venerdì 31 dicembre 2010

8 consigli per semplificarsi la vita


1. un metodo semplice per semplificarsi la vita è costituito dalle 4 leggi della semplicità: 1. raccogli tutto in un unico posto; 2. scegli l’essenziale; 3. elimina il resto; 4. organizza ciò che rimane in modo ordinato.Questo semplice metodo può essere applicato ad ogni area della tua vita.
2. concentrarsi su di un’area alla volta: applica le 4 leggi della semplicità e poi passa all’area successiva. Se vuoi semplificare solo alcuni aspetti della tua vita, puoi concentrarti su ogni area per circa una settimana, se al contrario vuoi completamente cambiare vita, dovrai affrontare una nuova area della tua vita ogni 2 giorni, finché non avrai finito.
3. semplificare l'armadio: concentrati su una sezione dell’armadio alla volta – un ripiano alla volta, per esempio. Tira fuori tutto dal ripiano e riponilo sul pavimento o sul letto. Scegli solo quelle poche cose che ami ed utilizzi. Metti il resto in una scatola per darlo in beneficienza. Rimetti le cose che hai scelto sul ripiano, raggruppandole e lasciando dello spazio tra i vari gruppi. Negozi come l’Ikea offrono soluzioni geniali per dividere e fare ordine. Passa al ripiano successivo. Lascia libera la parte inferiore del tuo armadio, lo fa apparire molto più ordinato e pulito.
4. semplificare la scrivania: togli tutto quello che si trova sulla superficie della tua scrivania. Io ti suggerisco di lasciarci solo il computer (se lo utilizzi), un porta carte ed una o due belle foto. Riordina la cancelleria nei cassetti, archivia tutti i documenti che ritieni importanti e getta via il resto. Ora sistema i cassetti della tua scrivania con lo stesso metodo. Non immagini quanto possa essere rilassante lavorare in un ambiente pulito ed ordinato.
5. la to-do list: la tua lista di “cose da fare” è interminabile? Aggiungi qualsiasi attività ti venga in mente alla tua lista, finché la tua mente non sarà completamente libera. Ora scegli solamente le attività a cui tieni veramente, o che devi assolutamente fare, e mettile in una lista separata. Per quanto riguarda le altre attività, cerca di capire se puoi (a) eliminarle, (b) delegarle, oppure (c) metterle momentaneamente da parte in una lista separata. Ora concentrati solo sulla to-do list principale, quella con le attività essenziali. Scegli 3 di queste attività e falle.
6. semplificare gli impegni: fai una lista di tutti quelli che sono gli impegni della tua vita, sia lavorativi sia personali. Includi gli hobbies, i club a cui sei iscritto, i gruppi online, le organizzazioni di volontariato, le attività sportive, etc. Tutto quello a cui dedichi regolarmente il tuo tempo. Ora scegli solamente quelle attività che creano per te valore, che ti fanno divertire, che hanno un impatto positivo nel lungo termine. Sbarazzati del resto, se possibile. Può essere difficile, perché dovrai confrontarti con la disapprovazione degli altri, ma limitati a dire che non hai più tempo. Come per il tuo armadio o i tuoi cassetti, lascia dello spazio attorno a quei pochi impegni che hai deciso di mantenere: li apprezzerai maggiormente e vivrai con meno stress.
7. semplificare una stanza: se vuoi semplificare le tue stanze disordinate, inizia dai mobili. Quali di questi ami veramente ed utilizzi? Sbarazzati del resto. Ora pulisci ogni superficie nella stanza, dalle mensole al tavolo. Scegli gli oggetti che ami, ed elimina il resto. Lascia le superfici piane il più vuote possibile. Ora fai la stessa cosa con i cassetti e le credenze.
8. semplificare il cassetto: tira fuori tutto dal cassetto ed impilalo da qualche parte. Svuotalo completamente. Seleziona solo quelle poche cose che ami, utilizzi o sono importanti per te. Limitati a scegliere le uniche cose che ritieni veramente essenziali. Getta via il resto o pensa a come disfartene. Rimetti nel cassetto, in modo ordinato, gli oggetti che hai selezionato. Naturalmente, ricordati di pulire il cassetto prima. Puoi inserire gli oggetti che hai scelto, in piccoli gruppi, lasciando dello spazio tra di loro. Lo spazio tra gli oggetti fa sembrare tutto più pulito ed ordinato.

giovedì 30 dicembre 2010

10 cose da sapere per diventare scrittori



1. Scrivere significa dare un messaggio. Scrivendo solo per il gusto di farlo o per il gusto di inventare una storia si rischia di ottenere come risultato un fiume di parole banali che non piacerà a nessuno.
2. Non illudersi:scrittori si nasce. Non basta scrivere una storia per essere scrittori. Non si ci improvvisa scrittori, scrittori si nasce. Si può però incominciare pur non avendo grandissime doti. Scrivere è l’unico modo per migliorare lo stile. Il talento quindi va coltivato con ferrea determinazione e forza di volontà per poter scendere nelle profondità di te stesso e trovare ispirazione.
3. Scrivere è un vero e proprio mestiere che costa fatica; per scrivere non basta un foglio di carta ed una penna ma è necessaria anche una buona dose di cultura e di conoscenza letteraria. Per poter scrivere occorre leggere molto e leggere di tutto, per poter scegliere il genere al quale dedicarsi, per scoprire che cosa c’è sul mercato e può essere d’aiuto per eliminare alcuni errori grammaticali. Leggere i lavori degli altri può essere fonte di ispirazione e aiuta anche a non essere banali e ripetitivi; aiuta a non scrivere cose già scritte, in tal modo eviterete di trattare argomenti già trattati mille volte.
4. Iniziare a scrivere avendo chiara la struttura dell’opera che volete scrivere. Le linee fondamentali del romanzo devono essere ben delineate prima di iniziare a scrivere, perché chi legge l’opera si accorgerà subito che ad un certo punto avete finito le idee e non sapete come fare evolvere la storia.. Quindi, siate organizzati, o meglio, organizzate la struttura del vostro libro e la fabula prima di iniziare a scrivere. Evitate di commettere l'errore di scrivere senza aver chiari i punti fondamentali della vostra storia. Bisogna avere le idee chiare sul mondo che si sta per creare e dei personaggi che lo popoleranno. Comincia a scrivere solo quando ti senti pronto a farlo. E poi scrivi solo ciò che ti piacerebbe leggere.
5. Evitare trame lente e prolisse. Se la trama di un racconto è troppo lenta, se si dilunga troppo in particolari inutili, il lettore si stancherà e gli passerà la voglia di sapere quello che sarà il finale della storia. Non dovete essere troppo prolissi, anche se, allo stesso tempo dovete evitare di svelare tutto e subito. Create interesse, utilizzate la tecnica della sospensione (dilungarsi sulla trama secondaria per incuriosire il lettore, per tenerlo in sospeso, su quella che sarà la conclusione della trama principale) ma non esagerate. Nella scrittura son più le cose da tagliare via, piuttosto che quelle da lasciare. E dovresti farlo in modo spietato ed entusiasta. Leggi ciò che hai scritto ad alta voce. Deve avere il “te tum te dum te tum te dum”. Se non ha il giusto ritmo, significa che c’è qualche parola sbagliata e dev’essere riscritto.
6. Formulare un titolo accattivante. Attraverso il titolo cercate di descrivere il contenuto del racconto, ma non svelate troppo.
7. Eliminare gli errori grammaticali, sintattici (struttura della frase) e semantici. Un testo pieno di errori non fa una bella impressione, anzi è un cattivo biglietto da visita. Quando scrivete tenete sempre a portata di mano un vocabolario della lingua italiana, scoprirete che sarà un valido ausilio durante la scrittura.
8. Mettersi nei panni del lettore. Quando scrivete un libro di qualsiasi genere, vi dovete chiedere se quello che state scrivendo può interessare ai lettori .Inoltre non commettete l'errore di scrivere qualcosa su un genere del quale non conoscete nulla e del quale non avete letto neanche un libro. Scrivi sempre come se parlassi a qualcuno. Non mettere troppa enfasi nelle frasi o cose che non diresti nella vita reale.
9. Non avere paura di fallire. Come scrittore il migliore compagno è il fallimento perchè mette continuamente alla prova.
10. Aprirsi al mondo. Devi fare esperienza, incontrare persone e vivere la tua vita, e non chiuderti nello stanzino. Quindi trovati un lavoro che ti lasci tempo per scrivere e per avere la testa libera

