venerdì 20 aprile 2012

3 cose da sapere sulle stufe-camino


1. le stufe camino: gli apparecchi che bruciano legna e pellet si chiamano "termostufe" e "termocamini". si tratta di stufe o camini che hanno il focolare chiuso da vetro (aumenta la resa e evita la fuga di fumo e scintille) e si possono mettere in salotto, in cucina, in sala da pranzo o anche nella zona notte. Si comportano come una caldaia: infatti, vanno collegati all'impianto di riscaldamento esistente e scaldano sia i radiatori sia l'acqua. Quest'ultima si raccoglie in un boiler collegato all'impianto idraulico. Per l'istallazione occorre un tecnico che valuti potenza, condizione della canna fumaria, apertura della presa d'aria. Una stufa-camino costa più o meno il doppio rispetto a un modello base di una caldaia a gas, ma arreda e scalda anche lo stile dell'ambiente.
2. con la legna: è consigliabile una stufa-camino a legna se si abita vicino ai boschi, dove è facile da reperire. La legna deve provenire da alberi coltivati per il taglio, o dal rinnovo dei boschi, condotto da amministrazioni locali. Se ben stagionata, due-tre chili sostituiscono un litro di gasolio o un metro cubo di metano e fanno risparmiare rispettivamente il 67 e il 49 per cento sui costi del riscaldamento.
3. con il pellet: questo materiale combustibile ha la forma di cilindretto ed è ottenuto solo da segatura pressata, scartata dalle segherie. Va scelto con il marchio di garanzia (come l'italiano "Pellet Gold" di Aiel, Associazione italiana energie agroforestali), che assicuri l'assenza di residui dal riciclo di prodotti che contengono resine e vernici. Si acquista nella grande distribuzione in sacchetti e poi si versa nel serbatoio di stufa o camino in una quantità sufficiente a durare fino a 36 ore. Tre metri cubi di pellet sono pari a 1.000 litri di gasolio. Il risparmio arriva all'80 per cento.