1.
il posto giusto: il mobile non deve essere posizionato troppo vicino ad una finestra perché i raggi solari, nel tempo, ossidano la lucidatura e la superficie, mentre le correnti d'aria possono danneggiarlo. l?umidità, poi, non deve essere superiore al 60% altrimenti il vento si gonfia, si restringe e genera spaccature. Anche l'aria troppo secca lo danneggia, quindi il mobile non va sistemato vicino ad un termosifone e in inverno i caloriferi di casa devono avere le vaschette umidificatrici.
2.
la pulizia: i mobili vanno spolverati con uno straccio morbido asciutto. Non si devono usare prodotti lucidanti, perché macchiano il legno in modo irreparabile. No anche agli oli paglierini e all'olio rosso. Un consiglio: non appoggiare sul piano del mobile bottiglie e bicchieri bagnati, che possono macchiare la superficie; se succede, si deve asciugare il legno immediatamente.
3.
le cure: nei cambi di stagione è bene nutrire le fibre dei mobili lucidati a cera; basta stendere con uno straccio non peloso una mano di cera vergine d’api, lasciare assorbire e strofinare con un panno morbido pulito. I mobili lucidati a tampone, invece, devono essere “ripassati” da un restauratore esperto ogni due anni circa affinché la lucidatura si mantenga integra nel tempo.
4.
se si scheggiano: per riattaccare un pezzettino di legno si deve usare solo la colla di origine animale (in vendita nei colorifici più forniti). Non vanno mai utilizzati gli adesivi sintetici o il silicone. Per stuccare le piccole crepe, si possono usare i bastoncini di cera colorata da scegliere nelle tonalità più simile a quella del mobile.
5.
stop ai tarli: per risolvere il problema è meglio rivolgersi a restauratori esperti. Se il mobile è piccolo, si può anche provare a fare da soli: bisogna iniettare il prodotto antitarlo in ogni foro, poi rivestire ermeticamente il mobile con i fogli di cellophane e lasciarlo imballato per una quindicina di giorni; così il pesticida e la mancanza di ossigeno elimineranno i tarli e le uova.