venerdì 24 dicembre 2010

Le 13 regole per una skinny girl


1. pensa da magra: se vuoi buttare giù peso, devi metterti nei panni e nella testa di chi non ha un filo di grasso: nessun sacrificio, via la bilancia, stop al conto delle calorie. Il segreto è nella mente:bisogna pensare di essere magra! È necessario liberarsi dall’ossessione per il cibo e i chili di troppo e smettere di far parte della schiera delle “invidiose”. Il primo passo è smettere di stare a guardare e mettersi all’opera per diventare una magra naturale. esistono infatti alcuni accorgimenti da “rubare” alle persone magre e felici senza dieta.
2. mantenimento intuitivo: le persone naturalmente magre mettono in atto un meccanismo inconscio di autoregolamentazione del corpo: mangiano per dare risposta ad un istinto naturale, quello della fame, e scelgono il cibo in base a quanto l’organismo suggerisce. E non ingrassano. A dimostrazione che, a volte, è proprio la costante preoccupazione di ingrassare a farti accumulare chili di troppo. Sbaglia chi pensa che le magre naturali non abbiano mai fame. Ce l'hanno, eccome: il fatto è che la sanno riconoscere. Quando una persona naturalmente magra dice di essere “a posto così”, non sta mentendo a nessuno, e tanto meno a se stessa. Sono in grado di distinguere il vero appetito, cioè quello che nasce perché si è a corto di energie, dalla voglia di mangiare per rispondere ad altri bisogni, per esempio tirarsi su il morale in un momento di sconforto. Purtroppo quando il cibo viene utilizzato come valvola di scarico, qualsiasi stato d'animo negativo scatena un vortice di pensieri attorno alla scelta di mettere in bocca qualcosa o meno. Tutto questo rimuginare crea nella mente un brusio di fondo, che rende incapaci di ascoltare la fame reale. Se il languore è accompagnato da un senso di tristezza, frustrazione o solitudine è meglio fermarsi e chiedersi: ho davvero bisogno di mangiare? È probabile di no. Distraetevi facendo qualcos'altro e vedrete che passerà.
3. mangia poco e spesso: c'è una ragione ben precisa se molte attrici sono spesso immortalate con succhi e frullati tra le mani. Risponde a una delle regole principali dell'essere magre doc. Mangiare spesso, ma poco, evitando che la fame diventi incontenibile. È utile duque portarsi sempre con sé qualcosa. Il suggerimento vale soprattutto se sapete di dover andare a una cena o a un party, dove troverete buffet ricchissimi di ogni bene: prima di uscire di casa, concedetevi uno spuntino leggero, come una fetta di pane integrale, uno yogurt light o una manciata di semi di zucca. Non commettete l'errore di sfidare il vostro appetito. Come per ogni bisogno fisiologico, per esempio il sonno, più lo si lascia aumentare meno si riesce a controllarlo. Per questo motivo, non bisogna mai aspettare troppo se si ha fame, altrimenti si corre il rischio di arrivare a tavola con una voragine nello stomaco. Ed è molto più facile abbuffarsi.
4. prenditela con calma: a tavola 2 trucchi fondamentali per mangiare con lentezza sono perdersi in chiacchiere e posare sempre la forchetta tra un boccone e l'altro. Tipico modo di fare delle skinny girl: non a caso, mangiare adagio significa avvertire meglio il senso di sazietà. Assaporare il cibo con calma fa sì che al cervello arrivi prima della fine del pasto il segnale di pienezza e di appagamento, che di solito avvertiamo dopo circa 20 minuti che abbiamo iniziato a mangiare (in pratica, la soddisfazione è prima di tutto mentale, poi fisica). Un comportamento che paga, perché aiuta anche a mangiare di meno. Questa buona abitudine permette di triturare più finemente il cibo. I succhi gastrici, quindi, hanno meno lavoro da compiere. Di conseguenza, la digestione è più semplice.
5. abbandona la bilancia: l'oggetto più temuto da chi è sempre a dieta è anche il più snobbato dalle magre naturali. Sarà un caso? Nient'affatto. Pesare i cibi fino all'ultimo grammo serve soltanto a convincerci che da sole non siamo in grado di controllarci: un atteggiamento che alla lunga ci fa sentire più deboli. Molto meglio misurare gli ingredienti con piatti, cucchiai e tazzine, magari scegliendo le versioni small size. E dopo la bilancia da cucina, mettete da parte anche la pesapersone, che va usata una volta ogni tanto, ovvero con la stessa frequenza con cui si controlla la pressione del sangue. Perché il punto di arrivo è uno solo: non aver bisogno di alcun aiuto esterno per mangiare in modo regolare. Niente bilancini, tabelle alimentari o specchi, insomma. Ci si deve affidare soltanto al proprio, sano, appetito.
6. ascolta la tua fame: se gli uomini sono fondamentalmente organismi animali, e gli animali mangiano quando hanno fame, perché noi non possiamo fare altrettanto? Le persone naturalmente magre non passano la giornata a programmare i pasti: ascoltano la fame, mangiano quando chiama, smettono quando sono sazi. E si gustano fino in fondo quello che mangiano, con piacere e senza sensi di colpa: così non incappano nella fame nervosa che genera quasi il 30 per cento del nostro apporto calorico quotidiano. Quando vi capita di sfogare le frustrazioni davanti alla dispensa, lasciate da parte inutili sensi di colpa. Molto più costruttivo fare subito una bella corsa per bruciare le calorie appena prese. Ma l'ideale è riuscire, ancora prima, a farsi una domanda: in quale altro modo posso colmare il mio stato d'animo? Le soluzioni sono tante. Guardare un film comico, per esempio (scoprirete che ha lo stesso potere rallegrante di una fetta di torta!). E anche telefonare all'amica spazza via la noia, molto più di un sacchetto di patatine.
7. condividi il pasto con gli altri: c'è un modo infallibile per riconoscere una donna a dieta: a tavola con gli amici, è l'unica che si guarda bene dal fare assaggiare il suo piatto agli altri. Per forza, è così ossessionata dalle porzioni che guarda al cibo con senso di possesso. La magra naturale, invece, prende tutto ciò che vuole. E non ha nessun problema a condividere le sue portate: così facendo, infatti, ordina di più, ma mangia di meno. Se vi riconoscete nel primo profilo, cambiare rotta vi farà stare molto molto meglio. Quando si esce a cena bisogna sentirsi libere di mangiare come (e con) le altre persone.Non serve a nulla limitarsi a un'insalata, se poi si muore dalla voglia di ordinare una pastasciutta: finisce che ci si sente "diverse" e quando si torna a casa si sfoga la frustrazione svuotando il frigorifero. E, allora, ordinate ciò che più vi piace e offritelo a chi è a tavola con voi. Altro consiglio è quello di ordinare i propri piatti preferiti e mangiarne solo mezza porzione! Da copiare.
8. non mangiare ciò che non ti dà piacere: pensare (e agire) da persona magra nel Dna, significa ammettere che c'è un momento in cui anche il dessert più buono del mondo non procura più l'immenso piacere del primo assaggio. E a quel punto, perché finirlo a tutti i costi? Chiunque è in grado di percepire quando raggiunge questa soglia: basta ascoltare quella vocina che, per quanto flebile, ci dice che siamo contente così, possiamo anche posare la forchetta. Per spegnere il desiderio di mangiare un tiramisù fino all'ultimo cucchiaio, basta pensare che, se mai ci dovesse tornare la voglia di quel dolce, possiamo sempre ordinarlo alla cena successiva, nulla ce lo vieta. A tutte ad esempio può capitare di cucinare troppa pasta: ma una magra naturale non si ostina a mandare giù fino all'ultima forchettata. La vera saggezza sta nel mettere subito da parte il di più» dice l'autrice del bestseller americano. Possiamo mangiarlo così com'è il giorno seguente oppure riutilizzarlo per cucinare qualcos'altro. La filosofia è da adottare al volo, ma attenzione ai trabocchetti della mente. Sapere che nel frigo c'è qualcosa di pronto può essere una tentazione a cui è difficile resistere. Se siete consapevoli di essere così, cominciate ad allenarvi: cercate di imparare a calibrare bene le dosi, di fare la spesa in modo oculato e di preparare soltanto quello che serve per il pasto»
9. diventa un po' schizzinosa: non è un caso se certi grissini viventi appaiono sempre un po' snob. Anche di fronte a un buffet: lo guardano, lo riguardano e solo dopo diversi controlli scelgono cosa mettere nel piatto. Sarà pure antipatico, ma è un comportamento da copiare. Osservate con attenzione il vassoio dei dolci, siete sicure che le creme siano davvero fresche? E quei formaggi, guardateli bene, forse sono gli stessi che mangiate anche a casa. Se è così, potete farne a meno senza troppi rimpianti. Bisogna imparare a considerare il cibo per quello che è: ovvero qualcosa che aiuta a stare meglio. E allora, siate selettive come le magre naturali. Non può andare bene qualsiasi cosa, purché sia commestibile: dev'essere appena fatta e preparata con cura. E diversa dal solito. Che sia davvero un piacere per il palato. Le persone naturalmente magre mangiano esattamente quello che desiderano in quel momento: non si accontentano di un surrogato o di “quello che c’è in casa. Perchè soddisfare con il sorriso la voglia di un pezzo di formaggio è molto meglio che passare il pomeriggio a ingurgitare quantità di frutta o cereali per placare la frustrazione.
Si può essere amanti della buona tavola, senza rimetterci il girovita. Il trucco è cucinare cibi belli, oltre che buoni. Se un piatto è presentato bene, è molto più appagante e ne basta meno per sentirsi soddisfatte.
Privilegiate gli alimenti più sani, biologici, di stagione e possibilmente locali. Perché oltre a essere digeribili, regalano più energia e aiutano a stare meglio. E una volta che l'organismo ne ha apprezzato i vantaggi, è più difficile che si lasciarsi tentare da cibi raffinati o ricchi di grassi. Il risultato è un modo di alimentarsi che non somiglia a una dieta, ma vi aiuta a perdere i chili di troppo, senza farvi sentire a stecchetto.
10. sport per puro piacere: le persone naturalmente magre di solito praticano molti sport, in modo regolare ma non imposto. Fanno esercizio per il puro piacere di farlo, perché si divertono, amano stare all’aria aperta e avere muscoli tonici e scattanti. Il che è ben diverso dal senso di oppressione del “dover fare”. Rubare questo segreto significa ancora una volta prestare attenzione ai messaggi del nostro corpo e del nostro cervello: cosa mi va di fare? Che sport mi piace? Queste sono le domande importanti! Se poi vi capita di sfogare le frustrazioni davanti alla dispensa, lasciate da parte inutili sensi di colpa. Molto più costruttivo fare subito una bella corsa per bruciare le calorie appena prese. Ma l'ideale è riuscire, ancora prima, a farsi una domanda: in quale altro modo posso colmare il mio stato d'animo? Le soluzioni sono tante. Guardare un film comico, per esempio (scoprirete che ha lo stesso potere rallegrante di una fetta di torta!). E anche telefonare all'amica spazza via la noia, molto più di un sacchetto di patatine.
11. atteggiamenti positivi: di solito le persone naturalmente magre hanno anche una visione positiva di se stessi e della propria vita, e questa è la chiave che le mantiene in forma. Guardarsi allo specchio con soddisfazione, non lasciarsi influenzare dalle pressioni esterne e dal giudizio degli altri, non essere troppo critici con se stessi… in una parola, volersi bene: è questo il segreto della felicità che rende naturalmente magri e in forma!
12. niente paragoni, tu sei tu: le magre naturali guardano le donne asciutte, certo. Ma la loro attenzione si posa su dettagli diversi dal peso il taglio, il colore dei capelli, l'abbigliamento. Fatelo anche voi. È un atteggiamento da imitare, se si vogliono evitare paragoni che portano solo frustrazione. Anche perché il corpo di ogni persona è diverso: cambiano le misure delle ossa, il metabolismo, la forma delle curve. E allora, è impossibile pensare di diventare una taglia zero, se si è alte un metro e settanta. Non solo. Cambiando la prospettiva, capita spesso di vincere la sfida anche con le star più invidiate del mondo.
13. vivere una vita “d’istinto”, ricca e soddisfacente: hai mai provato a fare qualcosa solo perché ti è venuta voglia di farla? A sconvolgere il programma della giornata per fare una passeggiata nel parco o per entrare in un cinema all’improvviso? Le persone naturalmente magre, sì: hanno scoperto, forse senza saperlo, che una vita ricca e soddisfacente permette di ottenere il meglio da qualsiasi situazione, dieta compresa.

