, vai al cinema. Vedrai, la voglia di mangiare passerà.
27. fai molto sport: l'esercizio fisico è un alleato indispensabile per bruciare le calorie in eccesso e perdere peso. La corsa, il fit walking, il nuoto (da praticare 3 volte alla settimana) sono attività aerobiche che vanno benissimo perché, dopo 40 minuti che le pratichi, l'organismo attinge energia dalle riserve di grasso corporeo. Ma per cominciare niente eccessi in palestra: punta piuttosto su un'attività motoria equilibrata, costante e adeguata all'età. Cammina almeno 30 minuti al giorno e vai in piscina 2 volte alla settimana.

giovedì 11 ottobre 2012

8 consigli per sconfiggere la depressione


1. interessatevi agli altri: la depressione comporta un ripiegamento egocentrico su se stessi. Le persone depresse vivono spesso in un universo limitato a loro stesse, alle loro sofferenze, e alle persone che le fanno soffrire. Come frequentemente avviene ai soggetti predisposti alla depressione, la loro ossessione per se stessi e i loro bisogni, gli impedisce di valutare pienamente sia i bisogni degli altri, come pure l'esistenza di un mondo al di là dell'universo circoscritto della loro sofferenza. Un antidoto a tutto questo è smettere di concentrarsi sui propri problemi. Più allargherete i vostri orizzonti, più sarete in grado di ridimensionare le vostre disgrazie. Combattete la vostra tendenza all'egocentrismo, facendo del volontariato o dedicandovi ad una buona causa. Cercate di conoscere e di fare amicizia con i vostri vicini di casa. O comunque, in generale, interessatevi a quello che succede nel mondo, leggete i giornali, tenetevi informati e imparate una nuova lingua o qualcosa di nuovo. Vedrete che il vostro umore migliorerà considerevolmente.
2. controllate i pensieri negativi: il nostro umore dipende moltissimo da quello che pensiamo e da come ci rivolgiamo a noi stessi. Alcune persone, senza accorgersene, si criticano e si rimproverano tutto il giorno. Nella mente di queste persone, è come se si svolgesse un dialogo negativo continuo. La mente di una persona depressa rimugina costantemente idee negative su se stesso, la vita, gli altri, il passato e il futuro. Ma quando uno ripete a se stesso in continuazione cose del tipo "non valgo niente", "la mia vita è uno schifo" e "nessuno mi ama", non può certo aspettarsi di sentirsi pieno di gioia di vivere. Per stare meglio è importante imparare a non soffermarsi sui pensieri negativi e a non crogiolarsi nell'autocommiserazione. Qualcuno ha paragonato i pensieri deprimenti agli uccelli: non è possibile impedire ad un uccello di volare, ma si può impedire che l'uccello faccia il nido sopra la nostra testa. Questo significa che meno si rimugina sui torti subiti, sui propri dolori, e su altri argomenti di questo genere, meglio si sta. 
3. concentratevi sulle cose belle: i depressi tendono a rimuginare su quello che non hanno avuto dalla vita e sulle ingiustizie subite. In effetti, molte persone predisposte alla depressione hanno alle spalle storie familiari difficili, spesso hanno avuto dei genitori poco affettuosi, dei lutti in famiglia o delle disgrazie ancora peggiori. Le ragioni per essere tristi ci sarebbero tutte, ma, proprio per questo motivo, bisogna cercare di stare bene e di volersi bene. Purtroppo nessuno può cambiare il passato e i traumi subiti, tutto quello che si può fare è cercare di cogliere le opportunità che la vita offre nel presente (per quanto poche possano essere). Non concentratevi su quello che non avete avuto nel passato, o su quello che non avete al momento attuale: concentratevi invece sulle vostre possibilità e su come rendere la vostra esistenza più gratificante.
4. prendetevi la responsabilità della vostra vita: la depressione è strettamente correlata alla passività. Molti depressi si sentono insoddisfatti della loro vita, ma fanno poco o niente per cambiare le situazioni spiacevoli in cui si trovano. Nei casi più gravi, si limitano a sognare che un giorno, quasi per magia, tutto cambierà per il meglio e che finalmente incontreranno una persona molto speciale, capace di portare alla loro esistenza vitalità, passione e stimoli nuovi. E' inutile dire che queste sono aspettative illusorie e destinate a una rapida, ma dolorosa, disillusione. Se volete tenere lontana la depressione, dovete imparare a prendervi la responsabilità della vostra vita, cercando di cambiare quello che non funziona. Ricordate che uno stile di vita solitario e privo di impegni favorisce la comparsa della depressione, viceversa uno stile di vita dinamico e attivo la previene.
5. prendetevi cura di voi stessi: gli antichi romani sostenevano l'importanza di avere una " mens sana in corpore sano". Le ricerche nel campo della medicina e della psicologia hanno dimostrato, come, la pratica regolare di un' attività fisica abbia una funzione stabilizzatrice dell'umore. Gli effetti positivi sull'umore, però, si hanno solo se lo sport scelto piace ed è adeguato al proprio allenamento fisico. Essere in buona forma fisica, alimentarsi correttamente (evitando sia il soprappeso che diete squilibrate), dormire a sufficienza sono condizioni che aiutano a mantenere elevato il morale.
6. provate una attività artistica: di solito, i depressi sono profondamente indifferenti a tutto. La depressione diminuisce quando la persona diventa capace di trovarsi degli stimoli e delle gratificazioni. Pare che funzionino particolarmente bene in tal senso le attività artistiche. Quando una persona riesce ad esprimere i suoi sentimenti, dipingendo, modellando la creta, scrivendo sul diario, ecc il dolore esistenziale che l'affligge diminuisce considerevolmente. Ovviamente non importa essere bravi, disegnare bene o fare un capolavoro letterario: quello che conta è che esprimiate le vostre emozioni.
7. adottate un cucciolo: chiunque ama gli animali conosce bene il sollievo e il divertimento che si provano giocando con un cagnolino o un furetto, ascoltando le fusa di un gatto, o accarezza il morbido pelo di un coniglietto. I cuccioli fanno compagnia, portano allegria e rilassano.
8. coltivate aspettative realistiche nei confronti degli altri: la depressione è legata a delle carenze affettive precoci .In genere, i depressi hanno ricevuto poco amore da parte dei loro genitori. Di conseguenza, non hanno sviluppato una buona autostima. Molte persone che soffrono di un disagio psicologico come la depressione, si sentono poco interessanti e indegne d'amore, e hanno bisogna di continue conferme affettive da parte degli altri. Essi sentono che possono amarsi se qualcun altro li ama. Ma, l'amore che vorrebbero dagli altri, è un amore totale e incondizionato come quello di una madre per il figlio piccolo. A livello inconscio, i depressi non stanno cercando un rapporto alla pari con un altro adulto, ma un rapporto simbiotico con qualcuno che li ami e accetti incondizionatamente. Ovviamente un tale rapporto non è possibile. Chi ha una predisposizione alla depressione deve imparare a ridimensionare le sue aspettative nell'amore e nell'amicizia, e non dipendere troppo dagli altri.

