venerdì 14 dicembre 2012

3 trucchi per un cervello al top


1. muoversi: il regolare esercizio fisico tiene in allenamento anche il cervello. Migliorando il flusso sanguigno nel cervello, l’esercizio fisico assicura che l’ossigeno e i principi nutritivi arrivino alle cellule cerebrali. La ricerca indica che la regolare attività fisica può migliorare la concentrazione, diminuire lo stress, aiutare a gestire l’ansia e la depressione e possibilmente diminuire il rischio di Alzheimer.
2. giocare: mantenere la mente in allenamento è uno dei modi migliori per potenziare l’attività cerebrale. La ricerca indica che si può evitare il declino cognitivo legato all'età continuando a lavorare, a leggere libri stimolanti o a giocare.
3. dormire bene: uno dei regali migliori che possiate fare al vostro cervello è regalargli un buon riposo notturno. La ricerca dimostra che la giusta dose di sonno migliora la memoria, l’apprendimento e la curva dell’attenzione, sia negli adulti che nei bambini

consigli per stare leggeri al ristorante


1. se preferite il gusto salato: puntate sulle specialità di pesce alla griglia, al forno, al cartoccio, su “carni di mare” saporite come quella di tonno (in filetto, in insalata, crudo in carpaccio o appena scottato in tagliata) e sulle ricette con frutti di mare, dalle ostriche nature all'impepata di cozze. Senza rinunciare, una tantum, al fritto misto: accompagnato da abbondanti verdure crude, riduce l’impatto dei suoi grassi sulla linea e sulla digestione.
2. se adorate i primi piatti: ordinate un antipasto di verdure e poi una pastasciutta come piatto unico, puntando sulle ricette che garantiscono un apporto bilanciato di carboidrati, proteine e grassi: spaghetti allo scoglio, tagliatelle gamberi e zucchine, trenette al pesto con un’abbondante spolverata di parmigiano, spaghetti all'astice o pennette al pomodoro fresco e pecorino. Ricordate che il jolly della dieta mediterranea è il pomodoro: usarlo ogni giorno non solo come contorno, ma anche come condimento insieme all'olio d'oliva permette di dimagrire combattendo l’invecchiamento.
3. se amate soprattutto i dolci: preferite il gelato di frutta, non troppo calorico ma abbastanza goloso per non rimpiangere le torte al cioccolato. Come dessert puntate su macedonie di frutta, spiedini di melone, anguria ghiacciata, aspic di pesca, ananas, frutti di bosco e fragole.
4. come orientarsi con le quantità anche vivendo fuori casa: dovrebbero essere i piccoli gesti quotidiani a renderci abili nella gestione del peso corporeo. Si apprende a guidare, a leggere, a suonare uno strumento. Lo stesso concetto bisogna applicarlo alla sana e giusta alimentazione finalizzata al proprio controllo del peso corporeo. Dobbiamo acquisire delle abilità pratiche che ci permettono di controllare l'ago della bilancia, e per abilità si intende a imparare a svolgere un compito. Oggi, spesso, mangiamo fuori casa e ci confrontiamo con porzioni non idonee al nostro organismo e stile di vita, ma piuttosto adatte a chi svolge un'attività fisica pesante. A casa esercitiamoci, solo inizialmente, pesando gli alimenti, utilizzando una guida alle porzioni, in modo da poter pesare ad occhio la quantità di alimenti adatta a noi. Eppure, sballottati da una dieta ad un'altra abbiamo ormai perso l'orientamento. Davanti ad una porzione di un piatto prelibato mangiamone pure, ma solo la quantità che poi andremo ad utilizzare, puntando a bruciarne le calorie nelle ore successive, ma senza mai dimenticare di goderne in pieno.

4 consigli per conciliare convivialità e cibo sano in vacanza

1. iniziate con gusto: il primo giorno di vacanza, concedetevi tutti i vostri cibi preferiti nelle quantità desiderate. Non importa se rischiate di assumere un numero eccessivo di calorie: l’obiettivo è disinnescare la bomba della tentazione.
2. continuate con piacere: concedetevi ogni giorno la libertà di mangiare tre dei vostri cibi preferiti, ponendovi un solo limite: saperli gustare fino in fondo. Assaporate ogni boccone, soppesate il gusto, allertate l’olfatto, notate il colore e registrate le immagini che il cibo vi suscita. La vacanza offre il setting giusto per questo tipo di comportamento, perché stare con gli altri in modo rilassato stimola ad apprezzare, registrare e comunicare il piacere condiviso. Il convivio amplifica inoltre la soddisfazione individuale e rallenta i ritmi del pasto, favorendo una sazietà che riduce le occasioni di sgarro fuori orario. Ultimo indispensabile accorgimento: mentre assaporate una pietanza, date mentalmente un voto (da 0 a 100) a ogni boccone. Fate attenzione a quando il piacere comincia a diminuire e smettete quando non è più significativo.
3. non affidatevi al caso: ogni mattina, visualizzate i cibi preferiti e sceglietene tre: potrete mangiarli durante il giorno, quando vorrete, a patto di fare sempre quattro pasti (colazione, pranzo e cena e uno spuntino a metà mattina, metà pomeriggio o all'ora dell’aperitivo). Scegliete fin dal mattino le quantità che sapete giuste per voi. Scrivete tutto su un quaderno e fate un check alla sera prima di dormire.
4. siate propositivi: convertite i propositi negativi (non mangerò la pizza...) in affermazioni positive (oggi assaggerò una meravigliosa zuppa di pesce) per scardinare il meccanismo della prefigurazione negativa che aumenta fame e voracità. Se, per esempio, affermiamo: “Oggi non devo cedere alla tentazione di mangiare la pizza”, probabilmente otterremo l’effetto opposto. Stiamo infatti chiedendo alla nostra mente di prefigurare e indirizzare l’attenzione alla pizza e, di conseguenza, di cominciare a desiderare la pizza. Ecco alcuni pensieri che possono essere utili a evitare effetti indesiderati: ‘Oggi sarò dinamica e farò attività fisica (invece di: ‘Oggi cercherò di non stare tutto il giorno sulla sdraio’), ‘Oggi a pranzo mangerò pesce e verdure, ho voglia di sentirmi leggera (invece di: ‘Oggi a pranzo non devo assolutamente mangiare la pasta e il dolce perché mi appesantiscono’)”.