mercoledì 22 dicembre 2010

7 cose da fare per essere più felici


1. prendi consapevolezza del tuo valore: invece di focalizzarti continuamente sui tuoi difetti, prova a concentrarti sui tuoi punti di forza. Poi scrivili. Fai una lista dettagliata di tutti i tuoi pregi. Tienitela bene in vista e rileggitela spesso. Se ti concentri solo sulle tue imperfezioni (vere o presunte), continuerai a vedere solo quelle. Se invece ti focalizzi sui tuoi lati positivi, comincerai ad acquisire la giusta consapevolezza del tuo valore.
2. cerca di fare cose divertenti: ogni giorno impegnati per fare qualcosa di divertente e di piacevole. Il buon umore fa bene allo spirito, scarica le tensioni e rilassa mente e corpo. Ridere, poi, fa lavorare tutti i muscoli del diaframma, del viso e dello stomaco mantenendoli giovani e tonici, rafforza il sistema immunitario, riduce lo stress, rilascia endorfine e aumenta l’afflusso di sangue al cervello.
3. fai qualcosa per gli altri: La generosità fa bene. Fa bene agli altri, ma fa bene soprattutto a te: migliora la tua autostima, aggiunge serenità e dà maggior senso alla tua vita.
4. raddrizza la tua postura: basta semplicemente raddrizzare la schiena, respirare profondamente e sorridere, per sentire immediatamente più energia in corpo, più forza e più assertività.
5. concentrati sul presente: vivere di ricordi o di ansie per il futuro, significa, di fatto, sprecare risorse che puoi utilizzare oggi per vivere al massimo la tua vita presente. Il passato è già andato, il futuro non c’è ancora. Solo il presente esiste veramente. Usa tutte le tue energie per migliorare il tuo presente.
6. coltiva pensieri ottimisti: se ti convinci che “tanto andrà male”, il tuo umore si adeguerà e ti comporterai come se le cose fossero davvero andate male. Puoi invece prendere in prestito una tecnica che è parte dell’allenamento di molti atleti professionisti. Oltre agli allenamenti fisici, si allenano mentalmente, visualizzandosi mentre raggiungono i loro obiettivi. Focalizzarti sulla tua riuscita, non solo migliora il tuo umore e ti dà le giuste energie per riuscire, ma evita che per “confermare le tue previsioni”, inconsciamente ti metta i bastoni tra le ruote da solo.
7. circondati di amici: è scientificamente dimostrato, si trasmette da persona a persona e per farlo ha bisogno del contatto fisico così come avviene per il raffreddore. Secondo gli studiosi il contagio avviene grazie all’empatia e ai neuroni specchio. Se osserviamo infatti qualcuno che manifesta un sentimento il nostro cervello tende a sintonizzarsi su quello stesso stato emotivo attivando le stesse aree che sono in funzione in chi abbiamo di fronte. Le emozioni si trasmettono facilmente tra gli individui, accade per la gioia come per la commozione e il pianto. Chi possiede amici, partner o parenti felici possiede il 9 per cento di possibilità in più, rispetto alla media, di sentirsi anch’egli soddisfatto. A quanto risulta il contagio della felicità non si limita al contatto diretto, riuscendo a penetrare fino a tre gradi di separazione, vale a dire che l’amico dell’amico di una persona ottimista e sorridente senza saperlo è anch’essa più felice grazie a lei. Assurdo ma vero: persino un estraneo, qualcuno che non abbiamo mai conosciuto né incontrato può migliorare il nostro umore. Immaginabile dunque quanto siano importanti le persone che abbiamo vicino e quanto sia utile circondarsi di facce sorridenti, di amici ottimisti, di vicini di casa sereni e fiduciosi nel futuro.