venerdì 5 ottobre 2012

3 consigli per aiutare i figli a vivere bene la scuola


1. alle elementari: i figli, andando alle elementari, entrano in un mondo tutto nuovo, con doveri a cui dovranno poco alla volta abituarsi. Ma, superata la naturale resistenza ad alzarsi tutte le mattine (con relativi mal di pancia), di  solito si adattano facilmente. Il programma scolastico è semplice, le insegnanti spesso ben disposte e i compagni rappresentano una continua scoperta e il vero stimolo per affrontare la giornata. Tranne nei casi di gravi disagi familiari, raramente un bambino di questa età manifesta rifiuto per la scuola. Il consiglio è quello di evitare ciò che 8 genitori su 10 fanno spesso, cioè occuparsi dei compiti al posto dei figli o assisterli troppo assiduamente. Così i bambini non sviluppano un metodo di studio autonomo, risorsa che si rivelerà preziosa negli anni a venire per nutrire il piacere di imparare.
2. alle medie: con l'obbligo di stare seduti ore ad ascoltare l'insegnate, e una scuola che sembra pretendere la ripetizione di concetti astratti, è facile che un ragazzino cominci a diventare svagato e ad annoiarsi. Molto più interessante è il mondo che c'è fuori, anche solo quello virtuale, visitato, a sentire le statistiche, almeno quattro ore al giorno. Playstation, computer, tv, chat, facebook, sms: così le distrazioni spesso finiscono per averla vinta sui doveri scolastici. Un antidoto ad effetto sicuro all'indifferenza per la scuola è fare in modo che i ragazzini si ritrovino con i compagni per i compiti. Così sono motivati dal piacere di stare con gli amici e finiscono anche per spronarsi a vicenda. Da evitare invece l'isolamento: i bambini lasciati soli al pomeriggio si perdono nell'apatia.
3. alle superiori: il cordone ombelicale che ci legava a nostro figlio è quasi reciso. In piena adolescenza la ribellione è all'ordine del giorno, e la scuola ne fa le spese: i ragazzini non studiano, si defilano, sono scontenti o aggressivi. E le sgridate cadono nel vuoto. Anche se a questa età un figlio sembra autonomo e maturo, non lo è affatto. Senza essere rigidi o invadenti, i genitori dovrebbero continuare a seguirlo: basta mettersi in contatto con gli insegnanti e cercare di tenere vivo il dialogo con lui. Non solo per controllare il rendimento scolastico ma per ascoltarlo ed essergli vicino.