10 regole per dormire bene


1. alimentarsi in modo corretto: sono da preferire cibi leggeri e cucinati in modo semplice. Esistono degli alimenti che hanno la capacità di favorire il relax e di indurre il sonno, perché contengono triptofano , una sostanza che rilassa in modo naturale che si trova nelle uova , nel pesce , nel latte , nello yogurt , nei legumi e nella frutta secca . E' necessario assumere cibi ricchi di vitamina B6 , che favorisce l'assorbimento del triptofano. Allora via libera a riso , orzo , carni bianche e banane . Vanno bene frutta , verdura e yogurt che contengono potassio , un minerale che regola la contrattilità muscolare e cardiaca. Una sua carenza può essere causa di insonnia .
2. bere una tisana rilassante: tipo camomilla , tiglio , verbena , fiori d'arancio ,passiflora o valeriana possono, con il loro effetto rilassante, aiutare a calmarci.
3. non affaticarsi troppo: optare per attività leggere, evitare di lavorare dopo cena e leggere libri non troppo impegnativi.
4. dormire in una stanza fresca: la temperatura ideale non dovrebbe superare i 18° C . Nei periodi caldi utilizzare il climatizzatore o le pale al soffitto.
5. coricarsi sempre alla stessa ora: l'ideale è intorno alle 22.30 orario che asseconda il normale ritmo di alternanza luce-buio. E' a quest'ora che la temperatura del corpo si abbassa, che la pressione arteriosa cala e si avverte un piacevole torpore.
6. eliminare gli alcolici e bevande eccitanti come tè, caffè e energy drink ricchi di caffeina: sono sostanze eccitanti che vanno ridotte.
7. evitare il fumo: che risulta essere un eccitante.
8. non vedere la televisione: le immagini che scorrono in fretta stimolano la retina che è direttamente collegata all'ipotalamo la zona del cervello che regola il ritmo sonno veglia .
9. alzarsi dal letto se non si riesce a prendere sonno: se dopo una mezz'oretta non ci siamo ancora addormentati allora è inutile stare a letto , meglio alzarsi e dedicarsi ad un'altra attività che possa rilassare la mente.
10. provare delle tecniche di rilassamento: chiudere gli occhi, respirare profondamente e visualizzare mentalmente un immagine che ci tranquillizzi: il mare al tramonto, un bosco, etc.
11. dormire a pancia in su: per un riposo ristoratore, la posizione ideale è dormire supini. In questo modo si evitano dolori al collo e alla schiena, perché la colonna vertebrale è ben allineata, e si respira più correttamente. Le donne in gravidanza, invece, dovrebbero dormire sul fianco destro, per aumentare il flusso di sangue verso il bambino.

domenica 5 dicembre 2010

6 consigli per diminuire la circonferenza delle cosce



1. scegliere regimi dietetici equilibrati che possono essere seguiti per lunghi periodi senza arrecare danni all’organismo: un esempio di regime alimentare equilibrato è quello della dieta mediterranea ma basta seguire dei principi generali semplici per ottenere risultati: cercare di fare tre pasti giornalieri più due spuntini - ogni pasto deve rispettare l'equilibrio tra nutrienti - limitare il consumo di cibi grassi carni rosse, fritture e dolci - i farinacei (pasta, riso) è meglio consumarli a pranzo, ma sempre con moderazione – evitare lo zucchero. Non è un segreto, lo zucchero non fa bene alla linea, e in più aumenta il giro di cosce e glutei! Semaforo rosso per le caramelle, i dolci, i gelati ma anche le bibite gassate e gli alcolici – consumare molta frutta e verdura. Ricche di vitamine e minerali, frutta e verdura sono ottimi per la salute ma anche per la linea, dato che contengono poche calorie. Diversi studi hanno dimostrato che verdura e frutta ricche di vitamina C, come peperoni, rucola e kiwi, prevengono la comparsa delle smagliature, ma vanno consumati crudi e freschi. Esagerare con formaggi e carne, invece, ne favorisce la comparsa perché rendono meno elastico il collagene, la proteina che dà compattezza alla pelle.
2. bere molto: le cosce sono la parte del corpo che risente maggiormente della ritenzione idrica, quindi bisogna costantemente drenarle. Bevi almeno un litro e mezzo di acqua al giorno per eliminare le tossine e fai largo uso di zuppe e bevande calde come il tè.
3. ridurre il consumo di sale: il sale favorisce la ritenzione idrica. Diffida dei piatti pronti, che spesso ne contengono molto, e anche dell’acqua gassata.
4. le creme: a base di caffeina o di guaranà, rinfrescanti o ad effetto termico, in commercio esistono numerose creme studiate per assottigliare le cosce ed eliminare la cellulite. Non dimenticare che la crema è molto più efficace se viene associata ad un massaggio linfodrenante, che riattiva la circolazione del sangue. Una volta alla settimana usa un esfoliante per rimuovere le cellule morte e permettere alle creme di penetrare meglio.
5. la doccia fredda: rimedio della nonna, la doccia fredda, per quanto penosa, ha dimostrato la sua efficacia. Dopo aver fatto il bagno o la doccia, passati un getto d’acqua fredda sulle cosce: il freddo riattiva la circolazione e tonifica la pelle.
6. non portare pantaloni troppo aderenti: l’abitudine di indossare indumenti stretti, che rallentano la circolazione, è decisamente dannosa.

venerdì 26 novembre 2010

10 cose da fare per svegliarsi sexy e felici


1. Allenare il sex-appeal: il primissimo suggerimento è di ordine mentale. È fondamentale convincersi di essere affascinanti anche senza la solita armatura di look, make up e accorgimenti vari. Il sex-appeal è qualcosa di molto profondo e radicato nella personalità di una donna e può uscir fuori in vari modi. La mattina puoi essere ammiccante per la grazia con la quale ti muovi o scendi dal letto, o per il tono di voce suadente col quale rivolgi le prime parole a lui. L'importante è che tu mantenga intatta la tua sicurezza e il tuo atteggiamento naturale: la seduzione viene principalmente da lì. I primi tempi, ciò potrà apparire innaturale e difficile, ma la forza di volontà non è altro che un muscolo.
2. Aiutarsi con la giusta cena: spesso non ci si sente sufficientemente sexy al risveglio per colpa dell'alito cattivo, causato da quei cibi che rallentano la digestione e permangono più a lungo a livello gastrico. Quindi è importante fare attenzione a tutti quegli alimenti caratterizzati da grassi di origine animale (formaggi, soprattutto se stagionati; uova; latte; gelato, a meno che non sia di frutta, soia o riso) e poi, come noto, l'aglio, la cipolla. Non sempre però si può star lì a decidere nei dettagli il menu della cena. Perciò, se capita di mangiare qualcosa di poco raccomandabile per l'alito del mattino si può ricorrere a piccoli rimedi naturali:prima di andare a dormire, può aiutare bere una tisana che aiuti la digestione; ottima quella a base di piante fresche come anice e cardamomo.
3. Coccolare il senso dell’udito: evitare il rumore martellante e ossessivo della sveglia e preferire melodie che ci possano far sperare in una buona giornata. Per quelle che si prospettano impegnative, può aiutare qualche pezzo hard rock, se invece promette stress o tensione, un pop rilassante è quello che ci vuole. Ci sono anche in commercio sveglie che riproducono suoni naturali, per illuderci di essere immersi nella natura poco prima di finire imbottigliati nel traffico verso il lavoro.
4. Risvegliare il senso dell’olfatto: cominciare la giornata con l’odore giusto può essere un’ottima strategia, perché l’olfatto è il più potente dei sensi, che ha più presa sulla nostra emotività. La scelta della fragranza rispecchia i gusti personali. In questo senso, un'altra dritta è quella di spruzzarsi un'acqua profumata prima di andare a dormire. Sarà utile anche per conciliare il sonno.
5. Stimolare il senso del tatto: questo senso si può rivelare un buon alleato nella lotta per un buon risveglio. Le lenzuola devono essere fresche e in fibre naturali per permetterci di riposare meglio, perché aiutano la traspirazione. Il pigiama dovrebbe essere di lana, cotone o lino. È fondamentale che sia ben caldo e morbido. Il piumone può tenerci al riparo dal freddo durante la notte, ma il delicato movimento che ci spinge a mettere i piedi sul pavimento non può che essere avvantaggiato da un pigiama che non ci espone ai rigori del freddo.
6. Massima attenzione al senso del gusto: la colazione è il pasto più importante della giornata, ma doverla mettere insieme al mattino, ancora semi-addormentati, non può che impoverire la preparazione. Meglio allora pensarci la sera, prima di andare a dormire. Riempire la macchina del caffè, mettere tazze, stoviglie, cornflakes, pane da tostare e zucchero su un vassoio, al centro della tavola. Al risveglio, trovare tutto pronto vi farà sentire come in albergo.
7. Sviluppare il senso della vista: i colori e l’ambiente sono fondamentali. Svegliarsi in una stanza colorata, curata e profumata, favorisce uno stato d'animo positivo e regala energia perciò, oltre a curare la tua persona, presta attenzione anche alla location nella quale vai a dormire e al letto. Nel dettaglio, il verde è l’ideale per rilassarsi, mentre la luce della lampada da comodino dovrebbe essere blu: secondo la cromoterapia, è il colore che ha un effetto ansiolitico maggiore. L’ideale per addormentarsi in fretta, e tenere lontane le preoccupazioni, al risveglio. Per completare questo senso di armonia, lasciate un libro aperto sul comodino. Qualcosa di saggio ma anche veloce da leggere, come una massima zen o un haiku, le poesie giapponesi da diciassette sillabe.
8. La scelta del pigiama: il look giusto per andare a dormire è quello che ci permette di stare comode e di rilassarci. L'importante, però, è far coincidere la tipologia dell'abbigliamento scelto con la propria personalità e l'umore del momento. E poi a volte basta davvero poco per rendere sexy persino la mise notturna più sportiva. Se si ama l'abbinamento short larghi + t-shirt, si può puntare a una maglietta dallo scollo ampio, in modo da rimanere con una spalle più scoperta dell'altra. Oppure, ripiegare su boxer o camicia da uomo,per sentirsi più vicine al mondo maschile e molto, molto sexy. Oltre a ciò è possibile ispirarsi a varie tipologie d’abbigliamento. Ecco alcune mise: 1)Per la donna dallo spirito burlesque: stile anni '50, un po' chanel, un po' retrò, fatto di baby doll e, perché no, comprensivo di mascherina per il viso abbinata alle lenzuola di seta. 2) Per la donna sportiva o androgina: stile easy, short + canottiera. 3) Per la donna dall'animo "filosofeggiante": mise colorate, che danno l'impressione di andare a letto con addosso la primavera. 4)Per la donna più dark e noir, tutta tatuaggi o piercing: stile anni cinquanta più spinto e basato su contrasti, come chateaux di seta nera e completino pin up. 5) Per la donna che ama variare: via libera all'alternanza di stili, ora quello bon ton, ora quello più aggressive... L'importante è sentirsi bene e a proprio agio.
9. Accorgimenti per non svenire davanti allo specchio: puntare su una pelle luminosa. Prima di andare a letto: usa sempre il latte detergente e il tonico: per potenziare l'effetto di quest'ultimo, tienilo in frigo. Se al mattino soffri di borse od occhiaie e vuoi prevenirle, fai degli impacchi di camomilla o acqua di rosa. Appena, ti svegli: lavati il viso con acqua fredda e un sapone liquido e applica una crema idratante. Per la zona occhi, usane una specifica che favorisca un aspetto luminoso e disteso.
10. Esercizio tibetano: se il risveglio dovesse continuare a essere traumatico, questo esercizio-shock può rivelarsi utile. Consiste nello sfregarsi forte le orecchie, premendole verso la testa. Ripetere il movimento venti volte. Se non bastasse, si può continuare con una serie di lunghi e reiterati auto-massaggi sulle parti critiche del nostro corpo: gli occhi, la fronte, lo stomaco, il petto.

giovedì 25 novembre 2010

52 spezie da tenere in dispensa


1. Aglio: Si trova tutto l'anno ma l'aglio fresco va dalla metà di giugno fino alla metà di agosto. Contiene un olio essenziale, oligoelementi, sali minerali, vitamina A, B1,B2, PP e C. E' uno dei più potenti battericidi naturali, è espettorante, antisettico, e ipotensivo; stimola il cuore, facilita la circolazione e depura il sangue. Viene usato per cucinare o come infuso per curare dolori reumatici, bronchiti, influenza o pressione alta. E' sconsigliato a chi soffre di pressione bassa, irritazioni all'intestino, ai malati di fegato e alle gestanti. Soprattutto nella cucina mediterranea, l'aglio rappresenta la spezia più conosciuta ed è un ingrediente indispensabile. Viene usato negli arrosti di carne o su piatti di pesce, per il pesto alla genovese e per l'abbacchio; nelle verdure saltate o in altre ricette serve solo a dare sapore all'olio e poi si elimina, in questo modo è più digeribile. Lo spicchio di aglio va sbucciato e inciso per la lunghezza per togliere il germoglio verde che provoca cattivo odore e indigeribilità. L'aglio è anche molto indicato per profumare un'insalata: sbucciate uno o più spicchi, schiacciateli e metteteli a macerare nell'olio che userete per condire l'insalata.
2. Alloro: conosciuto già dai tempi dell'imperatore Tiberio che lo portava come corona durante i temporali perché si diceva che allontanava i fulmini. Dell'alloro vengono usate le foglie che si raccolgono tutto l'anno e queste più sono giovani e più hanno principi attivi. L'alloro è ricco di olio essenziale che è impiegato per le distorsioni o i dolori reumatici; è stimolante, diuretico, stomachico, espettorante e antipiretico. Un infuso di alloro aiuta la digestione e combatte i dolori di stomaco, l'inappetenza e l'influenza. In cucina viene usato soprattutto per aromatizzare zuppe, selvaggina, brasati, stufati, pesci e castagne lessi e olive marinate.
3. Aneto: contiene un olio essenziale che agevola la digestione; è diuretico, antispasmodico e vermifugo. Una tisana di aneto calma il vomito e il singhiozzo, quindi è l'ideale per le coliche dei bambini; mentre una tisana con la radice di aneto è ideale contro l'influenza. E' una spezia simile al finocchio ma con un odore più pungente. In cucina è usato nelle insalate, agnello e pesci grassi.
4. Anice: è stomachico, aiuta quindi la digestione ed è consigliato alle donne che allattano perché favorisce la secrezione lattea. Non si deve prendere a grandi dosi perché la sua essenza è tossica. Si usa in cucina per aromatizzare i piatti, per fare infusi e per dare sapore a creme, dolci e frullati. Di gusto gradevole e delicato.
5. Basilico: va consumato preferibilmente fresco e quindi nel periodo che va dalla primavera a fine estate. E' stimolante, antispasmodico e disinfettante; è utile nell'alitosi, ansia, stanchezza ed emicranie. Viene usato di solito crudo sulle pietanze per aiutare la digestione o come infuso contro l'influenza, crampi ecc... In cucina è una spezia tra le più usate e dà aroma alle insalate, caprese, minestre, zuppe di verdure, ossibuchi, costolette, sughi e per fare il famoso pesto alla genovese; inoltre viene usato anche per fare liquori digestivi.
6. Borragine: contiene vitamina C, ha un'azione mucolitica e stimola l'adrenalina. Si utilizzano le foglie fresche ed è ottima per l'insalata, mescolata allo yogurt o a formaggi freschi; si trova anche in alcune ricette di torte.
7. Cannella: insaporisce il brodo di pesce o di carne e soprattutto è ideale con i dolci; può essere messa anche nella frutta cotta, marmellate, biscotti e cocktails. Disponibile sia in rotoli di corteccia che in polvere, è utilizzata sia in numerosi piatti agrodolci.
8. Capperi: stimolano l'appetito e favoriscono la digestione; in Africa vengono addirittura usati per i disturbi gastrointestinali. In cucina vengono impiegati in tantissimi piatti: pizza, ragù, uova, insalate di pesce, insalate, salse, polpette... ma in qualsiasi modo si cucinano vanno sempre aggiunti crudi alle pietanze.
9. Cerfoglio: ha origine russa ma oggi si trova in tutti gli orti; ha foglie dal sapore simile al finocchio. Contiene vitamina C e di solito viene mangiato crudo; soprattutto è molto usato nella cucina francese. E' ideale per pesce, crostacei, salse delicate, uova, verdure e pollo.
10. Chiodi di garofano: sono i germogli di un albero sempreverde, se vengono usati poco stimolano l'appetito, un uso eccessivo provoca l'irritamento delle mucose. In cucina sono usati soprattutto nella cacciagione, nei ripieni di carne, conserve di frutta, verdure, pesce, dolcetti natalizi e nel vin brulè.
11. Citronella: erba asiatica tipica della cucina vietnamita dal forte profumo di limone usata anche in cosmetici e medicinali. E' ideale cotta per profumare pesce, frutti di mare, curry, pollo e frutta.
12. Coriandolo: ha sapore intenso ed è usato sottoforma di foglie per dare sapore a minestre, pesce, insalate, pomodoro, avocado, pollo, riso e verdure; sottoforma di semi per pesce al forno, carne, sottaceti, verdure cotte, torte salate, salse e sformati; la radice fresca per salse e stufati.
13. Crescione: è un ottimo condimento per le insalate, formaggi freschi, panna, salse e maionese.
14. Cumino: è di origine orientale ed ha un aroma molto forte assomigliante al pepe. Ad esempio in India viene usato per insaporire carne, cuscus e verdure e in Marocco viene usato per insaporire la carne d'agnello.
15. Curcuma: ha proprietà aromatiche molto forti e va usata quindi con moderazione; è ottima per dare sapore a risotti, pasti indiani e frittate. Può essere utilizzata per accentuare la colorazione dello zafferano.
16. Curry: è molto usato in oriente per insaporire pesci, riso e insalate.
17. Dente di leone: si può trovare nei prati non coltivati e si utilizzano tutte le sue parti; contiene molto ferro ed ha effetti diuretici. In cucina viene impiegato per condire insalate, in Francia usano friggere i suoi fiori e in Germania lo condiscono con olio, aceto e speck.
18. Dragoncello: ha aroma di anice e menta; stimola la digestione e viene usato in molte ricette, soprattutto nella cucina francese, ma anche per aromatizzare uova, pesce soprattutto salmone, funghi, pollame, insalate e per aromatizzare l'aceto.
19. Erba cipollina: ha foglie dal sapore di cipolla e serve per dare sapore a salse, formaggi freschi, pesce, uova e minestre. Contiene vitamina C, fosforo e oli essenziali.
20. Estragone: in cucina si usa soprattutto nelle insalate e nelle salse (maionese, salsa verde, olandese).
21. Fieno greco: stimola l'appetito e favorisce la digestione. In cucina viene impiegato per fare il pane, nei formaggi e nel burro, nel pesce, nei minestroni o zuppe in genere.
22. Finocchio selvatico: contiene amido, zucchero, pectina ed olio essenziale balsamico. Si usa negli infusi per l'aumento della secrezione lattea, per la digestione e contro la nausea, in cucina i semi servono per aromatizzare i piatti, dolci e liquori; mentre i fusti e i germogli, vengono usati in insalata o come aroma per brodi, arrosti e pasta con le sarde. Non se ne deve abusare perché l'anetolo contenuto in esso in dosi massicce provoca convulsioni.
23. Ginepro: è ricco di resina, olio essenziale, acido assalico e malico. E' balsamico, disinfettante, tonico e antireumatico. In infuso serve per i bruciori di stomaco, problemi diuretici e mestruazioni irregolari. Le sue bacche vengono usate soprattutto per fare liquori, ma anche in cucina per dare aroma al salmì e al brasato, per la selvaggina e per agevolare la digestione della carne, dei cavoli e dei crauti. Non si deve abusare delle sue bacche perché contengono terpeni che in dosi elevate provocano irritazioni ai reni; inoltre è sconsigliato a chi ha problemi digestivi.
24. Gomasio: è utile contro l'acidità di stomaco; per il suo contenuto di sale marino nelle pietanze, se lo si usa, non va mai aggiunto il sale e questa spezia non va mai cotta. In cucina viene impiegato nei risotti, nelle insalate, in tutti i vegetali e cereali crudi e nella cucina orientale.
25. Harissa: stimola l'appetito ed è un disinfettante. In cucina viene impiegata nel cuscus, nelle insalate, nei risotti, per insaporire minestroni, pesce, salse e selvaggina.
26. Lauro: in cucina serve per aromatizzare arrosti, umidi, minestroni e frittate.
27. Macis: è l'involucro della noce moscata che viene pestato e aggiunto per dare aroma prima di ogni fine cottura. Stimola l'appetito e in Asia è usato come eccitante. In cucina viene impiegato nelle polpette di carne, nei canederli, nella selvaggina, ma anche in prodotti di pasticceria e dessert.
28. Maggiorana: è parente stretta dell'origano ma dal profumo più intenso e particolare. Contiene olio essenziale, tannino e sostanze amare. Si utilizzano le foglioline secche sbriciolate. Viene usata in cucina per particolari preparazioni, per ripieni di pollo, verdure, ragù e salsa curry.
29. Malva: contiene potassio, calcio, vitamine e pectina. E' lassativa emolliente e oftalmica. Viene mangiata come verdura contro la stipsi; in infuso per le irritazioni della bocca, stomaco, reni e per la tosse. In cucina si usano i germogli, le foglie (per insaporire risotti e minestre) e i fiori freschi ( per le insalate).
30. Melissa: è ricca di oli essenziali, tannino, sostanze amare e amido. In infuso per vertigini, nervosismo e per stimolare l'appetito; mentre in cucina si usa per insaporire bevande, insalate, frittate, carne, pesce, e per aromatizzare liquori ed aceto. E' una spezia di facile digestione.
31. Menta: è ricca di sostanze amare, resina e di olio essenziale che contiene mentolo, che è usato come anestetico. Essiccata e messa sul cibo favorisce la digestione ed in infuso contro il nervosismo, diarrea e mestruazioni irregolari. Il tè alla menta è digestivo e rinfrescante. Viene usata soprattutto nella cucina romana sottoforma di foglie fresche per insaporire verdure, frittate, legumi, pollo, pesce o per guarnire dolci. Non si usa la menta piperita che serve solo ad aromatizzare liquori e dolci.
32. Mirto: ha un sapore particolare e il suo decotto di foglie è indicato per le infezioni dell'apparato respiratorio. In cucina i rametti vanno cotti nelle grigliate, specie di agnello o di maiale, che ne esalta il sapore o nella cottura del pollo lesso; mentre le foglie secche o i frutti per le salse e le insalate.
33. Noce moscata: stimola l'appetito e favorisce la digestione; nei paesi dell'Asia viene usato come narcotico. In cucina è impiegata nelle creme di pollo, funghi e asparagi, nelle salse bianche o per il pesce, nelle zuppe di pesce, nei pasticci d carne o di verdure, ma anche nella pasticceria.
34. Nigella: sono dei semi bruni che stimolano i succhi gastrici e rafforzano le difese immunitarie; contengono oli essenziali. In cucina viene impiegata nel pane speziato, nelle insalate, nei formaggi, nelle salse, nei pasticci e nei piatti a base di carne.
35. Origano: tipico della cucina mediterranea, molto utilizzato anche nel centro America dove viene usato soprattutto per esaltare il pomodoro. Contiene olio essenziale profumato e aromatico, tannino e sostanza amara; dà sollievo in caso di tosse e mal di gola. Dell'origano fresco si utilizzano le foglioline, mentre in quello secco si utilizza la sommità fiorita sbriciolata. E' molto usato in cucina soprattutto nelle insalate, carne alla pizzaiola, pizze, salse di pomodoro, passati di verdure e pizza.
36. Ortica: è ricca si clorofilla, vitamina C e sali minerali. In infuso depura l'organismo, è contro l'anemia, artrite e reumatismi. E' una delle piante aromatiche più apprezzate in cucina perché ha un sapore delicato e viene usata per insaporire minestre e risotti, ma anche come verdura e nel ripieno di ravioli e frittate.
37. Paprika: sono dei peperoni dolci che vengono essiccati e macinati e prendono un sapore piccante. Stimola l'appetito ed è digestiva. Ne esistono di due tipi: dolce e forte; comunque l'importante è non farla cuocere a lungo perché con la cottura viene alterato il suo aroma e diventa amara. In cucina viene impiegata per piatti di carne, zuppe e marinature.
38. Pepe: contiene nitrato di potassio, glucosio, acidi, tannino, e olio essenziale, in cucina è usato nelle minestre, spaghetti alla carbonara, zuppe di pesce, arrosti, grigliate, umidi, ripieni, polpette e nelle salse.
39. Peperoncino: il peperoncino secco può essere ridotto in polvere (pepe di Cajenna) così i principi attivi sono meglio assimilati dall'organismo. Contiene numerose vitamine, sali, oligoelementi naturali, olio essenziale, lecitina e capsicina (alcaloide che gli da il sapore piccante). E' molto usato in cucina soprattutto nelle salse, nei piatti di carne, nelle zuppe e nel sugo all'amatriciana perché stimola la circolazione, regola l'intestino, per i reumatismi e perché è un antiossidante, disinfettante e sudorifero.
40. Prezzemolo: contiene sali minerali, olio essenziale, vitamina A e C. In infuso è diuretico e depurativo e regola il ciclo mestruale. In cucina è tra le erbe aromatiche più usate perché ha proprietà digestive e va aggiunto sempre alla fine della cottura. Viene usato nelle minestre, bolliti, umidi, pesce, ripieni, frittate, funghi, salse verdi, verdure e sughi. E' sconsigliato per le donne in gravidanza e in allattamento.
41. Rafano: proviene dalla Russia; viene usata la sua radice grattugiata che è molto piccante. In cucina è utilizzata per condire insaccati, pesce e verdure; ma a volte viene abbinata anche con cibi dolci come panna, mele e zucchero.
42. Rosmarino: nell'antichità il rosmarino era una pianta consacrata a Venere e i romani ci adornavano i loro altari; Carlo Magno lo fece coltivare nei suoi giardini come erba aromatica. Cresce da solo sulle coste o in riva al mare. E' ricco di olio essenziale. In infuso agevola la digestione, è contro le vertigini e l'inappetenza. In cucina è utilizzato sottoforma di rametti come aroma, soprattutto per carne e pesce alla griglia o arrosto, per l'agnello al forno e sughi. E' sconsigliato per le donne in gravidanza.
43. Salvia: in infuso per facilitare le mestruazioni, per la digestione, contro le bronchiti e come cicatrizzante. E' molto impiegata in cucina sia fresca che secca, per dare aroma a minestre, carni arrosto, fegatini di pollo, cacciagione, pesce e verdure. Si può fare anche un burro di salvia rosolando nel burro le foglie fresche di salvia fino a dorarle; serve per condire tutti i tipi di pasta ripiena. E' sconsigliata per le donne in allattamento.
44. Scalogno: si trova in estate ed è simile all'aglio ma è più piccante e di color grigio. E' molto digeribile perché contiene sali minerali ma è poco nutriente. E' usato come condimento ma tritato crudo è ottimo per preparare ogni tipo di salsa.
45. Senape: già nell'antica Roma si conoscevano gli effetti terapeutici di questa pianta ed era considerata anche un afrodisiaco e per questo veniva mescolata in bevande segrete. Le foglie servono per aromatizzare insalate mentre i semi essiccati, macinati e messi sotto aceto sono la base per la salsa di senape usata soprattutto con i wurstel.
46. Serpillo: è balsamico, antispasmo, e antisettico. In cucina, è molto usato, perché facilita la digestione e in infuso, contro l'influenza e l'inappetenza.
47. Tarassaco: ha un sapore aromatico e amaro; si mangia da solo o accompagnato ad altre verdure. Contiene vitamine soprattutto la C.

48. Timo: contiene olio essenziale, resina e tannino. In infuso viene usato per infezioni alle vie respiratorie, digestione e per regolare le mestruazioni. In cucina è impiegato per rendere i cibi più digeribili e per conservarli più a lungo; è adatto su carne,salsicce, ripieni, pesce, zuppe, cacciagione, bolliti, brasati, verdure, salse e sughi, inoltre per dare aroma ad aceto e liquori.
49. Trigonella: stimola l'appetito; viene impiegata per condire insalate, salse, fondute e formaggi. Si deve usare con moderazione per il suo aroma penetrante che può coprire il sapore degli altri cibi.
50. Vaniglia: impiega da 7 a 10 mesi prima di essere matura e non viene usata naturalmente ma manipolata a seconda dei paesi in cui viene prodotta. Stimola lo stomaco e non ha alcun tipo di controindicazioni. E' usata soprattutto nei dolci.
51. Zafferano: ha un odore aromatico, forte e sapore un po' amaro. E' utile agli ansiosi e a quelli che hanno digestioni difficili, è adatto anche per i dolori mestruali. In cucina viene usato soprattutto per le sue proprietà medicinali o per dare colore e proprio per le sue forti proprietà coloranti deve essere usato con moderazione; prima di usarlo comunque va sempre ammorbidito in acqua calda. Viene impiegato in tante ricette ma soprattutto nel risotto alla milanese, pasta e broccoli, paella, prodotti da forno... Nella cucina indiana è usato anche nella pasticceria.
52. Zenzero: è originario del sud-est asiatico, ma si trova anche in tutti i paesi tropicali; ha un aroma forte ed è digestivo e afrodisiaco. In cucina viene usata la sua radice essiccata e ridotta in polvere oppure fresca e tagliata a fettine, ma sempre su piatti già cotti; viene impiegato nelle zuppe, insalate di riso, salamoie, carni, selvaggina, verdure, ma anche con frutta cotta e torte.

mercoledì 24 novembre 2010

72 Cose da fare per essere ecologisti provetti

1. Non rastrellate l’erba. Il prato avrà bisogno di una quantità inferiore di fertilizzante e acqua se lasciate l’erba tagliata sul prato dopo averlo tosato.
2. Non rasate l’erba. Fate crescere un po’ di più l’erba del vostro giardino e non tagliate più di un terzo della sua altezza. Tagliarla troppo corta potrebbe essere dannoso per il prato e richiedere un maggiore uso di acqua e fertilizzante. Lasciare l’erba un po’ più alta fa bene al prato e aiuta a tenere sotto controllo le erbacce.
3. Piantate un albero. Gli alberi assorbono l’anidride carbonica, depurano l’aria e producono ossigeno. Ogni anno un albero può assorbire fino a 360 kg di CO2 mentre due alberi possono produrre 240 kg di ossigeno, la quantità d’aria respirata da una persona. Piantare degli alberi nel giardino di casa, oltre ad abbellire il paesaggio, può ridurre il consumo d’energia del 50% in estate e le bollette del riscaldamento del 25% in inverno.
4. Per ogni mezzo chilo di manzo che non mangiamo si risparmiano 18.000 litri di acqua, una quantità maggiore di quella utilizzata in 200 docce dalla durata di 5 minuti.
5. Usate contenitori riutilizzabili, ad esempio il cestino per il pranzo. Potete ridurre la quantità di rifiuti.
6. Non usate i prodotti usa e getta, così ridurrete il flusso di materiali ed energia nel sistema economico, con gran beneficio per l’ambiente ed i cambiamenti climatici.
7. Preferite i prodotti col vuoto a rendere. Riciclare una bottiglia integra consente un risparmio energetico 5 volte superiore alla fusione del vetro rottamato
8. La plastica è un prodotto inquinante e non biodegradabile. Sarebbe utile usarla per oggetti destinati a durare. Preferite confezioni di carta o cartone e contenitori di vetro.
9. Evitate le bibite in lattina, i contenitori di alluminio per essere prodotti emettono gas che provocano l’effetto serra poiché richiedono molta energia elettrica.
10. Raccogliete separatamente la carta sia in casa che sul posto di lavoro, riciclare la carta è molto importante.
11. Non trasformate in rifiuto qualcosa che potrebbe essere ancora utile. Vestiti, mobili, elettrodomestici vecchi ma ancora funzionanti possono ancora servire a qualcuno e anche questo contribuisce a salvare il clima.
12. La bicicletta naturalmente è il mezzo meno inquinante. Usatela al posto dell’auto o del motorino, farà bene anche alla vostra salute!
13. Prendete i mezzi pubblici, risparmierete anidride carbonica e soldi! E avrete sicuramente più compagni di viaggio!
14. Se proprio viaggiate in auto, mettetevi d’accordo con chi fa il vostro stesso percorso, insieme risparmierete soldi ed anidride carbonica!
15. Per lunghi percorsi utilizzate il treno, consuma meno energia e quindi non minaccia il clima. Inoltre è più sicuro e confortevole.
16. Al mare, la vela è meglio del motoscafo. Non puzza di benzina, è silenziosa, permette di ascoltare il mare e il suo profumo. Non inquina e non disturba la fauna marina, consentendoti di avvicinarti agli animali senza spaventarli.
17. Differenziate i rifiuti secondo le indicazioni che valgono nel tuo comune.
18. Ove possibile preferite materiali naturali o biodegradabili.
19. In ufficio utilizzate carta riciclata per le fotocopie.
20. Fate fotocopie fronte-retro.
21. Usate le fotocopie o le stampe sbagliate per prendere appunti.
22. Rivolgetevi alle aziende che recuperano toner per stampanti e fotocopiatrici.
23. Al supermercato scegliete prodotti con minor imballaggio.
24. Per la spesa portate sacche di cotone da casa.
25. Raccogliete le batterie esaurite e gettatele negli appositi contenitori.
26. Gettate medicinali scaduti e siringhe usate negli appositi contenitori.
27. Non mettete nei cassonetti del vetro o del multimateriale, ma in appositi contenitori, lampadine, neon e tubi catodici perché possono contenere vapori tossici e sostanze nocive per l’ambiente e la salute.
28. Schiacciate o riducete gli imballaggi per evitare che occupino troppo spazio.
29. Separate giornali e riviste dai loro involucri di cellophane.
30. Togliete la "finestra" di plastica dalle buste da lettera.
31. Prima di buttare il vetro cercate di lavare le bottiglie e i vasetti privandoli dei tappi.
32. Sciacquate le bottiglie in plastica (pet,pvc,pe) e i flaconi dei detersivi e schiacciateli nel senso della lunghezza, chiudendoli con il loro tappo.
33. Portate i rifiuti ingombranti, pericolosi (ad es. batterie auto, vernici, olii usati) e tutti quelli previsti alla stazione o isola ecologica più vicina a casa tua o chiamate il numero telefonico preposto al ritiro gratuito di questi.
34. Se avete un giardino potete produrre compost casalingo dai vostri scarti alimentari con le apposite compostiere domestiche e utilizzarlo come fertilizzante per le vostre piante.
35. Cercate di portare i rifiuti negli appositi cassonetti principalmente nelle ore serali, soprattutto d'estate.
36. Bere l'acqua del rubinetto riduce il quantitativo di rifiuti.
37. Per l’appartamento e per l’ufficio acquistate lampade compatte a fluorescenza ad accensione elettronica: sono più efficienti delle lampadine tradizionali, durano di più e fanno risparmiare energia e denaro.
38. Fate controllare periodicamente la caldaia, posizionate i radiatori in modo che sia agevolata la circolazione dell’aria e inserite dietro i radiatori pannelli riflettenti.
39. Se avete il riscaldamento autonomo dotatevi di un cronotermostato per sincronizzare l’accensione con la vostra presenza, altrimenti fate dotare il condominio di contatori di calore per poter valutare i consumi.
40. Gran parte del calore viene sprecato per il cattivo isolamento termico: isolate le parti esterne, montate infissi in legno con doppi vetri, spenderete meno per il riscaldamento e l’ambiente ne guadagnerà.
41. Valutate la possibilità di installare uno scalda acqua solare. Il risparmio energetico vi consentirà di recuperare la spese in 3-4 anni, dopodiché sarà tutto un guadagno!
42. Se avete scalda acqua elettrici sostituiteli con una caldaia a metano. E’ meglio utilizzare direttamente un combustibile, possibilmente quello meno inquinante.
43. Quando acquistate una lavatrice controllate i consumi d’acqua e di energia dichiarati. Effettuate solo lavaggi a pieno carico. Voi risparmierete soldi e il mondo risparmierà in emissioni di gas serra.
44. Se avete uno scalda acqua non elettrico, cioè solare o a metano, allacciate la vostra lavastoviglie direttamente all’acqua calda, disponendola il più vicino possibile allo scalda acqua.
45. Sciegliete frigoriferi a più comparti: avrete minori dispersioni durante l’apertura delle porte. Assicuratevi che il gas refrigerante non sia del tipo CFC o HCFC: distruggono l’ozono e provocano l’Effetto Serra.
46. Posizionate il frigorifero nel punto più fresco della cucina. Regolate il termostato su posizioni intermedie essendo di solito non necessarie le posizioni più fredde.
47. Alimentatevi con prodotti dell’agricoltura biologica: vi eviterà di ingerire residui di pesticidi, conservanti e coloranti. Anche il clima ne beneficerà, infatti l’agricoltura biologica richiede meno energia.
48. Evitate gli spazi vuoti nel tuo congelatore: più il frigorifero è pieno e meno aria fredda può fuoriuscire quando lo si apre, risparmiando energia.
49. Non disdegnate le novità e non fidatevi delle riviste di cucina che vi sconsigliano il forno a microonde. Cuocendo i cibi dall'interno si risparmia tempo e anche energia elettrica (circa il 50% rispetto al forno elettrico).
50. Mancano solo due minuti alla fine della cottura delle patate al forno? Spegnetelo! Il forno rimane caldo e mantiene la stessa temperatura ancora per un certo tempo. Risparmierete energia.
51. Ripara eventuali perdite dei rubinetti di casa.
52. Preferisci la doccia al bagno in vasca.
53. Scegli cassette per il WC a quantità differenziate.
54. Fai funzionare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e alle basse temperature.
55. Applica frangigetto o riduttori di flusso ai rubinetti di casa.
56. Quando ti lavi i denti, i capelli, ti radi o lavi le stoviglie a mano evita di far scorrere inutilmente l'acqua.
57. Utilizza contenitori che ti consentano il riutilizzo dell'acqua che usi per lavare gli alimenti o l'acqua di cottura della pasta; la puoi riutilizzare per innaffiare le piante e l'acqua di cottura è un ottimo sgrassante per lavare le stoviglie.
58. Innaffia le tue piante nelle ore serali e per il giardino preferisci un'irrigazione notturna e a micropioggia.
59. Chiudi sempre il rubinetto centrale dell'acqua quando ti allontani da casa per lunghi periodi.
60. Lava l'auto utilizzando un secchio e non l'acqua corrente.
61. Verifica che il tuo contatore dell'acqua non giri con i rubinetti chiusi, altrimenti è probabile che ci sia una perdita.
62. Non gettare mai nel water e nei lavandini: cotton fioc, cotone idrofilo, dischetti per il trucco, mozziconi di sigaretta, profilattici, collant, assorbenti, pannolini, cerotti e materiali plastici, lamette, rasoi, oli di frittura, grassi animali o vegetali, scarti alimentari, capelli. Tutti questi rifiuti bloccano e danneggiano le parti meccaniche dell'impianto di depurazione, aumentano il volume e resistono nel tempo causando l'intasamento del condotto di scarico.
63. Una periodica pulizia delle lampadine permette di ottenere maggiore efficienza… a costo zero!
64. A parità d’illuminazione, una stanza con pareti chiare è meglio illuminata di una con pareti scure.
65. In Italia si spendono circa 750 milioni di euro in eccesso perché… non si spegne la luce quando si esce dalle stanze!
66. adotta accorgimenti per non disperdere il calore: chiudi le tapparelle dopo il tramonto, utilizza doppi vetri, tappa gli spifferi.
67. Se hai più fonti di calore, meglio tenerle tutte accese a temperature moderate che delegare ad una sola, risparmi.
68. L'angolo studio è opportuno che la scrivania sia accanto ad una finestra, in modo da soddisfare il naturale bisogno di luce solare del nostro organismo.
69. Meglio studiare di giorno che di notte: la luce solare è a costo zero! Usa una lampada da tavolo con lampadina a risparmio energetico.
70. Stampa su carta riciclata.
71. Se usi piccoli apparecchi elettronici, come cellulare, lettore MP3, registratore portatile, preferisci quelli a batteria, magari con caricabatteria ad energia solare, che quelli a pile.
72. Arredamento di carta: oggi con carta e cartone riciclati puoi arredare casa: ci sono lampade da pavimento, poltrone ergonomiche, librerie di varia tipologia e contenitori per ogni uso. Sono oggetti belli, originali e rispettano l’ambiente: con il riciclo di una tonnellata di carta e cartone, infatti, si evitano emissioni per circa 210 Kg di Co2.

20 elementi per un guardaroba perfetto:


1. il tubino nero: il massimo della semplicità e dell’eleganza da reinterpretare con gli accessori.
2. i jeans: classici: leggermente elasticizzati e non scoloriti. Sono perfetti di sera e di giorno e sanno essere sia eleganti che sportivi. Se ne consigliano tre paia: uno classico dritto o a sigaretta, uno leggermente svasato in fondo ed uno più elegante per la sera.
3. i pantaloni: di cotone comodi e di buona qualità. Bianchi, neri o beige. L’importante è che siano eleganti.
4. le t-shirt: a manica corta o lunga leggermente sagomata. Immancabile quella bianca ma essenziali anche quelle nere e colorate, in jersey strecth. Da preferire quelle semplici a tinta unita o con qualche disegno poco impegnativo.
5. le canotte: in jersey o cotone, una liscia e tinta unita, una con applicazioni magari di paillettes per la sera.
6. la polo sagomata: semplice ed elegante, perfetta per il giorno.
7. le camicie bianche: bianche, classiche, sagomate, dal taglio maschile ognuna ha il suo fascino basta scegliere quelle che sentiamo più nostre.
8. il dolcevita: preferibilmente nero in cashmere.
9. golf e cardigan: in seta e cashmere in beige e in colori pastello.
10. un tailleur classico: da usare intero o spezzato, per il lavoro e per la sera.
11. il trench: sa essere casual e formale, perfetto per i primi freddi o per le tiepide giornate di primavera; colore perfetto il tradizionale beige.
12. la giacca: da portare con i jeans e non solo.
13. le gonne: una nera al ginocchio, semplice e diritta, è essenziale; è preferibile indossare calze, velatissime, anche in estate.
14. il cappotto: va sugli abiti da giorno e da sera corti.
15. gli accessori: perle per il giorno e diamanti per la sera.
16. i completi casual: in colori neutri per il giorno. E’ fondamentale un abitino da giorno.
17. per una colazione: vestito o tailleur con accessori poco impegnativi e quasi nessun gioiello.
18. per un tè: vestito a tinta unita non scollato con pochi gioielli, oppure un tailleur scuro.
19. per un pranzo importante: d’obbligo un bel vestito scuro e gioielli importanti.
20. per l’Opera: abito lungo da gran sera alla prima e abito corto da sera alle successive serate.